INTERNATIONAL LABOUR OFFICE

UFFICIO INTERNAZIONALE DEL LAVORO

BUREAU INTERNATIONAL DU TRAVAIL

 

Venerd, 21 maggio 2004

ILO/04/19

 

 

86 Milioni di lavoratori migranti nel mercato globale

Nuovo Rapporto dellILO

 

GINEVRA (Notizie dallILO) Secondo il nuovo rapporto lanciato oggi dallUfficio Internazionale del Lavoro (ILO), quasi la met dei migranti e rifugiati in tutto il mondo circa 86 milioni di adulti economicamente attiva, impiegata o impegnata in attivit remunerative.

Il rapporto rileva inoltre che nei prossimi dieci anni il numero dei migranti internazionali in cerca di unoccupazione e di migliori condizioni di vita crescer rapidamente a causa del fallimento della globalizzazione nel fornire lavori e opportunit economiche.

Se si guarda alleconomia globale dal punto di vista della gente, il suo pi grande fallimento consiste nellincapacit di creare lavoro sufficiente nei luoghi in cui le persone vivono, dichiara il Direttore Generale dellILO, Juan Somavia. Dobbiamo trovare il modo per creare lavori dignitosi per questo vasto flusso di migranti attraverso azioni e politiche multilaterali.

Secondo i dati del Rapporto, il numero dei migranti aumentato di circa 6 milioni lanno nel corso degli anni 90. Se i 175 milioni di migranti internazionali registrati nel 2000 formassero una singola entit politica, essi rappresenterebbero il quinto paese pi popoloso del mondo.

Towards a fair deal for migrant workers in the global economy,[1] rileva che un numero crescente di paesi attualmente interessato dal fenomeno migratorio, siano essi di origine, di destinazione o transito, oppure tutto questo simultaneamente, e aggiunge che ci richiede ladozione di un approccio multilaterale da parte di tutti gli Stati coinvolti piuttosto che risposte unilaterali.

Il nuovo Rapporto, che costituir la piattaforma per un dibattito nellambito della Conferenza Internazionale del Lavoro (1-17 giugno 2004), indica che lapproccio multilaterale necessario per migliorare la gestione della migrazione, una questione cruciale dei nostri tempi.

La discussione generale sui lavoratori migranti nel corso della Conferenza sar il dibattito pi significativo e a pi alto livello da dieci anni a questa parte. Parteciperanno Ministri del Lavoro, rappresentanti sindacali e imprenditoriali dei 177 Stati membri dellILO.

Il Rapporto evidenzia che:

 

      Le conseguenze economiche dellimmigrazione nei paesi di destinazione sono in larga parte positive. I nuovi arrivati contribuiscono al rinnovamento della popolazione e stimolano la crescita senza inflazione. Allindomani della seconda guerra mondiale, i lavoratori migranti hanno contribuito alla crescita dellEuropa per oltre 30 anni. In Asia occidentale e orientale, dagli anni 70 i lavoratori migranti hanno contribuito alla trasformazione delle citt in metropoli moderne.

      I paesi di origine sperimentano il fenomeno della fuga di cervelli di migranti qualificati. Quasi 400.000 scienziati e ingegneri provenienti dai paesi in via di sviluppo lavorano nei settori della ricerca e sviluppo nei paesi industrializzati.

      Secondo i dati della Banca Mondiale, i migranti inviano nei loro paesi rimesse per un ammontare di circa 80 miliardi di dollari lanno (2002), che costituisce per i paesi in via di sviluppo la seconda fonte pi grande di entrate dallestero.

      Le donne costituiscono il 49 per cento del totale dei migranti internazionali. Esse rappresentano sempre di pi la prima fonte di reddito per le loro famiglie.

      Tra il 10 e il 15 per cento di migranti in una situazione irregolare, un fenomeno non circoscritto ai soli paesi sviluppati. La portata dei flussi di lavoratori irregolari indica chiaramente che la domanda di lavoratori migranti regolari non coincide con lofferta.

Il Rapporto fa notare che le condizioni di lavoro per una gran parte di migranti sono caratterizzate dallabuso e lo sfruttamento; in qualche caso assumono la forma del lavoro forzato e troppo spesso vengono negati i diritti sindacali o addirittura si registrano atteggiamenti di discriminazione e xenofobia.

I lavoratori migranti in situazione irregolare affrontano gravi rischi per i loro diritti umani e le libert fondamentali quando vengono reclutati o impiegati al di fuori della legalit.

La migrazione costituisce una delle sfide politiche pi complesse per i governi. Il Rapporto si appella ai delegati tripartiti degli Stati membri per considerare ladozione, nel corso della Conferenza Internazionale sul Lavoro di questanno, di un programma di azione dettagliato per migliorare le condizioni dei lavoratori migranti e promuovere forme di migrazione pi ordinate.

Il Rapporto spiega che le differenze economiche, politiche e demografiche tra i paesi nonch la carenza di occupazione e lavoro dignitoso, sicurezza economica e libert personale aiutano a spiegare in larga parte le ragioni della migrazione internazionale contemporanea.

I costi sociali della migrazione per lavoro in termini di separazione dalle famiglie e dalle comunit sono, senza dubbio, pi rilevanti dei costi economici. Il rapporto rileva che alcuni paesi di origine pare abbiano sviluppato una cultura dellemigrazione.

Inoltre, ci sono profonde conseguenze per i paesi di destinazione, ma cՏ anche un problema di percezione rispetto allimpatto della migrazione. Il Rapporto menziona studi realizzati sia nei paesi dellEuropa occidentale che negli Stati Uniti che indicano cambiamenti minimi dei salari causati dallimmigrazione, con alcune indicazioni secondo cui i salari dei lavoratori pi qualificati aumentano nei periodi di forte immigrazione.

Nel contempo, le modifiche sociali inerenti allaccoglienza di immigrati di origine etnica differenti sono diventati oggetto di dibattito pubblico, in particolare laddove non si adottano efficaci politiche dintegrazione, la migrazione talvolta causa di tensioni sociali.

La questione della migrazione oggi ai primi posti nellagenda internazionale. Il recente rapporto della Commissione mondiale sulla dimensione sociale della globalizzazione[2] pone la migrazione in cima tra le sue raccomandazioni e la Commissione Globale sulla migrazione internazionale ha iniziato a preparare raccomandazioni per il Segretario generale delle Nazioni Unite e altri stakeholder. Nel 2006, il Dialogo ad Alto Livello dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite sar impegnato sulla questione della migrazione e sviluppo.

 

Per ulteriori informazioni:

Francesca Ferrari - Ufficio OIL di Roma - tel. 066784334 cell. 338 9536855 ferrari@ilo.org



[1] Towards a Fair Deal for Migrant Workers in the Global Economy, International Labour Office, Geneva, ISBN 92-2-113043-6http://www.ilo.org/public/english/standards/relm/ilc/ilc92/pdf/rep-vi.pdf

[2] A Fair Globalization: Creating Opportunities for All, World Commission on the Social Dimension of Globalization, International Labour Office, Geneva, 004, ISBN 92-2-115426-2. See www.ilo.org/wcsdg