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Una pietra miliare per l’asilo nell’UE: l’annuncia il Vicepresidente Frattini

 
Reference:  IP/05/1520    Date:  01/12/2005
 
 
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IP/05/1520

Bruxelles, 1° dicembre 2005

Una pietra miliare per l’asilo nell’UE: l’annuncia il Vicepresidente Frattini

A Bruxelles, il Consiglio Giustizia e affari interni ha adottato oggi la direttiva sulle norme procedurali minime in materia d’asilo. L’UE ha completato così la prima fase del sistema comune europeo in questo settore. La nuova direttiva, con gli altri strumenti legislativi pertinenti già adottati dal Consiglio, assicura a chi ha davvero bisogno di protezione internazionale un livello minimo di salvaguardia e di garanzie in tutti gli Stati membri, contribuendo al tempo stesso a prevenire le domande fraudolente, che inficiano la credibilità dell’istituto dell’asilo.

La direttiva assoggetterà a identiche norme minime le procedure di primo grado in tutta l’UE, pur preservando la compatibilità con gli obblighi internazionali in tal campo. L’intento della direttiva è armonizzare i provvedimenti nazionali, così da accelerare l’esame delle domande d’asilo aiutando gli Stati membri a incentrarsi sui casi più rilevanti. Inoltre, se una domanda d’asilo viene respinta, vi è ora la possibilità di rivolgersi al tribunale.

Il vicepresidente Franco Frattini, membro della Commissione responsabile della giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “Si tratta di un’importante pietra miliare. È impossibile sottovalutare l’importanza dell’adozione di questa direttiva sulle procedure minime in materia d’asilo. La nuova direttiva apporterà un contributo di grande rilievo alla parità di condizioni in materia d’asilo in tutti e 25 gli Stati membri, e ne stimolerà la fiducia reciproca nei rispettivi ordinamenti in tale settore. L’adozione della direttiva comporta inoltre la possibilità di concordare ogni ravvicinamento tra la legge e la prassi in codecisione con il Parlamento europeo e secondo la regola della maggioranza qualificata.”

Il vicepresidente ha aggiunto: “È questo un settore nel quale l’UE apporta veramente un valore aggiunto. L’asilo è una sfida internazionale che si può affrontare soltanto se gli Stati membri agiscono insieme. Stabilendo un sistema comune, noi assicuriamo la protezione dei richiedenti asilo in qualsiasi luogo essi presenteranno la loro domanda in Europa, ma assicuriamo pure che gli Stati membri siano ben in grado di trattare con efficienza ed equità i casi di chi non ha diritto a ottenere protezione”. Tuttavia, il vicepresidente ha fatto osservare che nell’UE c’è ancora molto da fare in materia d’asilo: “L’accordo sui provvedimenti relativi alle norme minime è un primo passo importante. Valutare l’attuazione di tali provvedimenti sarà essenziale perché la Commissione decida che cosa proporre in futuro. Anche il nuovo ruolo del Parlamento europeo nel processo decisionale contribuirà a migliorare gli standard ed a permettere all’UE di dar prova di molto maggiore ambizione nell’instaurare un autentico sistema comune europeo in materia d’asilo.”

L’adozione dell’ultima direttiva ancora in sospeso nella prima fase dell’armonizzazione dell’istituto dell’asilo nell’UE permetterà alla Commissione d’iniziare i lavori necessari per conseguire entro il 2010 l’ambizioso obiettivo di un sistema comune europeo in materia d’asilo, quale è previsto nel programma dell’Aia, comprendente una procedura comune e uno statuto uniforme per le persone che hanno bisogno di protezione internazionale.

Altri provvedimenti nell’ambito del sistema comune europeo in materia d’asilo.

L’11 dicembre 2000 il Consiglio ha adottato un regolamento (2725/2000) riguardante l’istituzione di “Eurodac”, per il confronto delle impronte digitali ai fini dell’efficace applicazione della convenzione di Dublino, relativa alla determinazione dello Stato competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri dell’Unione europea.

Il 20 luglio 2001 il Consiglio ha adottato una direttiva (2001/55/CE) sulle norme minime per la concessione di protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e sulla promozione dell’equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri che ricevono gli sfollati e subiscono le conseguenza di tale accoglienza.

Il 27 gennaio 2003 il Consiglio ha adottato una direttiva (2003/4/CE) recante norme minime per l’accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri.

Il 18 febbraio 2003 il Consiglio ha adottato un regolamento (343/2003) che stabilisce i criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo.

Il 29 aprile 2004 il Consiglio ha adottato una direttiva (2004/83/CE) recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta.