Comunicato stampa         

CS 40 - 2004                                                                                             

8 ottobre 2004

 

Immigrazione, Lampedusa:  Save the Children, rischio che i minori non vengano riconosciuti e tutelati adeguatamente

 

Stando alle informazioni assunte da Save the Children, la pi grande organizzazione internazionale indipendente di tutela e promozione dei diritti dei bambini, tra i cittadini stranieri giunti in questi giorni a Lampedusa vi sarebbero anche dei minorenni.

Save the Children esprime forte preoccupazione per le possibili violazioni dei loro diritti.

Risulta infatti che le centinaia di persone sbarcate nellĠisola siciliana, spesso provenienti da situazioni di persecuzioni, di guerra e di violazione dei diritti umani, non siano state informate del diritto di chiedere asilo e non siano state messe in condizione di accedere alle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato.  I respingimenti verso la Libia sono avvenuti sulla base della nazionalitˆ solo presunta, che non sembra essere stata accertata mediante procedure attendibili, e senza verificare lĠetˆ delle persone.

Vi  il grave rischio che, in tale contesto, i minorenni siano stati trattati come adulti e che i minori non accompagnati e/o vittime di tratta non vengano n identificati come tali n tutelati secondo i loro diritti fondamentali.

Il fatto poi che la Libia, non abbia ancora firmato la Convenzione di Ginevra sui rifugiati, desta grave preoccupazione, in quanto le persone deportate verso questo paese potrebbero essere poi trasferite verso stati in cui la loro vita verrebbe seriamente minacciata.

Tali elementi diventano ancora pi gravi nel caso in cui venissero trasferiti coattivamente anche dei minorenni, in particolare se non accompagnati dai genitori: non sappiamo nulla della sorte delle persone espulse e non  stata data alcuna garanzia che i minori vengano protetti e assistiti secondo i diritti loro riconosciuti  dalle Convenzioni internazionali. Il rischio per loro  di essere abbandonati per poi diventare vittime  di abusi e sfruttamento.

Gli accordi firmati tra lĠItalia e la Libia, di cui le espulsioni di questi giorni costituiscono il risultato pi immediatamente tangibile, potrebbero dunque costituire una grave violazione di principi sanciti dalla normativa italiana e internazionale, e in particolare dalla Convenzione di Ginevra sui rifugiati, che stabilisce il divieto per gli Stati di respingere persone verso paesi in cui la loro vita sia minacciata, e dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, che sancisce il diritto alla protezione per tutti i minori, con particolari garanzie per i minori separati dai genitori e per i minori richiedenti asilo.

Save the Children chiede quindi con forza che siano pienamente rispettati i diritti di tutti i minori che giungono sul territorio italiano,  che siano adottate le necessarie procedure per lĠidentificazione della loro etˆ e adeguate tutele nei loro confronti; che i minori non vengano trattenuti nei centri di detenzione ma sia prevista unĠaccoglienza adeguata; che siano rispettati il diritto del minore (cos“ come di ogni individuo) a non essere respinto verso un paese in cui la propria vita sia minacciata nonchŽ il diritto di chiedere asilo.

 

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa, Save the Children Italia

Tel: 0648070023; press@savethechildren.it

www.savethechildren.it