Documento programmatico del governo 2004-2006 sulla politica dellĠimmigrazione. Nota di Cgil, Cisl, Uil

 

LĠimmigrazione non  un male da cui difendersi, ma una grande risorsa senza la quale il declino demografico e di sviluppo dellĠItalia sarebbe inarrestabile. In questo senso vanno messi in opera tutti gli strumenti necessari a rendere funzionali al mercato del lavoro ed alla societˆ intera le politiche dei flussi, di accoglimento e dĠintegrazione economica, sociale e culturale dei cittadini immigrati. Lo hanno detto oggi Cgil, Cisl, Uil ad un incontro convocato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con le parti sociali per valutare il documento di programmazione triennale del governo in materia di immigrazione. Nel corso dellĠincontro i sindacati hanno espresso un giudizio totalmente negativo sul documento e ne hanno presentato uno proprio di valutazione e proposte. Queste alcune osservazioni avanzate:

 

  1. Il testo del documento arriva con un anno di ritardo e poggia i propri cardini su di un regolamento dĠattuazione ancora lontano dallĠentrare in vigore;
  2. Il metodo di consultazione delle parti, oltre ad essere puramente formale, mette in luce unĠ assoluta mancanza di volontˆ politica dellĠEsecutivo a qualsiasi prassi sostanziale di confronto e di dialogo sociale;
  3. Nel merito il testo appare un assemblaggio confuso di dati generalmente non aggiornati, di non troppo buoni propositi, di spiegazioni tecnicistiche non pertinenti rispetto alla funzione di programmazione che dovrebbe invece avere il Documento.
  4. Lo strumento non appare idoneo a fornire le indicazioni ed i mezzi necessari ad affrontare il tema dellĠimmigrazione, di grandissima importanza per il futuro della nostra societˆ, ma si basa pervicacemente su una supposta temporaneitˆ del fenomeno e sullĠillogico presupposto di doverlo arginare;

5.     Sono assenti, infatti, dal documento linee ed azioni programmatiche e previsionali sui flussi, sui fabbisogni di manodopera e sulle politiche per lĠintegrazione, con lĠeccezione del piano sui CPT che  lĠunica parte veramente programmatica del documento che noi non condividiamo, in quanto chiediamo il superamento di queste strutture.

6.     Volutamente nel documento sono state trascurate tutte le azioni tese a garantire lĠaccesso ai diritti civili degli immigrati attraverso il potenziamento degli uffici Consolari e dei Consigli Territoriali per lĠimmigrazione presso le Prefetture. LĠassenza del Governo su queste problematiche determina la negazione di tutti i diritti stabiliti dalla Legge n. 40/98(Turco-Napolitano).

7.     La funzione di programmazione delle politiche dĠimmigrazione  lo strumento pi importante per governare il fenomeno ed  quindi assai pi grave che il governo la eserciti con leggerezza e pressappochismo, prigioniero della logica proibizionista della legge Bossi-Fini

 

Cgil, Cisl, Uil confermano sul tema dellĠemergenza immigrazione la manifestazione nazionale giˆ convocata a Roma per il 18 dicembre, giornata internazionale del migrante.

 

 

Roma, 9 novembre 2004