Doc. 3
NCM 1-2004
Note sintetiche sui risultati
della riunione nazionale del 22.2.2004 (ROMA, CESV)
La discussione stata, naturalmente, assai pi ricca. Qui
mi limito a riportare il succo delle indicazioni operative. Probabilmente ci
sono errori e omissioni (mi manca il tempo per rileggere con calma): invito i
presenti a farmi notare gli uni e le altre, impegnandomi a apportare tutte le
correzioni necessarie.
Il programma
di lavoro di ENAR in Italia
1.
La messa in opera della legislazione comunitaria contro le discriminazioni.
I partecipanti concordano sulle linee
generali proposte nel documento preparatorio del Board Member, Luciano Scagliotti, e considerano
opportuno e possibile prendere alcune iniziative:
a)
Costruire
un gruppo di lavoro giuridico (non pi di 4-5 persone, scelte tra gli esperti
gi in contatto con ENAR e altre reti antirazziste[1])
con il compito di indicare le parti chiaramente in contrasto con le Direttive
antidiscriminazione (2000/43 e 2000/78) nelle normative nazionali, e specialmente:
-
nella
legislazione del lavoro;
-
nei
Decreti legislativi 215 e 216 / 2003 (trasposizione delle Direttive);
-
nel
Testo Unico sull'immigrazione come modificato dalla Bossi-Fini;
Verr tenuto in considerazione, utilizzando
le competenze e l'esperienza sia di ENAR che delle singole organizzazioni
impegnate negli organismi internazionali (Cdds, CEU, CIE), il pertinente
diritto internazionale, in quanto applicabile.
b)
Preparazione
di una bozza di Regolamento per l'Ufficio per il contrasto delle
discriminazioni
previsto dall'art. 7 del D.Lgs 215/2003 che ne ripristini l'effettiva
indipendenza e efficacia.
►
I
risultati di questo lavoro che dovr essere completato nel pi breve tempo
possibile saranno raccolti in due dossier che ENAR presenter alle istituzioni
interessate (Governo, Parlamento, Magistratura) alle ONG e ai mezzi di
comunicazione. Gli obiettivi principali sono
-
ottenere
la modifica o l'abrogazione delle norme in contrasto con la disciplina contro
le discriminazioni;
-
favorire
la consapevolezza di tali contrasti tra magistrati e avvocati e se necessario
e utile la costituzione di casi-pilota;
-
riaprire
il dibattito pubblico e far crescere la consapevolezza dei diritti tra le
vittime delle discriminazioni;
-
costringere
il Governo a aprire un confronto con le ONG e in Parlamento sulla istituzione
di un organismo realmente indipendente e in grado di funzionare per la
promozione dell'uguaglianza di trattamento;
-
ottenere
impegni precisi delle forze politiche e dei singoli candidati in tutte le
prossime (e meno prossime) elezioni.
c)
Costruire
un'alleanza con le organizzazioni e reti che si oppongono alla discriminazione
su terreni diversi da quello razzista/etnico (et, orientamento sessuale,
disabilit) per promuovere l'estensione a tutti di un livello di tutela non
inferiore a quello attualmente previsto solo per le discriminazioni etniche e
di genere, si tratta di mettere in atto anche a livello nazionale un'azione
comune che gi sviluppata a livello europeo.
►
ENAR
si far promotore della costituzione di una piattaforma comune d'azione per
questi obiettivi con tutte le organizzazioni specifiche e con le organizzazioni
di difesa dei diritti umani.
d)
Promuovere
una campagna per l'applicazione senza rinvii della normativa europea sullo
status dei "residenti di lungo periodo" e conseguente abrogazione
delle norme in contrasto contenute nell'attuale legislazione.
►
ENAR
chieder ai gruppi parlamentari dell'opposizione di assumere come propria
priorit l'inserimento della Direttiva 109/2003 nella prossima Legge
Comunitaria e la sua immediata messa in opera nella legislazione nazionale[2].
2.
La legislazione europea contro il razzismo
a)
Organizzare
una campagna d'informazione sul tema della legislazione penale contro il
razzismo, e in particolare sulla proposta di "Decisione quadro del
Consiglio europeo sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia.
►
Questo
lavoro dovr avere uno sbocco in una manifestazione pubblica, possibilmente a
Roma, la prossima primavera. In quella occasione chiederemo ai candidati alle
prossime elezioni per il Parlamento Europeo, ai rappresentanti della
Commissione e soprattutto alla prossima Presidenza olandese di impegnarsi per
la sollecita adozione della Decisione quadro[3].
3.
Piano d'azione nazionale contro il razzismo(PAN)
a)
Costituire
un gruppo di lavoro per la preparazione di una proposta di PAN per l'Italia,
come previsto dalle Conclusioni della Conferenza di Durban, anche sulla base
dei PAN gi presentati o in corso di presentazione in altri Paesi dell'UE.
Dovr essere coinvolto il maggior numero possibile di ONG antirazziste.
►
La
proposta di PAN dovr servire come strumento di pressione sul Ministero degli
Esteri per ottenere l'avvio di una ampia consultazione e la rapida definizione
di un Piano ufficiale. Su proposta di Manfred, ENAR promuover una Conferenza
"Durban + 3" all'inizio di settembre 2004 in cui presentare la
proposta e comparare la situazione italiana con quella di altri Paesi europei.
Organizzazione e finanziamento di
ENAR Italia
1. Costituzione formale
I partecipanti concordano sulla necessit di
procedere su questo aspetto, sia per corrispondere a una esplicita richiesta
della Commissione Europea (ENAR un progetto finanziato annualmente dal
bilancio comunitario) sia per consentire una migliore organizzazione e
l'accesso a fonti di finanziamento autonome.
►
Il
CIE preparer una bozza di Statuto che rispetti la natura di "rete a
legame debole"[4] dell'ENAR consentendone per la
costituzione formale in Associazione indipendente. Su questa base, e con
l'accordo delle ONG associate, proceder alla costituzione dell'Associazione
con sede e organi provvisori. Entro sei mesi sar convocata la prima Assemblea
dei soci, che potr naturalmente apportare tutte le modifiche che riterr
opportune.
2. Proposte per la sostenibilit
finanziaria
►
Non
appena costituita l'associazione si avvier un'attivit di fundraising, necessaria anche in vista della
probabile diminuzione dei fondi disponibili per le attivit nazionali nel
bilancio ENAR (la Commissione ha la chiara intenzione di azzerarli).
►
Verr
presa in considerazione l'istituzione di una quota associativa (minima) che
permetta comunque di non contare esclusivamente sul contributo volontario di
qualche persona e organizzazione e soprattutto ci consenta di mantenere la
totale gratuit dei servizi offerti da ENAR (pubblicazioni, seminari di
formazione, newsletter, "breaking news", Conferenze tematiche,
"rapporti ombra", etc)
3. Calendario incontri
Naturalmente le date verranno confermate
quanto prima. In linea di massima:
►
Inizio
di maggio: prossima riunione nazionale ENAR (Padova o Verona).
►
Secondo
fine settimana di settembre: Conferenza "Durban + 3"
►
Fine
ottobre: Riunione nazionale annuale (elezione del Board Member e del sostituto)[5].
Preparazione della seconda Assemblea
Generale
Luciano ha brevemente illustrato i contenuti
dell'Assemblea Generale.
►
E'
stata approvata una mozione da presentare all'Assemblea, che richiama il
Consiglio europeo e gli Stati membri a rispettare i loro impegni e doveri nella
lotta contro il razzismo.
►
Su
proposta di Udo, Luciano come vice Presidente ENAR - ha sottoposto
all'Ufficio di Presidenza, che l'ha accolta, una seconda mozione, che invita la
rete a sollecitare le istituzioni comunitarie a una migliore e pi giusta
allocazione delle risorse disponibili per la lotta contro le discriminazioni,
privilegiando le azioni condotte sul terreno dalle ONG rispetto alle campagne
pubblicitarie e alle azioni governative.
Luciano, marzo 2004
[1] Una prima disponibilit stata espressa da Fulvio Vassallo e da Renato Finocchi Ghersi, mentre ne esiste una "antica" da rivitalizzare di Alessandro Simoni; altri contatti saranno presi nei prossimi giorni.
[2] I primi contatti con alcuni gruppi parlamentari sono gi stati avviati. Gli Stati Membri hanno tre anni di tempo per la trasposizione, ma nulla impedisce loro di conformarsi immediatamente alla norma comunitaria. Gran parte della Bossi-Fini ne verrebbe abrogata.
[3] Anche su questo abbiamo avviato la preparazione (presa di contatti, ricerca delle risorse necessarie). Siamo in attesa di una risposta da parte del Sindaco di Roma, mentre abbiamo gi la disponibilit e il sostegno di alcune organizzazioni e associazioni e di una parte del gruppo del PSE al Parlamento Europeo.
[4] Sostanzialmente, limitandone al massimo ogni aspetto di organizzazione gerarchica (ad esempio prevedendo un(a) portavoce e non un(a) Presidente) nonch evitando ogni pretesa di rappresentanza delle organizzazioni associate etc.
[5] Il mandato degli attuali (Luciano e Karim) scade a ottobre 2004. Tempi e modalit precise di elezione saranno decisi a livello europeo (dobbiamo garantire il massimo possibile di contemporaneit e omogeneit dei criteri, anche per i nuovi dieci Stati Membri) e comunicati tempestivamente.