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Speciale paesi arabi
Servizio speciale realizzato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri
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IMMIGRAZIONE:D'ALI', UTILE UNO STUDIO SCIENTIFICO DEL FENOMENO
(AGI) - Trapani, 22 ago. - "Uno studio scientifico sui fenomeni
migratori da mettere a disposizione della classe politica e di
governo" e' stato proposto dal sottosegretario all'Interno,
Antonino D'Ali', intervenuto stamani a Erice (Trapani) alla
sessione dedicata ai flussi migratori nell'ambito dei seminari
sulle emergenze planetarie organizzati dal Centro Ettore
Majorana. "Lasciare il fenomeno dell'immigrazione clandestina a
se stesso, ossia alla forza selvaggia della disperazione, al
crudele cinismo dei traghettatori e degli altri sfruttatori -
ha affermato D'Ali' - costerebbe a noi tutti, a noi cittadini
europei di piu', molto di piu' di ogni ragionevole tentativo di
governarlo". Il sottosegretario ha illustrato brevemente le
linee guida che l'Italia porta avanti sull'immigrazione "e che
sta cercando di proporre all'attenzione ed all'approvazione dei
partners europei": in primo luogo gli aiuti "per sviluppare
ricchezza e opportunita' di crescita economica direttamente
all'interno dei Paesi bisognosi e creare li' le condizioni per
un'occupazione stabile", affiancati dalla "regolarizzazione dei
flussi migratori attraverso la stipula degli accori bilaterali
e multilaterali tra Paesi di origine e di transito e Paesi di
destinazione dall'altro". Recentemente l'Italia ha siglato
un'intesa con la Libia "e sono in corso le trattative
preliminari per la stipula di accordi di riammissione con
Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Cina, Colombia, Egitto, Ecuador,
Filippine, Ghana, Iran, India, Libano, Pakistan, Peru',
Senegal, Turchia e Ucraina". Con alcuni Stati, coem Egitto e
Sri Lanka, ci sono invece intese di cooperazione tra polizie. D'Ali' ha poi accennato alla questione della gestione
integrata delle frontiere esterne europee: "Su questo tema - ha
spiegato - la presidenza italiana ha avviato la creazione di un
sistema a rete di centri di controllo delle frontiere. Sono
stati gia' istituiti i centri per le frontiere terrestri, per
l'analisi del rischio, per la formazione comune e per le
tecnologie. E' in via di istituzione il Centro aeroporti, ci di
cui e' capofila l'Italia". D'Ali', sottolineando la necessita'
di estendere l'esperienza delle quote di ingresso a tutti i
Paesi dell'Ue, ha rilevato che "se negli ultimi dieci anni
l'Europa non avesse avuto immigrazione avrebbe perso il 2 per
cento della popolazione attiva; se l'Italia non avra'
immigrazione, fermi restando gli attuali indici demografici,
perdera' 4 milioni e mezzo di cittadini nella fascia tra 20 e
40 anni". (AGI) Rap 221232 AGO 05
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221237 AGO 05
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