“Il cambiamento delle condizioni imposte per i cittadini romeni che vogliono viaggiare nei paesi Schengen - ha detto il primo ministro Calin Popescu Tariceanu - è conseguenza della preoccupazione espressa da molti paesi comunitari riguardo al fenomeno dell’immigrazione clandestina”. Secondo il premier, in molti casi la Romania è un punto di partenza o di transito per i clandestini. Tariceanu ha sottolineato che “questa decisione non dev'essere interpretata come una limitazione alla libera circolazione delle persone, ma come certezza del rispetto delle leggi internazionali. Inoltre la nuova procedura sarà la prova che i cittadini romeni non vanno negli altri paesi alla ricerca di un lavoro illegale. Nella sua futura qualità di paese europeo, la Romania sarà la frontiera orientale dell'Europa e sarà obbligata ad applicare azioni concrete per combattere il traffico illegale di persone.”
Pur con tutte le rassicurazioni date dal primo ministro, sembra che i veri disagi li subiranno quei romeni che non creano problemi nei paesi comunitari: i turisti. Secondo le nuove regole, se un cittadino romeno vuole viaggiare in Italia deve presentare alla dogana:
un passaporto valido almeno sei mesi,
il biglietto di andata e ritorno (la carta verde per chi viaggia in auto),
l’assicurazione medica,
la lettera d'invito da parte di qualcuno presente In Italia (o la procura tradotta in romeno da un traduttore autorizzato, o la prenotazione dell’albergo in cui soggiornerà)
una certa quantità di denaro (100 euro al giorno per almeno 5 giorni) per dimostrare che possiede i mezzi per sostenersi per tutto il periodo del soggiorno.
Il ministro dell’Interno Vasile Blaga ha dichiarato che le nuovo norme rispettano la convenzione di Schengen, e che diventeranno operative entro 48 ore. “Chiediamo a tutti i romeni che viaggiano nei paesi Ue di rispettare la legislazione europea”, ha detto il ministro. “Dalle nuove norme e del comportamento all’estero dei cittadini dipenderà la decisione che la Commissione Europea prenderà ad ottobre riguardo all’ingresso della Romania nella Comunità europea il primo gennaio 2007.” Il ministro ha poi ribadito che non saranno necessari nuovi documenti, semplicemente tutti i romeni che desiderano viaggiare per turismo nei paesi comunitari dovranno presentare alla frontiera anche i soldi. Blaga ha precisato che, solo nel 2005, più di un milione di romeni sono stati respinti alla frontiera perché non rispettavano le norme per l’ingresso nei paesi Ue.
Presumibilmente la nuova norma, più che combattere il lavoro nero dei romeni nei paesi Schengen, avrà come effetto immediato la confusione per quelli che si preparavano ad andare in vacanza o in visita da parenti e amici all'estero. Quelli che desiderano partire per lavorare in nero nei paesi comunitari riusciranno comunque presentare alla frontiera i 500 euro necessari, come facevano anche prima.
Gabriela Pentelescu