Bozza di proposta superamento CPT

 

Nel  contesto di una rivisitazione dei meccanismi dingresso sia di asilo che di lavoro, occorre superare lesperienza negativa dei CTP (Centri di Permanenza temporanea) che sono ormai semplicemente e drammaticamente, luoghi di detenzione e di sospensione dei pi fondamentali diritti umani senza avere nessuna efficacia per la gestione delle identificazioni e dei rimpatri.

 

Lo studio fatto da Medici senza frontiera ha oramai disgelato questa verit inoppugnabile.

In questa situazione posizione di buon senso prendere una pausa di riflessione che comporta almeno la non costruzione di nuovi CPTA- in funzione vista del superamento dellIstituto stesso.

Lattuale gestione dei CTPA non risponde ai requisiti che erano ritenuti fondamentali nel quadro di

 un corretto funzionamento della legge Turco-Napolitano. I CPTA, nellimpostazione originaria della legge quadro, dovevano essere:

residuali  ultimo strumento per lespulsione, e non passaggio normale, ad es. dal carcere al

                 CPTA;

 

efficaci     preliminarmente erano necessari gli accordi di riammissione   con gli stati  dorigine                      

                  degli espellendi; altrimenti non bastavano n 30 giorni, n 60 per effettuare leplulsione

                   senza questa collaborazione;

 

efficienti  non  costare allerario e per di pi senza risultato;

 

garantisti  i diritti fondamentali e i diritti della persona che non ha commesso reato liimigrazione                             

                  irregolare illecito amministrativo- devono essere tutelati; nellattuale situazione, il

                 detenuto ha pi diritto degli ospiti presso i CPTA.

 

Se   si ridisegna tutto il percorso dellimmigrazione, ducendo larea della irregolarit, possibile unalternativa concreta allistituto del CPTA, perch nel nostro ordinamento previsto il cosiddetto trattenimento amministrativo di 4 giorni dal comma 3 allart, 13 della Costituzione,

Occorre invece ed inoltre,  al posto dei CTPA inserire e strutturare una rete di Centri diaccoglienza, qualificati sotto la giurisdizione degli Enti Locali come luoghi dinformazione, formazione, assistenza psico-socio-sanitaria, mediazione culturale e tutela legale, con personale civile specializzato. Luoghi aperti, democratici, di vita sociale, collegati alla rete vasta di servizi allimmigrazione pubblici, e convenzionati, collegati ad un circuito di residenza. Ostelli che potrebbero rappresentare una offerta abitativa agevolata. A questo fine potrebbe essere utilizzato una parte delle strutture edilizie militari in disuso.

Limmigrato affrancato dalla  clandestinit e dal circuito illegale dei flussi clandestini avrebbe anche le risorse per pagare questi servizi nei 6-12 mesi che gli servono per inserirsi nel mercato del lavoro.

Questa organizzazione, questo percorso legale di inserimento rappresenterebbe davvero un colpo al fenomeno della clandestinit ed al mercato speculativo degli alloggi in nero, sovraffollati che grava sugli immigrati ed inquina il mercato edilizio.