"Noi, cittadini arabi e musulmani che vivono e lavorano in Italia, ci

appelliamo ai fratelli che detengono nelle loro mani Simona Pari e Simona

Torretta, operatrici di pace in Iraq, insieme ai due operatori iracheni,

Ra'ad Al“ Abdul-Aziz e Mahnaz Bassam, di liberarli subito. Abbiamo

conosciuto e conosciamo negli anni il loro impegno e l'azione

dell'Associazione di cui fanno parte, Un ponte per...; un lavoro alla luce

del sole per il quale hanno profuso risorse, energie, tempo, conoscenze e

saperi per aiutare il popolo iracheno nei momenti difficili dell'embargo ONU

e delle guerre.

Da questo nostro osservatorio privilegiato vi chiediamo di considerare

quanto

danno state provocando alla causa della pace e a quella del popolo

iracheno. La dignitˆ, il rispetto per l'ospite e la riconoscenza per il pane

condiviso ci impongono tutti, come nella migliore tradizione araba e

islamica, di lavorare per la salvezza e l'incolumitˆ di chi ci ha aiutato

nel momento del bisogno.

Vi chiediamo di non spezzare il filo di solidarietˆ che, nonostante e

contro l'embargo prima e la guerra poi, nonostante e contro le scelte dei

governi italiani, persone come le nostre sorelle Simona e Simona hanno

mantenuto tenacemente e coraggiosamente, organizzando gigantesche

manifestazioni a favore della pace e per il ritiro delle truppe straniere

dall'Iraq, e hanno cercato di non abbandonare gli iracheni all'arbitrio

dell'occupazione militare.

In nome di questa lotta e della veritˆ, vi scongiuriamo: liberateli subito.

Salvate la vita di Simona Pari, di Simona Torretta, di Ra'ad Al“ Abdul-Aziz,

di Mahnaz Bassam. Erano a Baghdad anche a nostro nome. La loro liberazione

sarebbe uno spiraglio di luce nel buio della violenza.

Ancora in queste ore, in molte cittˆ irachene, la guerra miete vittime

innocenti.

Perci˜ continuiamo a chiedere con fermezza che tacciano le armi, che

termini l'occupazione.

 

Nome,  Cognome, professione, nazionalitˆ, cittˆ di residenza in Italia

 

 

La segreteria per la raccolta delle adesioni.

anbamed@katamail.com

0941.730053

339.8599708

 

Farid Adly

direttore ANBAMED, notizie dal Mediterraneo