BOZZA NON CORRETTA |
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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione comune delle frontiere e sul contrasto all'immigrazione clandestina in Europa, l'esame della proposta di documento conclusivo, copia della quale è stata inviata a tutti componenti del Comitato; alcuni di voi hanno anche avuto modo di proporre alcune integrazioni.
Vorrei in primo luogo ringraziare gli uffici che hanno svolto un lavoro estremamente rigoroso durante l'iter dell'indagine conoscitiva e nella preparazione del documento finale, in particolare la dottoressa Fischer. Reputo che sia stata compiuta un'opera molto importante; siamo riusciti a far emergere punti di una certa importanza che in precedenza non erano stati completamente appalesati e a sintetizzarli in un documento, che rappresenta un contributo molto importante per quanto riguarda il tema dell'immigrazione, con particolare attenzione all'immigrazione clandestina.
Desidero ricordare che nell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, tenutosi ieri, il senatore Bedin,
che ringrazio per la puntuale presenza in ognuna delle fasi del nostro lavoro, ha proposto alcune modifiche ed integrazioni già recepite.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire.
PIETRO TIDEI. Intervengo per chiedere cortesemente al presidente di approvare in un'altra seduta la proposta di documento conclusivo. Pur condividendo le valutazioni positive in ordine allo sforzo effettuato dal Comitato in questo lungo iter di audizioni, ho alcune perplessità. In particolare, in ordine alle conclusioni, laddove mi sembra sia stato espresso un elogio «sperticato» della cosiddetta legge Bossi-Fini, mentre nel corso delle audizioni sono emersi i limiti di questa normativa e soprattutto la necessità di modificarla in molti aspetti per renderla più aderente ai propositi della stessa non perfettamente attuati. Penso siano necessarie ulteriori riflessioni, che mi riservo di svolgere in una prossima eventuale seduta conclusiva; rinnovo quindi la richiesta di rinviare l'approvazione definitiva dello schema di documento conclusivo ad una successiva seduta.
PRESIDENTE. Ricordo che l'indagine conoscitiva aveva due scadenze: la fine dei lavori prevista per il 31 dicembre e la presentazione del documento entro il 31 gennaio. Se riusciremo a rispettare questi termini potremo sicuramente accogliere la richiesta dell'onorevole Tidei. Escludendo le giornate di venerdì e lunedì, rimane la possibilità di fissare una seduta per domani.
TINO BEDIN. Personalmente, domani, potrò soltanto nella prima mattinata.
ANDREA DI TEODORO. Signor presidente, non sono favorevole a rimandare l'approvazione ad un'ulteriore seduta.
Come lei ha detto, i termini per la presentazione del documento erano già stati fissati e non credo cambi molto la situazione tra oggi e domani mattina, a meno che il collega non passi la notte a lavorare per formulare proposte emendative. Il documento è stato inviato in casella per tempo a tutti i membri del Comitato.
GRAZIANO MAFFIOLI. Condivido le osservazioni del collega Di Teodoro. Il tempo per formulare le osservazioni è stato sufficiente e non vedo il motivo per rinviare l'approvazione.
PRESIDENTE. Onorevole Tidei, il suo contributo può essere prodotto in forma scritta entro domani mattina oppure, visti i tempi ristretti, è inutile fissare una eventuale seduta per domani?
PIETRO TIDEI. Non sono sicuro di riuscire a presentare un contributo in forma scritta entro domani mattina. Comunque, qualora dovessimo votare oggi, non potrei fare altro che esprimere voto contrario in quanto non condivido parte delle conclusioni.
PRESIDENTE. Una eventualità del genere sarebbe alquanto spiacevole; personalmente sono favorevole anche ad un eventuale nuova seduta per votare il documento conclusivo nella versione accettata da tutta la Commissione.
TINO BEDIN. Vorrei svolgere alcune considerazioni finali sull'indagine conoscitiva. Innanzitutto credo che il lavoro svolto dal Comitato abbia corrisposto in maniera egregia al mandato legislativo con il quale ci è stato affidato il controllo sulle normative relative all'immigrazione e sull'immigrazione stessa. Mi sembra importante sottolineare questo perché inizialmente non era chiara a molti, anche all'interno del
Parlamento, la nostra competenza, rivelatasi assai importante in quanto strettamente collegata, come è emerso anche nel corso dell'indagine conoscitiva, con gli altri due capisaldi storici dell'attività di questo Comitato, riguardante l'accordo di Schengen e Europol.
Nella valutazione del nostro gruppo, il giudizio sulla legge Bossi-Fini resta negativo sia per quanto riguarda l'impianto sia per il modo in cui questa legge è stata in parte attuata. Una delle risultanze della nostra indagine conoscitiva, riguarda proprio il ritardo con cui i regolamenti di attuazione sono stati pensati ed emanati, rendendo più difficile l'applicazione sul campo della legge.
Pertanto se aggiungessimo nel secondo capoverso delle conclusioni, laddove viene riportato che è emersa anche la necessità di adeguare costantemente le misure d'intervento, rispondendo così in modo dinamico alle mutate esigenze, qualche riferimento alle opinioni o ai dati che ci sono stati forniti dalla Caritas o dal CNEL potremmo dare una maggiore completezza all'indagine conoscitiva, andando incontro alle giuste esigenze dell'onorevole Tidei.
PRESIDENTE. Personalmente non sono entrato nel merito delle sue esigenze; mi pare, però, che tutti i colleghi abbiano concordemente manifestato una problematica metodologica. Il documento è stato consegnato a tutti i membri della Commissione da più di una settimana, ieri è stato appositamente convocato un ufficio di presidenza per affrontare la questione, abbiamo tenuto conto dei lavori delle due Assemblee. Naturalmente ognuno di noi ha i propri impegni per cui comprendo che non si può sempre manifestare una completa disponibilità.
PIETRO TIDEI. A prescindere dal fatto che ognuno di noi ha degli impegni, avrei gradito, come capogruppo di questo
Comitato, che le riunioni venissero quantomeno concordate. Su questo documento, per evitare che si arrivasse ad un voto contrapposto, ho chiesto un breve periodo di riflessione per valutare osservazioni su alcuni punti che non mi sento assolutamente di condividere.
PRESIDENTE. Onorevole Tidei, forse potremmo inserire queste modifiche durante la seduta; potrebbe precisare il suo contributo?
PIETRO TIDEI. Ad esempio, nella parte riguardante le conclusioni, all'inizio del secondo capoverso, avrei preferito che alle parole: «In ambito nazionale» seguissero le parole: «la legge Turco-Napolitano », come fatto più rispondente alla realtà.
PRESIDENTE. Proviamo allora a risolvere la situazione in questa seduta.
PIETRO TIDEI. La mia proposta è dovuta al fatto che non condivido l'impressione, altrimenti derivante dalla lettura della proposta di documento, che il problema dell'immigrazione abbia trovato una soluzione solo in virtù della legge n. 189 del 2002, disconoscendo il processo legislativo che ha in precedenza affrontato, e adeguatamente, il problema.
PRESIDENTE. Non andiamo troppo indietro nel tempo, altrimenti dovremmo riferirci anche alla cosiddetta legge Martelli.
PIETRO TIDEI. Avrei preferito che, in luogo delle modifiche introdotte dalla legge Bossi-Fini, fosse esplicitato il riferimento alla legge Turco-Napolitano.
PRESIDENTE. Sarebbe favorevole onorevole Tidei se al posto delle parole: «le modifiche», inserissimo nel testo l'espressione «la normativa vigente» senza riferimenti espliciti ad alcuna norma?
PIETRO TIDEI. No, preferirei la modifica prima indicata.
GRAZIANO MAFFIOLI. Ritengo che il taglio dato dall'onorevole Tidei abbia un aspetto politico e non posso assolutamente accettare che non si riconosca il fatto che la legge Bossi- Fini, duramente ed aspramente criticata dall'opposizione, abbia, non dico stravolto, ma quanto meno modificato in modo significativo e sicuramente definitivo la legge Turco-Napolitano, la quale aveva prodotto quei fenomeni di immigrazione clandestina che tutti conosciamo. La legge Bossi-Fini non è la «panacea» di tutti i mali e non ha risolto completamente il problema, ma non sono assolutamente d'accordo su una formulazione da cui risulti che il problema sia stato risolto grazie alla legge Turco-Napolitano e con le piccole modifiche introdotte dalla legge Bossi-Fini.
PRESIDENTE. Invito l'onorevole Tidei a formalizzare le proposte emendative che intende proporre. Vorrei anche aggiungere, Senatore Maffioli, che vi è un punto su cui sono d'accordo con l'onorevole Tidei, cioè che la legge Bossi-Fini è comunque un miglioramento della normativa preesistente, che in alcune sue parti è rimasta valida anche successivamente. Non dimentichiamo che la vera novità della legge Turco-Napolitano è stata l'introduzione dei centri di permanenza temporanea, riconfermati dalla normativa successiva.
GRAZIANO MAFFIOLI. Allora scriviamo il testo in modo che il percorso risulti paritario. Ad esempio, sono favorevole
alla proposta del presidente di togliere qualsiasi riferimento a leggi specifiche e lasciare genericamente un richiamo alla normativa esistente.
PRESIDENTE. L'onorevole Tidei ha presentato due proposte emendative.
La prima prevede che al secondo capoverso della parte relativa alle conclusioni, dopo le parole: «In ambito nazionale», si inseriscano le seguenti: «la legge Turco-Napolitano».
Onorevole Tidei, in questo modo stravolgiamo il concetto, assegnando una preminenza alla legge Turco-Napolitano rispetto alle modifiche della legge Bossi-Fini.
PIETRO TIDEI. Il richiamo alle modifiche sta a significare che esse sostituiscono la norma precedente.
PRESIDENTE. Stiamo parlando di una norma vigente. Se intendiamo affermare che la legge vigente sia un miglioramento o un'evoluzione della precedente va bene, ma ciò che deriva dalla sua proposta è altro.
Se intendiamo eliminare il richiamo alla legge Bossi-Fini, potremmo sostituirlo con un riferimento generico alla normativa vigente. In tal senso, riterrei che, se non vi sono obiezioni, dopo le parole: «In ambito nazionale» si potrebbero sostituire le parole: «le modifiche introdotte dalla legge Bossi-Fini hanno» con le seguenti: «Il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (decreto legislativo n. 286 del 1998), così come modificato dalla legge n. 189 del 2002, ha».
GIUSEPPE TARANTINO. Sono favorevole alla proposta del presidente, in quanto correttamente essa mette in luce che le
modifiche introdotte dalla Bossi-Fini alla Turco-Napolitano hanno contribuito a consolidare la situazione, mentre la proposta del collega Tidei stravolge il significato, invertendo l'importanza.
PRESIDENTE. La seconda proposta emendativa dell'onorevole Tidei è la seguente: alla fine del secondo capoverso della parte relativa alle conclusioni, dopo le parole: «misure di intervento» sostituire le parole: «rispondendo così in modo dinamico alle mutate esigenze», con le seguenti: «ivi comprese quelle modifiche legislative che sono state proposte nel corso delle numerose audizioni».
PIETRO TIDEI. La mia proposta serve ad evitare di considerare la Bossi-Fini come una legge «intoccabile» dato che nel corso delle audizioni sono state proposte modifiche.
PRESIDENTE. Il fatto è che la presentazione e l'esame di proposte di legge non rientra nelle competenze del Comitato.
PIETRO TIDEI. Infatti non le proponiamo.
PRESIDENTE. Chi ha presentato richieste di modifica legislativa?
PIETRO TIDEI. Più di un soggetto ha affermato che la legislazione è inadeguata e che vi è la necessità di rivederla.
PRESIDENTE. Non possiamo pensare che gli auditi dicano ad un organo parlamentare quali modifiche effettuare. Saremmo al di là del merito.
PIETRO TIDEI. Non si tratta di recepire queste modifiche, ma di effettuare un approfondimento al fine di adeguare la normativa.
PRESIDENTE. Mi sembra che ciò non sia impedito dal testo in esame.
PIETRO TIDEI. Mi preme considerare possibile un approfondimento che tende anche a valutare le modifiche legislative emerse nel corso delle audizioni. Ripeto, si tratta di far capire che la norma Bossi-Fini non è immutabile.
PRESIDENTE. Allora, potremmo riformulare la proposta di modifica nel seguente modo: «anche alla luce dei rilievi e delle proposte avanzate nel corso delle audizioni».
PIETRO TIDEI. Per me può andare bene.
PRESIDENTE. Non essendoci ulteriori proposte di modifiche o integrazioni, nessun altro chiedendo di parlare, pongo in votazione lo schema di documento conclusivo, come riformulato (vedi allegato).
(È approvato).
Rilevo che il documento conclusivo è stato approvato all'unanimità.
Dichiaro conclusa la seduta.
La seduta termina alle 14,10.
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