LA COMMISSIONE CENTRALE A PALERMO, RESPINTE OLTRE L80 % DELLE RICHIESTE DI ASILO.
La Commissione centrale che allinizio di febbraio ha esaminato a Palermo 292 istanze di asilo, ha respinto 235 domande di asilo, limitandosi a concedere in 12 casi il diritto di asilo ed in altri 45 casi la protezione umanitaria.
Dalla risposta del sottosegretario Michele Saponara in Parlamento dopo una interrogazione presentata da Graziella Mascia e da Titti De Simone (PRC).
In
quella occasione, sono state esaminate
292 domande, di cui 12 sono state
accolte e 235 respinte (tra cui 55 assenti o
irreperibili), valutando, in ogni situazione,
anche le condizioni di rischio in cui potrebbero
venirsi a trovare gli interessati in
caso di rientro nei paesi di origine.
In altri 45 casi la Commissione, infatti,
pur non verificando la sussistenza dei
presupposti previsti dalla Convenzione di
Ginevra del 1951, ha segnalato alla locale
Questura i nominativi degli interessati per
il rilascio del permesso di soggiorno a
carattere umanitario, evitando, cosý`,
l'espulsione di quei soggetti giudicati, comunque,
a rischio di persecuzione nel loro
paese.
Vorrei evidenziare che, nell'esaminare,
le richieste, la Commissione valuta, caso
per caso, la storia personale del richiedente
attraverso un'accurata intervista,
alla luce della realta` politica del paese di
origine del richiedente.
Ricordo, anche, che uno dei componenti
della Commissione e` un rappresentante
dell'Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i rifugiati, proprio a tutela
delle posizioni piu` critiche, e che le decisioni
della Commissione sono assunte collegialmente
e sono soggette agli ordinari
rimedi giurisdizionali.
Quanto ai programmi di sostegno o di
protezione a favore delle donne vittime
della tratta, come e noto, l'articolo 18 del
testo unico in materia di immigrazione
stabilisce le condizioni alle quali puo` essere
rilasciato il permesso per motivi di
protezione sociale, finalizzato proprio alla
tutela di chi tenta di sottrarsi ai condizionamenti
di un'associazione dedita ai
delitti di sfruttamento della prostituzione
oppure ai delitti richiamati dall'articolo
380 del codice di procedura penale.
Allo stato attuale, secondo quanto riferito
dalla Questura, nei casi posti oggi
alla nostra attenzione, non risultano essersi
evidenziati i presupposti applicativi.
Gioved 10 febbraio 2005 - 39 - Commissione I
Si attende adesso la notifica
dei provvedimenti di espulsione e soprattutto nel caso delle 65 donne nigeriane
e liberiane richiedenti asilo si profila una espulsione che potr avere
conseguenze gravissime sulla loro vita. Molte donne provengono da regioni dove
in vigore la sharia. Ma anche gravissima la condizione di numerosi
disertori che una volta espulsi saranno consegnati direttamente ai tribunali
militari. Per chi rester in Italia si prospetta un futuro di clandestinit e
di esclusione.
La situazione dei richiedenti asilo denegati ancora pi grave dopo che la magistratura siciliana, a differenza di quanto avvenuto in altre parti dItalia, ha recepito acriticamente lorientamento affermato lo scorso anno dalla Corte di Cassazione, secondo cui i ricorsi contro i dinieghi delle istanze di asilo si possono presentare solo presso il Tribunale di Roma. Molti giudici, da Agrigento a Palermo si sono gi dichiarati incompetenti, e queste decisioni hanno svuotato di fatto lart. 24 della Costituzione italiana che riconosce a tutti il diritto di difesa.
I richiedenti asilo denegati non hanno mezzi economici per presentare ricorsi al Tribunale di Roma, rischiano di essere espulsi con provvedimenti che non potranno essere sospesi neppure in caso di ricorso, e dunque potranno essere riconsegnati dalle forze di polizia italiane ai governi dai quali sono fuggiti ed alle organizzazioni criminali che li hanno trafficati.
Le organizzazioni non governative che hanno assistito anche a Palermo centinaia di richiedenti asilo non permetteranno che anche su questi abusi venga disteso il solito velo di omert e di disinformazione. Le stesse organizzazioni provvederanno a mettere in collegamento i difensori siciliani che stanno preparando i ricorsi contro i dinieghi con avvocati che comunque potranno fare valere anche a Roma le ragioni dei richiedenti asilo.
Fulvio Vassallo Paleologo
ASGI- ICS
Consorzio italiano di solidariet