A proposito del dibattito sulla Legge organica:

LINEE-GUIDA PER UNA PROCEDURA DASILO

 

Le Associazioni firmatarie

-       auspicando che lattuale dibattito presso la Camera dei Deputati sulla Legge sullasilo e la protezione umanitaria pervenga in tempi rapidi ad una normativa organica, moderna e liberale

-       avendo preso visione degli emendamenti proposti al Testo Unificato firmato dal Relatore Soda, nonch del Promemoria presentato dall UNHCR in data 10 febbraio

-       avendo notato che il Governo intende presentare delle proposte sulla procedura per il riconoscimento del diritto dasilo (in particolare sullart.7 del Testo Soda)

 

Propongono delle linee-guida per una procedura dasilo ispirata ai seguenti principi:

1)    La normativa dovr essere chiara, completa e organica in modo che i suoi dettami siano efficacemente applicabili;

2)    La procedura dovr essere veloce, equa e semplice;

3)    I richiedenti asilo devono essere posti nella condizione di assumere il ruolo di soggetti attivi della procedura per il riconoscimento del diritto dasilo;  di conseguenza devono essere reperibili durante tutto il periodo della stessa;

4)    A tutti i richiedenti asilo privi di mezzi di sostentamento propri dovr essere garantita una dignitosa accoglienza durante la procedura per il riconoscimento del diritto dasilo;

5)    La legge dovr, in ogni caso, garantire laccesso effettivo ad una seconda istanza di valutazione della situazione complessiva del richiedente asilo, prima di un suo eventuale allontanamento dal territorio nazionale.

 

Ai fini di una procedura veloce, un qualunque primo filtro (che lo si chiami pre-esame, esame di ammissibilit, procedura semplificata o altro) controproducente ed ha come unico effetto lappesantimento della procedura.

La valutazione degli elementi oggetto di un pre-esame di ammissibilit pu essere assorbita in una procedura unitaria. Lobiettivo di evitare labuso del diritto dasilo e la permanenza nel territorio per motivi diversi dalla protezione pu essere raggiunto allinterno di una procedura unitaria, predisponendo meccanismi che mettano il richiedente asilo nella condizione di essere sempre reperibile: tutti i richiedenti asilo privi di un regolare soggiorno per altri motivi e domicilio fisso sul territorio, devono essere avviati in centri di assistenza dove sono tenuti a rimanere durante tutta la durata della procedura, che deve, in ogni caso, esaurirsi in tempi ragionevolmente brevi, definiti dalla legge.

Tali centri devono essere aperti, quindi non destinati al trattenimento. Allo stesso tempo lallontanamento dai centri deve essere previamente comunicato allautorit competente onde consentire la costante informazione sulla dimora dei richiedenti.

In tal modo si potr tentare di risolvere quello che oggi appare uno dei problemi pi gravi e urgenti, ossia il numero impressionante di richiedenti asilo costretti a vivere per strada, per un tempo indefinito, che di fatto escono dalla procedura essendo irreperibili.

Le Commissioni territoriali dovranno valutare, insieme al merito della domanda, anche leventuale provenienza da paesi di primo asilo (paesi terzi sicuri) nonch le circostanze previste nelle clausole di esclusione di cui allart.1 F della Convenzione di Ginevra. 

Al richiedente asilo quale soggetto attivo della procedura deve essere garantita limpugnazione di uneventuale decisione negativa della Commissione territoriale davanti al tribunale ordinario in composizione monocratica e prima che si dia esecuzione al provvedimento di allontanamento dal territorio.

Al fine di conciliare lesigenza di speditezza nella procedura con le garanzie costituzionali inerenti il diritto di difesa in giudizio, la procedura di impugnazione deve consentire, in tempi rapidi, una decisione sulla permanenza nel territorio del ricorrente sulla base del fumus boni juris e del periculum in mora.

Ove il Tribunale accolga la domanda di misure cautelari e comunque sempre quando la procedura dasilo si protragga oltre il termine previsto, il richiedente asilo deve ricevere un permesso di soggiorno che permetta liscrizione al collocamento, nonch la libera circolazione nel territorio menzionato.

Il sistema dellaccoglienza per i richiedenti asilo dovr garantire quanto meno i diritti elencati nella Direttiva dellUnione europea che comunque dovr essere recepita dagli Stati membri entro Febbraio 2005.

 

 

Cir (Consiglio Italiano per i Rifugiati), Acisel, Associazione Centro Astalli, Casa dei Diritti Sociali-Focus, Comunit di SantEgidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Fondazione Migrantes, ICSConsorzio Italiano Solidariet, Medici contro la Tortura, Progetto Casa Verde, Sol.Co. Roma