Audizione
di Rocco Buttiglione (Giustizia, libert e sicurezza)
Rocco Buttiglione ha
ricevuto il portafoglio della giustizia, libert e sicurezza nella futura
Commissione Barroso, di cui verrebbe ad essere Vicepresidente. Sottoposto oggi
ad un'audizione di tre ore dalla commissione per le libert pubbliche, la
giustizia e gli affari interni, egli affronter domani un'ulteriore audizione
di un'ora e mezza, davanti alla commissione giuridica. Tra gli argomenti emersi
nel corso del dibattito odierno figurano l'immigrazione, il rapporto tra la
tutela della privacy e le esigenze in materia di sicurezza, la protezione delle
minoranze e delle donne, il principio della non discriminazione applicato agli
omosessuali.
I rapporti
interistituzionali
Buttiglione si rivolto
ai deputati della commissione chiamandoli "colleghi", in quanto
anch'egli stato membro di questo organo parlamentare. "Ho avuto l'onore
di rappresentare il popolo europeo assieme a voi", ha detto. Il primo tema
affrontato dal Vicepresidente designato stato quello del rapporto tra il
Parlamento e la Commissione; quest'ultima deve essere un soggetto politico che
definisce "un interesse generale europeo, un bene comune europeo" in
"dialettica con gli Stati membri". Per svolgere questa funzione, essa
"ha bisogno del sostegno forte e convinto del Parlamento europeo",
che fornisce legittimit democratica e "impedisce che la Commissione
divenga un organo burocratico". Gli attacchi odierni al progetto europeo
sono infatti incentrati sulla "burocratizzazione", vale a dire la
preoccupazione per un potere sottratto al controllo popolare del Parlamento.
Questo controllo rappresenta "la forza della Commissione come noi la
vogliamo", ha detto l'oratore, che ha ricordato il richiamo di Duro
Barroso ad una forte partnership tra le due istituzioni.
In merito
all'anticipazione dell'applicazione di alcune parti della Costituzione per
l'Europa, Buttiglione ha ricordato il motto latino "nemo plus iuri
tribuere potest quam ipse habet", nessuno pu dare pi diritti ad un altro
di quanti egli stesso ne possegga, riferendosi ai diritti del Consiglio,
garantiti dai trattati esistenti, i quali peraltro consentono un "grande
spazio di azione", specialmente nell'area di libert, sicurezza e
giustizia. Nella prospettiva del Consiglio europeo di novembre dedicato proprio
a questo tema, il Vicepresidente designato ha ricordato la possibilit di
comunitarizzare, tramite un voto unanime del Consiglio, buona parte del titolo
IV dedicato a visti, asilo e immigrazione, estendendo cos il potere di
codecisione del Parlamento su questioni come l'immigrazione. E infatti,
rispondendo a Stefano ZAPPAL (PPE/DE, IT), il Vicepresidente designato si
detto d'accordo sulla necessit che l'insieme del Titolo IV del Trattato sia
comunitarizzato e che si facciano tutti gli sforzi possibili per riuscirci.
Egli ha poi affermato che si dovr anticipare "lo spirito della
Costituzione" nell'ambito di sua competenza. Non si tratta di "andare
contro, ma di andare oltre la base giuridica esistente", ha detto.
Terrorismo: sicurezza, ma
anche libert
Buttiglione ha
sottolineato come sia in crescita la richiesta di sicurezza da parte di una
"societ spaventata": "siamo in guerra con il terrorismo e noi
vinceremo questa guerra". Egli ha poi aggiunto: "ma non possiamo
ridurre gli spazi di libert della nostra societ". La sfida consiste
quindi nel "dare contemporaneamente pi sicurezza e pi libert", ha
detto l'oratore, che ha ricordato l'esempio italiano della lotta al terrorismo
negli anni '70 e '80. Egli ha aggiunto: "noi siamo fratelli degli
americani, non siamo fratelli gemelli. Molte cose dobbiamo copiare dagli Stati
Uniti, Guantanamo invece no".
Rispondendo a Carlos
COELHO (PPE/DE, PT), Edith MASTENBROEK (PSE, NL), Sarah LUDFORD (ALDE/ADLE, UK)
e Athanasios PAFILIS (GUE/NGL, EL) su come intende conciliare i diritti umani e
il diritto alla privacy con le esigenze in materia di sicurezza, il
Vicepresidente designato ha voluto sottolineare come la lotta al terrorismo non
possa andare a scapito delle libert fondamentali che sono sancite dalla
Costituzione e dalla Charta europea. Bisogna quindi trovare una risposta
equilibrata che, al contempo, tenga conto della richiesta dei cittadini di
vedersi garantita una maggiore sicurezza. Riguardo al trasferimento dei dati
personali per i passeggeri in viaggio verso gli USA, Rocco Buttiglione ha
auspicato che venga presto trovato un "accordo pragmatico" che
consenta alle compagnie aeree europee di partecipare al mercato americano. Se
la Corte di Giustizia, ha aggiunto, emaner una sentenza che ritiene la
posizione della Commissione non equilibrata, si dovr fare il possibile per
migliorarla. Andranno inoltre valutati quali dati personali trattenere, chi
avr accesso a queste informazioni e quali salvaguardie garantire ai cittadini.
Romano Maria LA RUSSA
(UEN, IT), citando il caso di Battisti, condannato a tre ergastoli, ha chiesto
se la Commissione non dovrebbe approntare una strategia che eviti il ripetersi
di "casi tanto riprovevoli che offendono la dignit dei popoli" e che
favorisca l'adozione di misure "che evitino ad un criminale riconosciuto
di circolare liberamente all'interno di uno Stato membro". Buttiglione ha
risposto che la Commissione sta facendo del suo meglio, con il mandato d'arresto
europeo che eviter in futuro "casi cos evidenti di non cooperazione
giudiziaria all'interno dell'Unione" che esprimono una diffidenza che va
superata: "in quel caso, l'Italia stata considerata un Paese non
sicuro".
Giusto CATANIA (GUE/NGL,
IT) si chiesto se una politica antiproibizionista non possa ridurre gli utili
delle mafie e delle organizzazioni terroriste. " una soluzione che
stata proposta da alcuni e che vista male da altri", ha risposto
Buttiglione, che ha aggiunto: "non sono convinto che abbiano ragione gli
uni, non sono neanche convinto che abbiano ragione gli altri". Secondo
l'oratore il problema va affrontato con grande delicatezza: "noi non
dobbiamo considerare chi consuma droga come perduto", bens occorre creare
condizioni di recupero e "non dobbiamo cercare un modo che gli consenta di
morire senza darci fastidio".
Immigrazione
Buttiglione ha precisato
di non aver mai proposto la costituzione di campi di concentramento in
Nordafrica dove deportare gli immigrati illegali residenti nell'Unione: si
tratta di "un'idea ripugnante" che, tra l'altro, non terrebbe conto
del fatto che i Paesi della sponda sud del Mediterraneo sono degli Stati
sovrani, ha detto. L'oratore ha affermato che il problema consiste
nell'emergenza umanitaria cui i Paesi rivieraschi non sono in grado di far
fronte, cui si aggiunge l'esigenza di guidare le correnti migratorie,
sostituendo l'immigrazione legale a quella illegale. Dei 1127 morti registrati
nel fondo del Mediterraneo, molti avrebbero potuto venire in Europa per canali
legali, ha detto, aggiungendo: la Germania ha fatto lo stesso in Italia sino a
30-40 anni fa, lo stesso ha fatto l'Italia in Albania. Egli ha auspicato che la
Libia e l'Algeria sottoscrivano la Convenzione di Ginevra. Secondo l'oratore,
che ha rivolto un tributo all'attuale commissario Antonio Vitorino, il diritto
di asilo un problema diverso.
"La pratica
dell'impacchettamento rapido e istantaneo di aspiranti immigrati per essere
rispediti a casa loro sta diventando una pratica abituale del Governo di cui
Lei Ministro dimissionario", ha detto Monica FRASSONI (Verdi/ALE, IT)
che ha chiesto al Vicepresidente designato se la considera una pratica illegale
oppure in linea con le convenzioni internazionali. Buttiglione ha premesso che
un commissario non ha un rapporto di dipendenza con il Governo del suo Paese di
origine e che sar "giudice imparziale di ogni trasgressione da parte del
Governo italiano dei principi umanitari se questa dovesse avere luogo".
Egli ha poi citato alcuni dati riferitigli dal Ministro dell'Interno Pisanu e
ha affermato che occorre facilitare l'accesso dell'Alto commissario delle
Nazioni unite per i rifugiati.
Giusto CATANIA (GUE/NGL,
IT) ha ricordato che in questo momento c' "un ponte aereo con persone che
vengono stipate in aerei, vengono ammanettate, identificate in modo
sommario". Secondo l'oratore, che ha parlato di "deportazione di
massa" e che sostiene che a molti di loro non verrebbe garantita la
possibilit di chiedere asilo, "l'Italia sta violando la Convenzione
europea sui diritti umani e la Convenzione di Ginevra sull'obbligo di non
respingimento". Egli ha dapprima chiesto di bloccare questa
"deportazione", tenendo conto che la Libia non ha firmato la
Convenzione di Ginevra; ha poi domandato al Vicepresidente designato eviter
l'istituzione dei centri di permanenza in Libia, qualora non firmi la
Convenzione. Buttiglione ha risposto che le informazioni in suo possesso non
corrispondono a quanto affermato dal deputato: il diritto a presentare domanda
d'asilo rispettato e il comportamento delle forze dell'ordine coinvolte
esemplare. "Se queste informazioni risultassero sbagliate, certamente io
sar il primo a condannare l'azione del Governo italiano". Sul secondo
punto, egli ha detto che occorre fare forti pressioni affinch la Libia accetti
di sottoscrivere la Convenzione di Ginevra.
Mario BORGHEZIO (IND/DEM,
IT) ha proposto di istituire in Africa un "Ufficio Europa" per
informare sulle modalit di immigrazione. Il Vicepresidente designato ha fatto
notare come i consolati europei avrebbero gi oggi il dovere di svolgere queste
attivit. "Non si tratta di nulla di nuovo: si tratta di fare in modo
efficiente e organizzato quello che adesso si fa in modo inefficiente e
disorganizzato", ha detto, aggiungendo che le leggi attuali sono buone ma
l'applicazione insufficiente e impedisce che il datore di lavoro e il
prestatore d'opera entrino in contatto. Al contrario, applicando uno strumento
del genere, "questo ci darebbe l'immigrazione legale che il migliore
antidoto all'immigrazione illegale". Secondo l'oratore, l'operazione non
possibile se non sar inserita dentro un programma di cooperazione che consenta
la creazione di posti di lavoro anche sull'altra sponda del Mediterraneo,
nell'ambito di una forte spinta per la democratizzazione, garantita da "un
accordo generale mediterraneo che garantisca diritti umani, regole precise
sull'immigrazione e sviluppo economico".
Roberta ANGELILLI (UEN,
IT) ha chiesto chiarimenti sui poteri attribuiti all'Agenzia per il controllo
delle frontiere, nonch sul finanziamento delle spese di rimpatrio. Il
Vicepresidente designato ha fatto notare come il problema interessi tutti gli
Stati membri a prescindere dai loro confini esterni: da qui nasce un'esigenza
di coordinamento del controllo delle frontiere e di un'adeguata divisione dei
costi. I due strumenti proposti dalla Commissione sono: l'Agenzia, che ha
funzioni di coordinamento e di controllo della qualit del difesa confine; un
sostegno reciproco, sia finanziario, sia sotto forma di task force capace di
intervenire nelle situazioni di emergenza.
Lapo PISTELLI (ALDE/ADLE,
IT) ha rivolto una domanda in merito alla direttiva sulle procedure d'asilo,
bloccata in Consiglio, nonch sulla posizione della Commissione che ha respinto
le richieste di sette Paesi africani, considerati sicuri da alcuni Stati
membri. Il Vicepresidente designato ha fatto notare come l'Esecutivo non sia
contrario alla possibilit di considerare domande d'asilo al di fuori del
territorio dell'Unione, se esistono sufficienti garanzie. Egli ha aggiunto di
non vedere alternative, in una situazione di emergenza umanitaria che richiede
di agire: "non possiamo chiudere gli occhi".
Giustizia
Nel rispondere a Martine
ROURE (PSE, FR), Buttiglione ha assicurato la sua indipendenza dal governo
italiano ed ha affermato che sua intenzione agire secondo coscienza,
"nell'interesse dei cittadini europei". Egli ha poi precisato che
l'Italia non il solo Stato membro che sconta del ritardo nel recepimento del
mandato d'arresto d'europeo e che, comunque, ha gi operato le necessarie
sollecitazioni affinch tale questione sia presto inserita all'ordine del
giorno dei lavori parlamentari.
Antonio TAJANI (PPE/DE,
IT) ha chiesto quali iniziative avesse in mente sul problema della lunghezza
dei processi. Il Vicepresidente designato ha osservato: "una giustizia
ritardata una giustizia denegata". Egli ha identificato alcune aree
sulle quali lavorare: la possibilit dell'arbitrato, su cui gi si mosso
l'Esecutivo attuale; standard comuni di giustizia; il rafforzamento dei diritti
della difesa; l'armonizzazione parziale dei sistemi giudiziari come base del
riconoscimento reciproco.
Tratta delle donne,
diritti delle minoranze, diritti degli omosessuali, libert d'informazione
La tratta delle donne e il
loro reinserimento nella societ sono state oggetto degli interventi di
Genowefa GRABOWSKA (PSE, PL) e di Maria CARLSHAMRE (ALDE/ADLE, SE).
Quest'ultima in particolare ha citato l'esempio della legislazione italiana in
materia, che fornisce alle vittime il diritto al permesso di soggiorno, prima
temporaneo, poi permanente. "Lei pronto, come commissario, a lavorare
per rendere questo una realt europea?" Il Vicepresidente designato ha
ricordato che Antonio Vitorino ha gi introdotto una linea d'azione ispirata
allo stesso principio e ha affermato che occorre una compagna che le informi
sulla protezione cui hanno diritto se testimoniano contro gli sfruttatori e
sulla possibilit di reinserimento nella societ (ma su quest'ultimo punto non
c' identit di vedute tra gli Stati membri)
In risposta a Kinga GAL (PPE/DE,
HU), Tatjana ŽDANOKA (Verdi/ALE, LV), Lvia JRKA (PPE/DE, HU) che lo
hanno interrogato circa le sue intenzioni in merito alla tutela della
minoranze, il Vicepresidente ha affermato che questa tematica rappresenta
"una pietra miliare" dell'Unione europea. Riconoscendo il persistere
di problemi in taluni Stati membri, egli ha quindi portato ad esempio quanto
fatto in Italia a tutela delle minoranze tedesche, francofone e slave.
Nell'assicurare poi il suo impegno totale sulla questione, Rocco Buttiglione
ha affermato che user tutti gli strumenti politici disponibili per fare opera
di convincimento sugli Stati membri pi restii, ipotizzando anche il ricorso
alla Corte di Giustizia se ci si avverasse necessario.
Lilli GRUBER (PSE, IT) ha
chiesto al Vicepresidente designato come giudica la situazione della libert
d'informazione in Italia e se intende dare seguito alla richiesta formulata dal
Parlamento alla Commissione di proporre delle misure volte a garantire il
pluralismo dei media. Rocco Buttiglione ha riconosciuto che vi sono reali
problemi dal punto di visto del pluralismo in Italia, ma "non solo di una
parte" in quanto esistono altri "cartelli dell'informazione".
Una liberalizzazione farebbe bene alla democrazia italiana, ha aggiunto,
"se fosse una liberalizzazione generale, aperta a tutti". Inoltre ha
citato i due provvedimenti legislativi sul conflitto d'interessi e sulle
Telecomunicazioni che saranno valutati dalla Commissione. L'Italia, ha quindi
affermato, "non merita di essere trascinata sul banco degli imputati"
perch anche diversi altri Stati membri hanno questo stesso tipo di problemi.
Riguardo alla seconda domanda, ha risposto che la Commissione dovr monitorare
la situazione esistente e, se del caso, "proporre delle misure che favoriscano
un vero pluralismo in tutti gli Stati membri".
Interrogato da alcuni
deputati sulle posizioni espresse in passato in merito agli omosessuali, Rocco
Buttiglione ha voluto distinguere tra il giudizio morale e la legge, ed ha
garantito che le sue opinioni personali non avranno ripercussioni sulle
politiche. Il principio della non discriminazione, ha precisato, si applica a
tutti i cittadini nello stesso modo. Si tratta di un principio sancito dalla
Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali che "tutti abbiamo
scritto e a cui tutti siamo vincolati". Nell'esercizio delle sue funzioni,
ha quindi affermato, sar suo compito difendere tale principio. Nel rispondere
a Bogdan PĘK (IND/DEM, PL), poi, il Vicepresidente designato ha sostenuto
che per "matrimonio" intende l'unione tra un uomo e una donna e,
precisando che si tratta comunque di un tema di competenza nazionale, ha
osservato come la sua posizione sia condivisa da 22 dei 25 Stati membri.
Affermando, infine, che uno dei problemi che sconta l'Europa la denatalit
perch non si fornisce abbastanza aiuto alle donne, egli ha quindi affermato
che in futuro tale questione dovr essere trattata in modo adeguato.
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