CONSIGLIO ITALIANO PER I RIFUGIATI Ente morale - Onlus
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Roma, 28 ottobre 2004
COMUNICATO STAMPA
G5 di Firenze: nessun passo avanti
Commentando il rinvio di decisione sullistituzione dei centri di
accoglienza in Libia e in altri paesi nordafricani stabilita nel corso del
Consiglio dei Ministri dellInterno di Francia, Spagna, Italia, Germania e
Gran Bretagna conclusosi oggi a Firenze, il CIR ritiene che non ci sono ad
oggi i presupposti e non
cՏ alcuna chiarezza nelle proposte dei ministri Schily e Pisanu sullo scopo
e le modalit di gestione di tali centri. Rimane per allordine del giorno la necessit di affrontare la
situazione di migliaia di persone che disperatamente cercano di arrivare in
un luogo sicuro in Europa e che allo stato attuale non hanno altre
alternative se non quella di affidarsi nelle mani di trafficanti di esseri
umani e di rischiare la propria vita durante il tragitto per mare. Lattuale stato delle cose inaccettabile. LUnione Europea e i suoi stati membri
hanno il dovere di dare la possibilit di arrivare in Italia e in altri paesi
europei in modo regolare e protetto. Se il Piano Schily Pisanu ha questo obiettivo e intende
innanzitutto garantire il rispetto dei diritti umani per queste persone anche nei paesi di
transito allora un ente di tutela dei rifugiati come il CIR non pu che
schierarsi a favore della proposta e anzi offrire la sua collaborazione. Ma
alcune condizioni sono indispensabili: 1.
ci deve essere
da parte degli stati UE una dichiarata disponibilit a rilasciare visti di
protezione per i richiedenti asilo e rifugiati che si trovano nei paesi
nordafricani; 2.
i centri di
orientamento devono avere una cogestione internazionale con la partecipazione dellAlto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e delle ONG; 3.
la Libia deve
firmare e ratificare la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e garantire
formalmente il rispetto dei diritti fondamentali della persona nei confronti
di tutti gli stranieri presenti sul suo territorio. Purtroppo il respingimento di massa da Lampedusa in Libia al quale abbiamo assistito
ultimamente non ha rappresentato un inizio incoraggiante per la cooperazione
di stati terzi un materia di asilo e immigrazione. Il CIR si augura che la posizione presa a Firenze dai governi
francese e spagnolo induca Germania e Italia a una fondamentale revisione del
loro piano, in modo da rendere prioritaria la protezione della persona. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa CIR tel. 06.69200114 fax 06.69200116 cirstampa@cir-onlus.org |