COMUNICATO STAMPA

 

DIALOGO 5+5: TERZO INCONTRO MINISTERIALE SULLE MIGRAZIONI NEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE

 

 

ALGERI - Ministri e rappresentanti dei dieci paesi coinvolti nel Dialogo del Mediterraneo Occidentale sull’Immigrazione, noto come “Dialogo 5+5” e di cui fanno parte Algeria, Francia, Italia, Libia, Malta, Marocco, Mauritania, Portogallo, Spagna e Tunisia, si incontreranno ad Algeri il 15 e 16 settembre per lavorare in un’ottica di cooperazione regionale sulla gestione del fenomeno migratorio.

 

L’evento, organizzato dal Governo Algerino in stretta collaborazione con l’ Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), consentirà ai paesi coinvolti di proseguire i lavori iniziati nell’ottobre del 2002 a Tunisi e che hanno portato all’adozione della “Dichiarazione di Tunisi”.

 

La “Dichiarazione di Tunisi” sottolinea l’importanza per i paesi del Mediterraneo occidentale, di scambiare regolarmente informazioni su questioni migratorie, di contrastare la migrazione clandestina e la tratta di esseri umani attraverso uno sforzo multilaterale concertato, di promuovere programmi a sostegno della migrazione regolare per lavoro e di collaborare con le comunità di migranti nei paesi di destinazione.

 

“Il Dialogo sulle Migrazioni nel Mediterraneo occidentale costituisce un esempio importante nel campo della gestione delle migrazioni” ha dichiarato il Direttore Generale dell’OIM Brunson McKinley. "Consolidare una partnership regionale per la gestione delle migrazioni rappresenta il sistema più efficace per combattere la migrazione irregolare e le sue conseguenze”.

I lavori di Algeri verteranno in particolare sul rafforzamento della cooperazione nella lotta alla migrazione irregolare, l’integrazione degli immigrati ed il co-sviluppo.

 

Un’attenzione particolare verrà data al tema della migrazione di transito nel Maghreb, area chiave per il passaggio di migranti irregolari diretti in Europa. “Le rotte sono in continuo cambiamento e solo in parte note” ha proseguito McKinley. “L'OIM ha gli strumenti giusti per affiancare questi paesi nella ricerca di soluzioni umane ed efficaci a questo problema in crescita.

 

Lo scambio di informazioni e di esperienze nell’identificazione delle misure più appropriate nel contrasto alla migrazione irregolare, costituisce una priorità assoluta per tutti i paesi del 5+5: l’incontro darà la possibilità di identificare le opportune misure di follow-up nella tutela del trattamento umano dei migranti e la lotta ai circuiti di tratta ed introduzione clandestina di migranti.

 

I legami tra migrazione e co–sviluppo verranno discussi nel contesto dell’assistenza allo sviluppo di aree con un alto potenziale di emigrazione. I partecipanti discuteranno inoltre del possibile coinvolgimento dei migranti nei processi di sviluppo sostenibile delle nazioni di origine attraverso il trasferimento di personale qualificato, rimesse, investimenti e schemi di micro-credito.

 

Oggetto di discussione sarà anche il processo di integrazione dei migranti regolari nelle società ospitanti e gli aspetti legati alla riunificazione familiare, l’accesso al lavoro, la casa ed i benefici sociali.

 

Verranno inoltre discusse le misure per la lotta all’intolleranza, la discriminazione, la xenofobia e lo sfruttamento nel Mediterraneo occidentale.

 

Il Dialogo 5+5 nel Mediterraneo occidentale è stato lanciato a Roma nel dicembre 1990. I ministri del 5+5 riunitisi a Lisbona nel gennaio 2001, avevano sottolineato la necessità, da parte dei paesi della regione, di coordinare gil sforzi nella gestione delle migrazioni.

 

L’OIM mette a disposizione la propria esperienza e agisce da facilitatore nei processi regionali di consultazione su tematiche migratorie nelle Americhe, in Africa, Asia ed Europa.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito http://www.iom.int/dialogue5-5.

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni: OIM Roma, tel. 06.44186228, email: IOMRomePress@iom.int