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Speciale paesi arabi
Servizio speciale realizzato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri
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IMMIGRATI: FRATTINI, 5 MLD UE PER CONTROLLI FRONTIERE E FLUSSI
(AGI) - Roma, 19 apr. - Nel prossimo bilancio comunitario la Ue
stanziera' oltre 5 miliardi di euro per aiutare gli stati
membri a prevenire e a contrastare il fenomeno
dell'immigrazione clandestina e, parallelamente, a governare il
fenomeno dell'immigrazione legale. Lo ha reso noto il
vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini,
intervenendo al convegno "La gestione comune delle frontiere e
il contrasto al'immigrazione clandestina", promosso dal
Comitato Schengen-Europol-Immigrazione, presieduto da Alberto
Di Luca. L'immigrazione, ha ricordato Frattini, e' "un problema
europeo", la cui gestione "non puo' essere lasciata ai singoli
governi nazionali": da qui il varo di tre programmi-quadro,
gia' approvati dalla Commissione, "per la solidarieta' e la
gestione dei flussi, per la sicurezza e la lotta al terrorismo
e per l'armonizzazione della giustizia penale e civile e la
tutela dei diritti fondamentali". Agli oltre 5 miliardi di euro stanziati nel prossimo
bilancio vanno aggiunti i circa 2 a disposizione della nuova
Agenzia europea di controllo e protezione delle frontiere
esterne, con sede a Varsavia, che sara' operativa a partire dal
prossimo maggio. Nell'ambito del primo programma-quadro, ha spiegato
Frattini, e' gia' stata decisa l'istituzione di un Fondo ad
hoc, che si propone tra l'altro di migliorare i controlli alle
frontiere, di facilitare i flussi di quanti hanno diritto ad
entrare, di uniformare il diritto europeo e di elevare
l'efficienza della rete delle polizie di frontiera: il relativo
piano d'azione sara' presentato in tempi rapidissimi, e
approvato dalla Commissione nella seduta del 10 maggio, prima
di essere portato all'attenzione del Consiglio europeo in
giugno. Accanto ad esso, ci saranno altri tre fondi, per
l'integrazione ("non si puo' prescindere dalla preoccupazione
della integrazione nel tessuto socio economico di chi entra
regolarmente in Europa"), per i rifugiati ("bisogna garantire
oggi procedure comuni e domani regole sostanziali comuni per il
riconoscimento dello status di rifugiati") e per le politiche
di rimpatrio ("necessarie per far fronte al traffico degli
esseri umani e alle varie forme di illegalita'"). Frattini ha
parlato anche della opportunita' di arrivare all'adozione di
standard operativi e normativi comuni alle varie polizie di
frontiera: "penso ad un intervento legislativo, oltre che
finanziario, al regolamento per un Codice comunitario dei
regimi di controllo e a un manuale di istruzioni per le
autorita' di frontiera". Presentando i risultati dell'indagine conoscitiva condotta
dal Comitato Schengen-Europol, Di Luca ha ribadito l'importanza
sempre maggiore assunta dal fenomeno dell'immigrazione
clandestina nel contesto italiano e internazionale: in
particolare, "le connessioni tra l'immigrazione clandestina e
il terrorismo internazionale rendono sempre piu' urgente
identificare una strategia globale per una politica europea di
sicurezza che non si limiti a respingere gli irregolari ma apra
anche all'immigrazione legale". "Molto e' stato fatto in ambito
nazionale in prospettiva europea - ha ammesso il presidente del
Comitato - , ma il cammino verso una politica comune in materia
di immigrazione e asilo, che e' alla base della realizzazione
di uno spazio di liberta', sicurezza e giustizia, non e' ancora
giunto a termine". (AGI) Bas 191555 APR 05
-
191609 APR 05
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