Le religioni degli immigrati allinizio del 2004:

gli effetti della regolarizzazione

 

Ricerca del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

 

Perch occuparsi delle religioni degli immigrati

Coinvolti in un allargamento scarsamente partecipato a livello di opinione pubblica, i paesi dellEst sono risultati i grandi protagonisti anche nellottica religiosa. Ora, occuparsi del fattore religioso non significa far riferimento ad un passato desueto: basterebbe pensare allapprezzato ruolo esercitato da Papa Giovanni Paolo II in questi anni di drammatici avvenimenti.

Non poi esclusa, come sottolineato in uninchiesta del settimanale Time (6/2003) che, anche se le chiese sono meno frequentate e talvolta semideserte, la riemersione del divino seppure in maniera meno ufficiale, non solo nella vita privata ma, ad esempio, anche nei grandi raduni giovanili. A sua volta losservatorio olandese European Values Study (www.europeanvalues.nl) ha tenuto a precisare che la gran parte degli europei (in Italia l82,2%) si considera appartenente ad una determinata religione  anche se solo una minoranza frequenta abitualmente una chiesa o una comunit (in Italia il 53,7% e in Francia solo il 12%). Da un altro sondaggio emerso che gli italiani attribuiscono uno spazio sempre maggiore alla religione, ritenuta fondamentale dal 23% della popolazione e importante dal 38% (Eurisko 6/2003), anche se poi vi la tendenza a credere in un Dio relativo alle proprie esigenze.

Riportiamo le posizioni espresse al riguardo dal Comitato di presidenza del Dossier Statistico Immigrazione.

            Secondo mons. Vittorio Nozza,  direttore di Caritas Italiana, non si tratta, come ha detto il Papa nel documento Ecclesia in Europa, di rimettere in gioco la laicit delle istituzioni o, per il fatto di rifarsi alle proprie origini cristiane, di far venir meno il dialogo interreligioso. Si tratta, invece, di riconoscere una innegabile eredit storica e di evitare che la venuta meno della memoria religiosa favorisca una sorta di indifferentismo e di superficialit che, oltre a dilapidare il retroterra spirituale, ci impedisce di dedicare lattenzione dovuta alla dimensione religiosa in immigrazione, pregiudicando cos unaccoglienza adeguata.

            Per mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma, va indubbiamente fatto salvo un atteggiamento di dialogo interreligioso, favorendo tra laltro una maggiore comprensione tra cristiani e musulmani. Non per questo un buon motivo per essere superficiali nellaccoglienza degli immigrati cristiani, cattolici e non: perci bisogna prestare attenzione allaccresciuta presenza degli ortodossi e dei cattolici originari dellEst Europa e tenere conto che si fa pi attuale e a portata di mano il dialogo ecumenico.

A sua volta, padre Bruno Mioli, responsabile della pastorale per limmigrazione presso la Fondazione Migrantes, fa presente che anche nellultimo documento del Vaticano sulla pastorale dei migranti, che porta la data del 1 maggio e il titolo Erga migrantes caritas Christi, si riconferma lapprezzamento e lapertura al dialogo e alla collaborazione nei confronti delle altre religioni, compresa la musulmana, bench non vadano sottovalutate le differenze che, ad esempio, spesso inducono a dissuadere i matrimoni misti.

Lo stesso Giovanni Paolo II, ricevendo in udienza il 18 maggio la Plenaria del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti, riunitosi in quei giorni sul tema Dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale nel mondo delle migrazioni, ha ribadito che i processi di mondializzazione non solo chiamano la chiesa al dialogo interculturale ma anche a quello interreligioso. Infatti lumanit del terzo millennio ha urgente bisogno di ritrovare comuni valori spirituali, su cui fondare il progetto di una societ degna delluomo.

 

La metodologia di stima del Dossier Statistico Immigrazione

Stimare lappartenenza religiosa degli immigrati unoperazione complessa,  trattandosi di un aspetto inerente alla sfera pi intima dellindividuo, della quale non sempre si ha un riscontro esterno. Per giunta ladesione iniziale ad una religione pu essere stata modificata nel tempo e, in ogni caso, non necessariamente significa praticarne i culti; talvolta si riduce solo ad un humus culturale.

Il metodo adottato dallՎquipe del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes consiste nel proiettare sugli immigrati soggiornanti le appartenenze religiose riscontrate nei paesi di provenienza. In pratica si presuppone che la composizione religiosa delle comunit straniere sia analoga a quella presente nei paesi di origine. Le fonti, anche se non sempre agevolmente comparabili, non mancano: si va da quelle scientifiche (Europe Yearbook, Demographic Yearbook delle Nazioni Unite, Annuarium Statisticum Ecclesiae) a pubblicazioni di carattere divulgativo (Calendario Atlante della De Agostini).  In casi particolari il Dossier introduce correttivi per dare alla stima una maggiore veridicit. I risultati cos ottenuti inducono a rettificare stime divulgate senza alcun supporto metodologico.

Anche nello studio del Dossier Statistico Immigrazione rimangono dei margini di imprecisione. Ad esempio, difficile stabilire fino a che punto il 70% (questo il dato ufficiale) degli albanesi presenti in Italia, reduci da un sistema dove era bandita ogni espressione religiosa,  possano essere classificati come fedeli dellislam.

Va anche aggiunto che le appartenenze religiose vengono indicate per grandi gruppi, mentre la realt di fatto molto pi sfumata. Ad esempio la voce buddisti comprende anche il sincretismo buddista-scintoista (Giappone) e il sincretismo buddista-taoista-confuciano (Taiwan); mentre sotto gli animisti ricadono svariati culti locali tradizionali, diversissimi tra loro (pi di un migliaio di culture e tradizioni) che non richiedono alcun atto di adesione formale: pi che di chiese si tratta di sentimenti religiosi diffusi.

Vi sono poi diverse fedi, affermatesi in tempi pi recenti, come il sikhismo, il giainismo, il bahismo. Quanto al taoismo e al confucianesimo, essi hanno ormai raggiunto un tale livello di sincretismo per cui vengono citati come la  religione popolare cinese.

 

La modifica dello scenario religioso dopo la regolarizzazione

            La regolarizzazione del 2002, pur avendo coinvolto immigrati provenienti da tutte le parti del mondo, stata caratterizzata da un maggior protagonismo dei paesi dellEst Europa e da sensibili modifiche della consistenza dei singoli gruppi religiosi.

Tra i regolarizzati i cristiani superano la maggioranza assoluta (56,6%), i musulmani si fermano ad un quarto del totale, i fedeli di religioni orientali sono appena il 3%. Complessivamente si tratta di 398.000 cristiani (di cui 251.000 ortodossi e 129.000 cattolici), 178.000 musulmani e 21.000 fedeli di religioni orientali, oltre a raggruppamenti minori e a circa 100.000 non credenti o non inquadrabili in un gruppo.

In tutti i paesi dellEst i cristiani sono la maggioranza, fatta eccezione per lAlbania dove i musulmani incidono per il 70%.I cattolici hanno unelevata incidenza in alcuni paesi (Polonia 91%, Slovenia 82%, Lituania 72%, Croazia 77%), unincidenza del  15-30% in Albania, Bielorussia, Bosnia, Repubblica Ceca e Lettonia, e una molto pi bassa nei restanti paesi.  Gli ortodossi raggiungono la maggioranza assoluta in Bulgaria (88%), Iugoslavia (64%), Macedonia (54%), Moldavia (98%), Romania (87%) e Ucraina (60%), e superano lincidenza del 15% in Russia, Estonia, Bosnia e Bielorussia.

            Una prima constatazione porta a sottolineare un fattore di discontinuit: in effetti, i valori percentuali dellappartenenza religiosa degli ultimi regolarizzati sono abbastanza diversi da quelli riguardanti la popolazione immigrata gi insediata in Italia.

            Una seconda constatazione si sofferma, per cos dire, su una discontinuit di secondo livello, e mostra come risulti modificata la composizione allinterno dei grandi gruppi religiosi. Tra i regolarizzati, i cristiani per i due terzi sono rappresentati da ortodossi e solo per un terzo da cattolici, mentre i protestanti hanno unincidenza residuale di appena il 3%. La provenienza degli ortodossi si ricollega allEst Europa, mentre quella dei cattolici va riferita allAmerica Latina, in una certa misura allo stesso Est Europa e in misura molto contenuta anche allAsia Orientale. La scarsa incidenza dei protestanti ricollegabile al peso residuale degli immigrati provenienti dallAfrica subsahariana.

            Anche lislam ha una connotazione geografica differenziata rispetto alle provenienze dei musulmani gi soggiornanti in Italia e, pur continuando a prevalere la componente nordafricana (47,4%), notevole e in questo consiste il carattere fortemente innovativo - quella dellEst Europa (26,1%); inoltre, sono rappresentate, seppure in misura minore, quelle dellAfrica subsahariana e del subcontinente indiano.

            In sintesi, si pu dire che la regolarizzazione sotto laspetto religioso legata al deciso affacciarsi dellortodossia sullo scenario italiano e alla presenza di un islam europeo di antico insediamento.

 

Lappartenenza religiosa degli immigrati allinizio del 2004

            Il Dossier Statistico Immigrazione ha effettuato una stima complessiva della popolazione immigrata in Italia allinizio del 2004, imperniata su questi criteri:

-       alle nazionalit gi soggiornanti alla fine del 2002 sono stati aggiunti i nuovi regolarizzati, anchessi ripartiti per nazionalit;

-       si proceduto, quindi, alla ripartizione degli immigrati per aggregazioni religiose, utilizzando i valori percentuali attribuiti a ciascuna di esse nei paesi di origine (con qualche correzione quando notoriamente limmigrazione in Italia proviene da aree religiosamente caratterizzate in maniera diversa rispetto al paese di appartenenza);

-       sono stati maggiorati i risultati numerici cos ottenuti del 13%. Questo coefficiente consente di recuperare nel conteggio sia i minori non registrati a titolo individuale dal Ministero dellInterno sia i nuovi venuti dallestero nel corso del 2003; inoltre, resta un margine per coprire le domande di regolarizzazione che non si sono trasformate in permessi di soggiorno (circa 50.000) o per rigetto delle domande o per irreperibilit degli interessati.

Si tratta di una stima provvisoria, in attesa di poter avere i dati sui soggiornanti al 31 dicembre 2003 che non risultano ancora disponibili presso il Ministero dellInterno.

Sulla base di questi conteggi tra i poco meno di 2.550 immigrati, soggiornanti regolarmente in Italia allinizio del 2004, 1.282.000 sono cristiani (50,3%), 824.000 musulmani (33%) e 442.000 appartengono ad altri gruppi o non sono credenti (17,4%).

 

Stima del Dossier statistico immigrazione sulla religione degli immigrati in Italia (2004)

religione

numero

percentuale

cristiani

1.281.489

50,3

musulmani

824.342

32,4

altri

441.905

17,4

totale

2.547.736

100,0

           

I cristiani, diventati per la prima volta la maggioranza assoluta, sono cos ripartiti nelle tre grandi confessioni: cattolici 651.000, ortodossi 470.000, protestanti 114.000: vi sono poi altri gruppi minoritari di cristiani (46.000). Ogni 10 cristiani, quindi, 5 sono cattolici, quasi 4 sono ortodossi e 1 protestante o di altre aggregazioni minori.

Perdurando i flussi dallEst Europa e in particolare dalla Romania, prevedibile un ulteriore aumento dei cristiani e in particolare degli ortodossi. Invece i protestanti, che nel passato avevano un peso percentuale pi consistente, pur essendo aumentati di numero, sono diminuiti in termini percentuali.

            Gli ortodossi per il 97% hanno unorigine europea. I protestanti e i cattolici hanno anchessi un forte radicamento in Europa (rispettivamente 58% e 52%), rafforzato dalla provenienza americana (24% e 32%), e un significativo, anche se pi contenuto, riferimento allAsia (7% e 11%) e dellAfrica (9% e 3%).

            Anche i musulmani hanno conosciuto una forte diversificazione geografica a seguito dei flussi registrati nel corso degli anni 90 e nellultima regolarizzazione. Tra di essi prevale nettamente la confessione sunnita rispetto a quella sciita, diffusa questa specialmente in Iran (93% dei musulmani), in Iraq (62%), in Libano (un terzo dei musulmani locali), in Afghanistan (un quarto) e in in Sri Lanka (un quinto). Alla componente nordafricana (48%) si affianca quella dellEst Europa (26%); seguono con l11% lAfrica Occidentale e con il 10% il Subcontinente indiano. E importante sottolineare che 1 su 4 musulmani viene dallEst Europa, dove si fa riferimento prevalente al modello islamico turco. Su questi aspetti si diffonde il recente libro della Caritas Italiana Europa. Allargamento a Est e immigrazione, sottolineando che le tonalit differenziate della religione musulmana danno un supporto a chi parla di islam al plurale e rendono anche il caso italiano di grande interesse per gli sviluppi che ne possono derivare.

            Il gruppo dei fedeli di religioni diverse da quella cristiana e musulmana pi eterogeneo e ai primi posti vede linduismo (61.000), il buddismo (50.000), seguiti dalle le religioni tradizionali (30.000) e dallebraismo (7.000). Molto numeroso (quasi 300.000 persone) il gruppo di quelli ai quali non stato possibile dare una precisa appartenenza o vengono reputati non credenti. Di questi pi di 100.000 si trovano nellEst Europa. E, ad esempio, in Russia, nella Repubblica Ceca e in Estonia la maggior parte dei cittadini si dichiara non credente e questo come effetto dellateismo prima prevalente.

 

Stima del Dossier statistico immigrazione sulla religione degli immigrati in Italia (2004)

Religione

Fedeli

%

Religione

Fedeli

%

Induisti

60.996

2,4

ebrei

6.843

0,3

Buddisti

49.460

1,9

Altri/non credenti

297.803

11,7

Religioni tradizionali

29.803

1,1

Totale altri gruppi

441.905

17,4

 

            Per gli altri gruppi religiosi la provenienza maggioritaria differenziata:

-       per gli ebrei prevalgono lEst Europa e il Medio Oriente;

-       per gli induisti prevale lAsia Centro Meridionale;

-       per i buddisti il numero pi cospicuo viene dallAsia Centro Meridionale e Orientale;

-       per gli animisti il continente di riferimento lAfrica.

A seconda delle religioni si riscontra una maggiore o minore concentrazione. Gli indiani sono il 73% degli induisti immigrati, gli srilankesi il 69% dei buddisti, i romeni il 50% degli ortodossi, i marocchini il 31% dei musulmani. Tra i cattolici e i protestanti  non vi una concentrazione cos elevata: i tedeschi raggiungono solo il 15% della presenza protestante e i filippini solo l11% dei cattolici. Da notare che i cattolici polacchi, raddoppiati dopo la regolarizzazione, hanno raggiunto i cattolici filippini a quota 70.000 e sono da essi distanziati da appena da appena due migliaia di unit

 

I grandi cambiamenti degli ultimi 15 anni

Nel 1991, quando gli stranieri regolarmente presenti in Italia erano appena 656.757, i cristiani rappresentavano il 44,6% del totale, i musulmani il 38%, gli ebrei lo 0,6%, gli induisti il 2,1% e gli appartenenti alle religioni tradizionali l1,4%.

A distanza di quasi 15 anni i cristiani hanno superato la met della presenza immigrata totale a seguito dellaumento di 6 punti, mentre i musulmani sono passati dal 38% al 32,4%. I gruppi minori (buddisti, induisti e gli animisti conservano allincirca lo stesso peso percentuale, salvo una lieve flessione).

E per interessante notare come sia mutata la composizione interna di questi ultimi. Se nel 1991 i cattolici erano quasi il 60% di tutti i cristiani e gli ortodossi appena il 14%, nel 2004, dopo pi di un decennio dallapertura delle frontiere dei paesi dellEst Europa, gli ortodossi si avvicinano quasi alla met della presenza cristiana totale, essendo aumentati di ben 11 volte (da 43.000 a 470.000), mentre la popolazione immigrata solo quadruplicata. Questo rende urgente limpegno di prepararsi a incontrare in maniera non superficiale gli immigrati dellEst Europa, come ha sottolineato La Presidenza del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes nel citato libro dedicato allallargamento dellUnione Europea.

 

Stima del Dossier Statistico Immigrazione sulle religioni degli immigrati in Italia (1991-2004)

 

Cristiani

Ortod.

Cattol.

Protest

altri Crist.

Musulm.

Ebrei

Indui.

Budd.

Anim.

altri

Totale= 100

1991

44,6

6,6

26

8,7

3,3

38

0,6

2,1

2,5

1,5

10,8

656.757

1999

45,9

11,9

25,1

6,5

2,5

36,8

0,3

2,5

2,5

1,4

10,5

1.251.994

2000

45,1

12

24,5

6,2

2,4

37,2

0,3

2,6

2,5

1,4

10,9

1.388.153

2001

45,2

12,6

24,3

6

2,3

36,4

0,3

2,6

2,6

1,4

11,6

1.362.630

2002

45,7

13,5

24,1

5,8

2,3

36,6

0,3

2,6

2,5

1,4

11

1.512.324

2004

50,3

18,5

25,6

4,5

1,7

32,4

0,3

2,4

1,9

1,1

11,7

2.547.736

FONTE:Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Stime su dati Ministero dellInterno.

 

Il contesto europeo e mondiale

Torna utile da ultimo un riferimento al contesto religioso mondiale ed europeo, calcolando le appartenenze religiose secondo lusuale metodologia seguita dal Dossier Statistico Immigrazione.

Tra i credenti del mondo il 46,3% composto da cristiani, il 24,8% da musulmani, il 27,5% da fedeli di religioni orientali.

            In Europa, invece, il panorama dei credenti vede prevalere i cristiani con il 94,5%, seguito dai musulmani con il 5%, mentre in Asia sono pi numerosi i musulmani. A livello di aree subcontinentali si possono indicare il Nord Africa, dove la quasi totalit musulmana, e lAmerica Latina dove lo stesso avviene per i cristiani.

            Tra i circa 20 milioni di immigrati soggiornanti nellUnione Europea i cristiani sono il 44,4%, i musulmani il 33,4% e i fedeli di religioni orientali il 4,3 %.

Tra gli immigrati lincidenza dei cristiani, che sono complessivamente 8,7 milioni, va dal 26,4% in Austria all82,9% del Lussemburgo, mentre lItalia si avvicina alla media europea.

 I musulmani immigrati sono circa 6,5 milioni, concentrati in Germania (2,8 milioni), Francia (1,5 milioni), Italia (0,5 milioni alla data della stima e ora gi 824.000) e Gran Bretagna (0,4 milioni). In alcuni paesi europei consistente il numero di musulmani con cittadinanza del posto, ivi inclusi i naturalizzati e i loro figli e nipoti e anche alcune migliaia di convertiti  (spesso per poter sposare una donna musulmana: si tratta di circa un milione di persone, ma il dato varia a seconda fonti).

 

Iniziativa di sensibilizzazione in collaborazione con il progetto Equal

Limmagine degli immigrati in Italia tra media, societ civile e mondo del lavoro

 

 

 

 


Immigrazione-Dossier Statistico: tel. 54192252 54192282 E-mail: idos@tiscali.it

Le religioni degli immigrati in Italia nel 2004:

stima Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

 

Religioni e aree di provenienza degli immigrati in Italia (2004)

 

Aree

Soggiornanti

Cristiani

Ortodossi

cattolici

Protestanti

Musulmani

Induisti

Buddisti

Altri-Non credenti

Unione Europea

      174.140

    140.959

         8.526

      89.190

       43.243

         4.632

       164

         -  

     27.935

Europa Est

      1.036.272

709.404

450.028

245.416

13.960

218.071

 

 

108.797

Europa Altri

        27.352

       23.802

                0

      14.457

         9.344

            498

         -  

         -  

       2.974

Europa

  1.237.764

874.165

458.554

349.063

66.547

223.201

164

-

139.706

Africa Del Nord

      400.596

         6.237

         3.058

             20

              -  

     392.896

         -  

         -  

          686

Africa Occid.

      144.676

       27.751

                -  

        9.692

         6.675

       88.079

         -  

         -  

       6.186

Africa Orientale

        32.603

       12.103

         5.568

        4.351

         1.786

       12.818

    3.855

         23

       1.422

Africa Centro-Mer.

        12.459

         4.536

                1

        2.513

         1.797

         1.264

         12

         -  

       2.191

Totale Africa

      590.334

       50.627

        8.627

      16.577

       10.258

     495.057

    3.867

         23

     10.485

Asia Occidentale

        23.547

         2.659

         1.138

           908

              -  

       16.378

           1

         -  

       2.462

Asia Latina

      181.368

         6.612

            573

             -  

             19

       80.150

  56.848

   35.062

       2.696

Asia Orientale

      219.145

       87.147

                -  

      72.667

         8.750

         8.466

         66

   14.356

   109.081

Totale Asia

      424.061

       96.419

         1.710

      73.575

         8.769

     104.994

  56.915

   49.418

   114.239

America Settentr.

        57.291

       47.889

         1.254

      13.409

       14.948

         1.057

         19

         19

       7.126

America Merid.

      226.721

     210.102

                -  

    197.706

       12.396

              31

         23

         -  

     16.258

Totale America

      284.012

     257.991

         1.254

    211.115

       27.344

         1.088

         42

         19

     23.384

Oceania

         3.127

         2.288

             69

           781

         1.433

                2

           8

         -  

          817

 Apolidi

            965

                -  

                -  

             -  

              -  

              -  

         -  

         -  

          965

 Ignoto

         7.474

                -  

                -  

             -  

              -  

              -  

         -  

         -  

       7.474

 Totale

2.547.736

1.281.489

470.214

651.110

114.352

824.342

60.996

49.460

297.070

Non sono inclusi in tabella 45.828 altri cristiani, 29.803 che si riferiscono a religioni tradizionali e 6.843 ebrei

 

Principali gruppi nazionali per singole religioni Stima Caritas/Migrantes (2004)

 

Ortodossi

Cattolici

Protestanti

Musulmani

Induisti

Buddisti

Romania

235.186

Filippine

 72.246

Germania

17.536

Marocco

253.238

India

44.503

Sri Lanka

34.349

Ucraina

  43.371

Polonia

 70.737

G.Bretagna

14.568

Albania

177.185

Sri Lanka

7.361

Giappone

7.180

Moldova

  42.383

Albania

48.093

USA

13.801

Tunisia

68.287

Bangladesh

3.987

Tailandia

3.383

Estonia

  28.822

Ecuador

41.102

Svizzera

7.991

Senegal

52.598

Mauritius

3.851

Corea

1.918

Albania

  27.843

Paraguay

31.755

Filippine

7.834

Egitto

48.724

Pakistan

613

Vietnam

718

Macedonia

  19.385

Peru

29.852

Nigeria

5.961

Pakistan

34.253

Nepal

380

Taiwan

599

Bulgaria

  17.048

Francia

23.164

Brasile

5.625

Bangladesh

33.525

G.Bretagna

164

India

438

Bosnia

5.428

Spagna

22.718

Ucraina

4.920

Algeria

20.311

Indonesia

31

Banglades

228

Grecia

   7.281

Lituania

21.705

Svezia

3.628

Nigeria

14.903

Malaysia

24

Cambogia

156

Iugoslavia

4.928

Brasile

20.723

Romania

2.710

Turchia

10.003

Canada

19

Myanmar

66

 

Immigrati dellEst Europa in Italia: ripartizione tra cristiani e musulmani (2004)

 

Paese

Soggiornanti

Cristiani

Ortodossi

Cattolici

Protestanti

Musulmani

Albania

     253.121

        75.936

        27.843

48.093   

              -  

     177.185

Bielorussia

         3.669

          1.835

          1.174

          660

              -  

              -  

Bosnia Erzeg.

       17.509

          8.755

          5.428

       2.626

           700

         7.004

Bulgaria

       19.893

        17.048

        17.048

           199

              -  

         2.606

Ceca, Rep.

         1.060

             535

             164

          334

             37

              38

Cipro

       19.046

        16.760

          2.116

     14.568

             76

            229

Croazia

23.833

20.861

2.534

18.232

95

              57

Estonia

       45.168

        31.996

        28.822

       2.698

           477

         8.545

Iugoslava

         8.351

          5.696

          4.928

          567

           200

         1.445

Lettonia

         1.244

             844

               46

          739

             58

              -  

Lituania

1.660

1.259

42

1.195

22

-

Macedonia

36.031

20.826

19.385

1.441

              -  

         1.988

Moldova

      43.028

42.598

42.383

215

-

              -  

Polonia

77.990

72.453

1.092

70.737

624

              -  

Romania

270.952

268.785

235.186

30.889

2.710

              -  

Russia

22.026

6.283

3.590

661

1982

-

Slovacca, Rep.

5.788

4.011

58

3.496

457

-

Slovenia

         4.861

          4.035

                -  

       3.986

             49

              68

Turchia

       10.023

               20

                -  

             -  

              -  

       10.003

Ucraina

     136.680

88.569

42.371

41.278

4.920

              -  

Ungheria

         5.853

          5.186

                -  

       3.693

        1.493

              -  

 

 

Stime Caritas/Migrantes su dati del Ministero dellinterno

Immigrazione-Dossier Statistico: tel. 54192282-54192200 Fax 54192252 E-mail: idos@tiscali.it