Roma, 2 marzo 2004

Cod.IV/3442/9

Prot. 479/2004

 

A tutte le strutture

 

A tutti i responsabili Immigrazione

 

LORO SEDI

 

Care compagne, cari compagni,

come sapete con la data del 1^ maggio 10 nuovi paesi entreranno nella UE:

Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, Slovacchia.

 

Ai sensi del Decreto legge 24 giugno 1994, n^ 408, convertito in legge con modificazioni, dallĠart. 1 della legge 3 agosto 1994 n^ 483, modificato dalla legge  24 aprile 1998 n^ 128 che ha recepito la direttiva comunitaria n^ 93/109/CE del 6 dicembre 1993, i cittadini comunitari dei 25 paesi della UE che sono residenti in Italia avranno diritto di votare ed anche di essere candidati alle elezioni Europee ed Amministrative del 12-13 giugno p.v..

 

Per esercitare questo diritto dovranno presentare al sindaco del comune di residenza unĠapposita domanda (modello allegato) entro il 15 marzo p.v.

 

 Poich su questa possibilitˆ offerta agli immigrati comunitari si sta verificando un preoccupante silenzio dei partiti e delle istituzioni  necessario che la Cgil nazionalmente e sul territorio operi per una campagna dĠinformazione e sollecitazione di partecipazione al voto.

 

Questa scadenza torna utile anche per rilanciare in modo pi avanzato e serrato la campagna per il diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni amministrative  Amministrativo per tutti gli immigrati anche extracomunitari che risiedono stabilmente in Italia.

 

Come sapete, su questo tema oltre alle affermazioni di principio, vi sono iniziative di alcune cittˆ e comuni che stanno tentando la strada  degli statuti che  una strada politicamente e culturalmente utile ma giuridicamente complicata; vi  poi una proposta di legge ordinaria presentata dallĠOn. Vitali che va nella giusta direzione, ma non si sa perchŽ affronta soltanto il diritto di voto per i consigli circoscrizionali, poi vi sono varie proposte di legge di riforma costituzionale che al di la del merito, sono lo strumento pi complicato e pi incerto da realizzare.

 

Per altro il ricorso alla legge costituzionale ci sembra francamente un eccesso di zelo perchŽ  non si capisce come la nostra Costituzione potrebbe negare il diritto di voto amministrativo agli extracomunitari e concederlo invece ai comunitari (in virt di un provvedimento di legge ordinario che abbiamo citato allĠinizio di questa circolare),

 

 

 

 

visto che quando essa  stata varata nel 1948 lĠUE non esisteva e quindi neanche la distinzione fra comunitari ed extracomunitari.

 

Riteniamo quindi che si debba pretendere una legge ordinaria e su questo occorrerˆ misurare la effettiva volontˆ politica dei partiti e del Parlamento allĠestensione di questo fondamentale diritto di cittadinanza.

 

Cordiali saluti a tutti

 

 

 

   Il responsabile per le Politiche                                            Il responsabile del

        dellĠImmigrazione Cgil                                                 Segretariato Europa

               (Pietro Soldini)                                                        (Antonio Panzeri)