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promuovono il progetto

 

 

 

 

Comunicazione

Interculturale

 

 

 

 

Media partner

 

 

 

Prima Comunicazione

 

Segretariato Sociale Rai

 

Vita

 

Un progetto per capire

 

Il progetto Comunicazione Interculturale prevede un ciclo di incontri itineranti dedicati agli associati, ma aperti anche al pubblico, nel periodo marzo-maggio 2004.

 

Il futuro non pi quello di una volta: unaffermazione forse provocatoria che ha stimolato i promotori di questo progetto ad analizzare il ruolo che le Realt Migranti hanno e sempre pi avranno nella nostra societ. Per approfondire questo tema, Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), Unicom (Unione Nazionale Imprese di Comunicazione) e Etnica (La scuola per leconomia interculturale) hanno dato vita al progetto Comunicazione Interculturale, uniniziativa che si propone di promuovere tra gli operatori della comunicazione una maggior conoscenza e consapevolezza nei confronti del target migrante e di sensibilizzare la comunit professionale sulle attese di una crescente interculturalit.

Il progetto  Comunicazione Interculturale prevede un ciclo di incontri itineranti dedicati agli associati, ma aperti anche al pubblico, nel periodo marzo-maggio 2004.

Una prima sperimentazione, realizzata a Milano a maggio 2003, ha consentito di mettere a punto un programma di interventi in grado di stimolare i comunicatori ad approfondire la conoscenza di queste particolari realt.

Il programma Comunicazione Interculturale si articola in quattro incontri in citt importanti dove forte la presenza delle Comunit Migranti: Torino, Padova, Napoli e Roma.

Ogni incontro, della durata di 8 ore circa, prevede interventi diversi: testimonianze di personaggi migranti gi inseriti nel nostro Paese, esperti di discipline come economia e sociologia, esponenti delle istituzioni, comunicatori. Le giornate saranno articolate in due sessioni. Nella mattinata, verr fornita una panoramica

dellattuale situazione in termini di scenario, ricerche e strumenti disponibili. Saranno anche presentate alcune case history di aziende o di Pubbliche Amministrazioni.

Nel pomeriggio si lascer spazio prevalentemente alle testimonianze e al dibattito.

Alcuni degli incontri si svolgeranno allinterno delle Stazioni, porte di entrata delle citt e sedi di numerosi progetti di accoglienza promossi da Ferrovie dello Stato, partner delliniziativa.

Il progetto Comunicazione Interculturale lancer anche alcune proposte concrete: tra le pi significative, la raccolta di esperienze di comunicazione positiva sul tema dellintegrazione e della multicultura.

Dai servizi redazionali alle campagne sui media, dai casi di eccellenza nel mondo imprenditoriale alle scuole di formazione dedicate alla comunicazione interculturale: a queste iniziative verr dato spazio nei seminari e visibilit sugli strumenti di comunicazione on line e off line dei promotori del progetto (Ferpi Notizie,

Unicom Informa, LImpresa di Comunicazione, etnica.biz etc.).

 

 

 

 

Il quarto e ultimo incontro avr sede a Roma il prossimo 28 maggio

 

 

 

 

Roma, 28 maggio 2004

Sala Pegaso

Stazione Termini

 

Programma

 

Ore   9.30    Registrazione partecipanti

Ore 10.00     Inizio lavori

                  Saluto Promotori

Ore 10.10     Il Welcome Marketing

                  Enzo Napolitano Etnica/Profetica

Ore 10.30     Limmagine dei migranti nelle campagne di comunicazione

                  Rossella Sobrero Unicom/ Kointica

Ore 10.50     Economia della comunicazione e pubblici influenti

Toni Muzi Falconi Ferpi/Methodos

Ore 11.10     La relazione acquirente-venditore nel marketing interculturale

Simone Guercini Universit di Firenze

Ore 11.40     Immigrati e Mercato: oltre il cono dombra

Carlo Santucci ASSIRM

Ore 12.10     Le Politiche Sociali di FS

                  Amedeo Piva Ferrovie dello Stato

Ore 12.40     Dibattito

 

Ore 13.00     Pranzo interculturale

 

Ore 14.00     Interventi

Valentina Martino Universit La Sapienza - progetto Etnequal

Gianluca Luciano Stranieri in Italia - progetto Etnocomunication

Aly Baba Faye imprenditore

Nadia Speciale Kemeco/Aryadeva

Giorgio Bonifazi Pan Advertising

Ugo Melchionda Caritas/Migrantes

Comune di Roma Assessorato alle Politiche Sociali

Ore 15.30     Dibattito

Ore 16.00     Conclusioni

 

 

 

Il seminario gratuito e aperto a tutti.

 

 

Un mondo di migranti

 

I migranti regolari rappresentano ormai il 12% della popolazione attiva e di questi oltre 100.000 sono imprenditori, di cui quasi la met donne.

 

I movimenti migratori internazionali sono da tempo riconosciuti come uno dei fenomeni pi significativi della nostra epoca, nellambito dei pi vasti processi di globalizzazione.

LItalia, Paese storico di emigrazione, nellarco di questi ultimi decenni diventato Paese di immigrazione.

I migranti regolari rappresentano ormai il 12% della popolazione attiva e di questi oltre 100.000 sono imprenditori, di cui quasi la met donne. Per contro esistono circa 600 mila migranti che pur avendo una residenza e un impiego stabili - faticano ad integrarsi

pienamente nella societ civile italiana. La carenza di strumenti per dialogare con questi soggetti e favorire la loro integrazione economica e sociale (mediazione interculturale, diversity management, comunicazione multilinguistica, marketing interculturale etc.) aggravata da un contesto in cui i media tendono ancora a

offrirne uno stereotipo negativo del migrante.

In futuro sar sempre pi necessario considerare le comunit migranti

parti integranti della nostra societ.

Oggi in Italia i figli degli stranieri sono circa 400.000 ma si prevede che saranno circa 1.000.000 nel 2015. Un milione di italiani con il trattino che dovranno integrarsi anche nel mondo del lavoro.

 

 

Lo scenario europeo e internazionale

 

Non si riesce a inquadrare correttamente il fenomeno migratorio, se non si pensa alle sue cause.

 

Secondo lultimo censimento fatto dallONU, nel 2000 i migranti nel mondo sono stati 175 milioni, con unincidenza del 2,9% sulla popolazione mondiale (6 miliardi e 67 milioni di persone a quella data, saliti a 6,2 miliardi a fine 2002). Contrariamente a quanto si pensi, i migranti sono concentrati pi nei Paesi in via di sviluppo (98.678.000, pari al 56,3%) che in quelli a sviluppo avanzato (76.441.000, pari al 43,7%).

Tuttavia, lincidenza degli immigrati sulla popolazione residente molto pi alta nei Paesi ricchi (8,9% rispetto all1,9% degli altri Paesi).

Non si riesce a inquadrare correttamente il fenomeno migratorio, se non si pensa alle sue cause. Quello di oggi un mondo di esodi in gran parte forzati.

Raramente la libera scelta a spingere una persona a trasferirsi in un altro Paese. Per lo pi si fugge da condizioni di vita divenute insostenibili. Emigrare, per milioni di persone significa coltivare la speranza di venire nuovamente a capo della loro vita, quando non addirittura di sopravvivere, e nessuno pu arrogarsi il diritto di pretendere che queste persone restino a casa loro.

 

 

 

 

 

 

La presenza straniera in Italia

 

Si registrano assestamenti sia per quanto riguarda le prime nazioni in graduatoria,

sia per i continenti di provenienza.

 

Secondo il Ministero dellInterno i permessi di soggiorno in vigore alla fine del 2002 erano in Italia 1.512.324: nel corso di un anno laumento delle presenze regolari stato del 10,8% (+149.164 persone, ivi inclusi i nuovi ingressi, i permessi in precedenza non

registrati e i minori che hanno ottenuto il soggiorno a titolo personale).

Si registrano assestamenti sia per quanto riguarda le prime nazioni in graduatoria, sia per i continenti di provenienza.

La nazionalit pi numerosa ancora quella marocchina (11,4% del totale) e precede, ormai di poco, quella albanese (11,2%): peraltro, pare che dalla piccola Albania (tre milioni di abitanti) lesodo pi consistente si sia gi verificato.

Degno di menzione il terzo posto del gruppo romeno (95.834), seguito da filippini

(65.257) e cinesi (62.314).

A livello di provenienze continentali sono invece gli europei extracomunitari (32,3%) a prevalere di gran lunga sugli africani (26,5%), mentre gli asiatici (18,5%), terzi, superano a loro volta americani (11,8%) e gli europei comunitari (10,2%).

Il protagonismo dellimmigrazione dallEst, che ha contrassegnato gli anni 90, sembra destinato a permanere a breve termine nel contesto dellallargamento a oriente dellUnione Europea.

 

 

Le dinamiche territoriali

 

A livello regionale la Lombardia a ospitare il numero pi elevato di immigrati, seguita nellordine dal Lazio, dal Veneto e dallEmilia Romagna.

 

La quota maggiore dei cittadini stranieri (58,7%) si concentra nel Nord Italia, e in particolare nel Nord Ovest (32,8%); seguono, in ordine scalare, il Centro (28,3%), il Sud (8,9%) e le Isole (4,1%).

La ripartizione degli immigrati sembra cos adeguarsi alle diverse potenzialit occupazionali della Penisola.

A livello regionale la Lombardia a ospitare il numero pi elevato di immigrati (348.298, pari al 23,0% del totale nazionale), seguita nellordine dal Lazio (238.918 e 15,8%), dal Veneto (154.632 e 10,2%) e dallEmilia Romagna (150.628 e 10,0%): solo queste quattro regioni hanno quote non inferiori a un decimo dellintera popolazione straniera.

In cima alla graduatoria delle province pi popolate di cittadini stranieri, Roma  (213.834, pari a circa il 90% delle presenze laziali) precede Milano (170.737).

 

 

 

 

 

 

 

(fonte: Dossier Caritas 2003)

 

 

I promotori

 

FERPI

La FERPI nata a Milano il 16 maggio 1970 e rappresenta i professionisti che operano

nelle Relazioni Pubbliche, la cui attivit definita dalla finalit di creare, sviluppare e

gestire sistemi di relazione con i pubblici influenti per il raggiungimento degli obiettivi

perseguiti da singoli, da imprese, da enti, da associazioni, da amministrazioni pubbliche

e da altre organizzazioni.

Possono iscriversi alla Ferpi tutti coloro che esercitano attivit professionale di Relazioni

Pubbliche in modo unico o preminente, che godono di diritti civili e politici e presentano

una condotta morale ineccepibile. Liscrizione soggetta a esame di valutazione,

disciplinata da un apposito regolamento e comporta la presentazione di una domanda

corredata da adeguata documentazione che attesti sia i titoli di studio sia i percorsi professionali richiesti. Per maggiori informazioni: www.ferpi.it.

 

UNICOM

UNICOM Unione Nazionale Imprese di Comunicazione lAssociazione che rappresenta

circa 250 agenzie di comunicazione attive in tutto il territorio nazionale.

LAssociazione aperta alle agenzie che operano in diversi ambiti della comunicazione

e con differenti specializzazioni: advertising, promozioni, direct marketing, pubbliche

relazioni, sponsorizzazioni, web, brand image, packaging etc.

Da sempre Unicom impegnata su pi fronti: dalla rappresentanza e tutela degli interessi del settore della comunicazione, allerogazione di servizi alle imprese associate. Unicom anche un punto di riferimento nel mondo della cultura della comunicazione: promuove iniziative di aggiornamento, di confronto, di approfondimento con soggetti diversi; organizza incontri con le universit; realizza ricerche su temi relativi al settore. Unicom aderisce a Confcommercio e ha proprie rappresentanze nelle principali organizzazioni di secondo livello. Per maggiori informazioni: www.unicom-mi.org.

 

ETNICA

Nata allinizio del 2003, Etnica, la scuola per leconomia interculturale, promossa

dal Centro Studi Profetica idee e progetti per leconomia solidale. Obiettivo di Etnica

mettere in rete i diversi attori delleconomia delle professioni e della formazione

impegnati nella promozione e nello sviluppo delleconomia migrante e interculturale.

Solidariet, valorizzazione delle identit e sostenibilit economica sono i valori guida di

Etnica che ha lobiettivo di diventare il primo laboratorio delleconomia interculturale.

Per maggiori informazioni: www.etnica.biz.

 

 

 

 

 

 

 

Si ringrazia per la collaborazione al progetto, Ferrovie dello Stato, DGGRU Politiche Sociali.

 

 

Scheda di partecipazione

 

 

A causa del limitato numero di posti disponibili la partecipazione subordinata alla data darrivo di questa scheda, che deve pervenire alla Segreteria Organizzativa entro e non

oltre:

 

q      per Napoli: luned 26 aprile

q      per Roma: marted 25 maggio

 

La partecipazione agli incontri gratuita.

 

Sono interessato a partecipare al seguente incontro:

 

Napoli mercoled 28 aprile

q      sessione mattutina

q      sessione pomeridiana

 

Roma venerd 28 maggio

q      sessione mattutina

q      sessione pomeridiana

 

Chi fosse al corrente di case history che possono collocarsi in questa cornice le segnali, mettendo in evidenza:

    soggetto promotore

    obiettivi

    articolazione

    risultati attesi

     risultati ottenuti (ove liniziativa sia conclusa)

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Nome _______________________________________________________________________

Cognome ____________________________________________________________________

Azienda/Agenzia _____________________________________________________________

Ruolo _______________________________________________________________________

Indirizzo _________________________________________________ Cap _______________

Citt ___________________________________________________ (Prov.) _____________

Telefono ____________________________________________________________________

e-mail ______________________________________________________________________

 

Rispedire questa scheda a

Segreteria Organizzativa Comunicazione Interculturale

tel. 02 58312455 fax 02 58313321

e-mail: comunicazione-interculturale@ferpi.it

 

Ai sensi della Legge 675/96, si specifica che i dati verranno utilizzati solo per luso per il quale sono stati rilasciati. Su sua richiesta i dati potrannoessere cancellati o modificati scrivendo alla Segreteria Organizzativa.

 

 

 

 

 

Decalogo antirazzista:

un sogno che cambia il mondo

 

 

1 Creativit culturale e sviluppo della civilt sono prodotti dellincontro tra i popoli, non della separazione delle genti. La chiusura nei confronti dellaltro allorigine del decadere delle civilt ed strumento utilizzato per soffocare i fermenti di libert.

 

2 La diversit non mai assoluta, relativa. Siamo tutti diversi rispetto a qualche cosa.

 

3 Ogni diverso anche un simile. Molte pi cose ci accomunano agli altri di quante non ce ne dividano: sul piano biologico, cos come su quello psicologico, dei sentimenti e della ragione.

 

4 Non bisogna avere paura di trovarsi simili nella diversit.

 

5 Non tutto ci che diverso di per se stesso buono, n tutto ci che diverso di per se stesso cattivo.

 

6 La diversit pu anche essere una straordinaria ricchezza. Valorizzarne gli aspetti positivi non un dovere soltanto delle istituzioni, ma di ciascuno di noi.

 

7 La tolleranza importante, ma non basta. Per costruire una societ pi giusta occorre simpatia e partecipazione.

 

8 La difesa dei diritti degli altri promuove e assicura i diritti di tutti.

 

9 Razzismo e xenofobia sono espressione di paura e di ignoranza. Il rifiuto dellaltro un modo per mascherare la propria debolezza e la propria invidia, la propria incapacit a rischiare nellincontro.

 

10 Il pluralismo una sfida da vincere per chi non vuole unesistenza povera e rinsecchita: la gioia si costruisce nellincontro, la felicit ha il volto della novit e

della sorpresa.