UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ASGI (1990-2005)

PALERMO

 

 

 

Venerd 11 e Sabato 12 Marzo 2005

CONVEGNO INTERNAZIONALE

Esternalizzazione dei controlli di frontiera, accordi di riammissione e diritti fondamentali dei migranti

 

Nei paesi dellUnione Europea il problema della tutela dei diritti fondamentali dei migranti provenienti da paesi terzi ha acquisito unimportanza sempre maggiore. Davanti a un fenomeno storico avvertito sempre pi come una emergenza, gli sforzi dei paesi di destinazione dei movimenti migratori si sono concentrati principalmente sulle politiche di controllo dei flussi (piuttosto che sulle politiche di accoglienza e integrazione). A partire dalladozione di diverse misure amministrative e legislative nazionali, si sta ora affrontando congiuntamente, su un piano dapprima intergovernativo e poi comunitario, il problema del controllo delle frontiere. Da questultimo punto di vista i paesi dellUnione Europea si sono posti lobiettivo di armonizzare le normative nazionali sia in materia di attraversamento delle frontiere e visti che in materia di diritto di asilo di rafforzare la cooperazione giudiziaria e di polizia e di promuovere la cooperazione amministrativa e finanziaria per fronteggiare le situazioni di emergenza.

 

Il tratto comune a tutti i paesi dellUnione comunque limpronta marcatamente restrittiva che ha caratterizzato e caratterizza le politiche di controllo, anche in danno dei potenziali richiedenti asilo. Tale orientamento restrittivo ha anche generato il fenomeno della cosiddetta esternalizzazione dei controlli. I confini classici funzionanti come linee di demarcazione nette, univoche e rigide si erano dimostrati incapaci di rispondere alle sollecitazioni pi massicce e finivano con il lasciare filtrare una quantit crescente di flussi illegali. Rispetto ai propri confini esterni, i paesi dellUnione Europea hanno perci cominciato a rendere pi elastica la propria azione di controllo, svincolandola dai limiti imposti dalle frontiere ufficiali degli stati e finendo con il rendere pi flessibile nello spazio e nel tempo lo stesso concetto di confine. Le politiche restrittive in materia di visti ed i controlli affidati ai vettori costituiscono gli aspetti pi evidenti di questo fenomeno. Altrettanto si pu dire delle recenti proposte della delocalizzazione dei centri di detenzione e della creazione di sportelli per richiedenti asilo nei paesi di transito.

 

Dopo il fallimento delle politiche di blocco e di respingimento delle carrette del mare verso i porti del Nord-africa, come unica soluzione dei problemi di contrasto dellimmigrazione clandestina, si ripropone ancora una volta la conclusione degli accordi di riammissione con i principali paesi di transito e di provenienza., in vista della creazione di centri di detenzione per migranti irregolari bloccati negli stessi paesi di transito o qui respinti da uno degli stati dellUnione Europea.

Questi accordi possono essere stipulati autonomamente o inseriti negli accordi di associazione che lUnione Europea sta concludendo con dieci paesi del Mediterraneo, nellambito del programma delineato dalla Conferenza dei ministri di Barcellona del 1995.

Si tratta di accordi che in Italia sono previsti gi nel T.U. sullimmigrazione agli articoli 2, 3 e 21, modificati dalla legge Bossi-Fini, con disposizioni che suscitano ancora gravi sospetti di incostituzionalit perch soprattutto i pi recenti accordi di riammissione, sono stati sottratti alla ratifica parlamentare prevista dallart. 80 della Costituzione.

Tali accordi, a seconda del loro contenuto, possono violare norme consolidate di diritto internazionale che riconoscono ad ogni persona il diritto di lasciare qualsiasi paese incluso il proprio ( Art. 12, comma 2 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato a New York nel 1966 e lart. 2, comma 2 del Protocollo n.4 aggiunto alla Convenzione Europea a salvaguardia dei diritti delluomo).

 

A partire dalle convenzioni di Schengen e di Dublino gli accordi di riammissione conclusi tra i diversi stati europei ed i paesi di provenienza o di transito dei migranti, e dunque la esternalizzazione dei controlli di frontiera sono dunque stati, almeno sulla carta, lo strumento privilegiato che avrebbe dovuto garantire la effettivit delle espulsioni e dei respingimenti in frontiera. Nei fatti la loro efficacia dipesa soprattutto dai rapporti economici e politici tra gli stati, ed finora mancata una politica comune dellUnione Europea.

Esemplare al riguardo la impossibilit di trovare una intesa a livello europeo sulla elencazione dei cd. paesi terzi sicuri, intesa che dovrebbe impedire la presentazione di domande di asilo da parte di tutti coloro provengano da tali paesi.

 

Lallargamento dellUnione pone adesso problemi del tutto nuovi, sia ad est, che a sud, nel Mediterraneo. Appare del tutto irrealistico che paesi di frontiera come Malta o la Slovacchia possano effettivamente applicare la Convenzione di Dublino che prevede lesame delle istanze di asilo da parte del primo paese comunitario di ingresso. E problemi ancora imprevedibili potranno derivare dai nuovi assetti politici in Ucraina, come dai rinnovati accordi tra i paesi del Nord Africa ed alcuni stati europei. Non neppure chiaro come i paesi europei intendano fare fronte alla nuova dimensione che sar assunta dai flussi migratori dopo il tragico maremoto nel sud-est asiatico.

E sempre pi concreto il rischio che i nuovi accordi di riammissione, stipulati con intese segrete, sottratte al controllo democratico del parlamento, comportino una diffusa violazione dellart. 33 della Convenzione di Ginevra e dellart. 3 della Convenzione Europea a salvaguardia dei diritti delluomo.

OBIETTIVI DEL CONVEGNO

Obiettivo centrale del convegno dunque una riflessione sulle politiche di controllo dei movimenti migratori adottate dai paesi dellUnione Europea per verificare come gli stessi accordi di riammissione interagiscano rispetto agli obblighi di tutela dei diritti umani derivanti per gli stessi stati da norme di diritto internazionale o da norme interne. Le questione dellimmigrazione e dellasilo si legano strettamente alla democraticit ed alle condizioni economiche delle societ di provenienza, ma anche alla tenuta dello stato di diritto nei paesi di destinazione.

Questi temi saranno affrontati da docenti universitari ed operatori umanitari di diversa provenienza geografica e disciplinare. A partire da questo convegno si tenter di costruire una rete di relazioni e di conoscenze che avvicini le comunit scientifiche e quindi i cittadini di quei paesi che a sud ed a est dellEuropa stanno vivendo pi tragicamente questa nuova fase dei controlli di frontiera e delle politiche dellimmigrazione.

 

Il Convegno si articoler su due giornate un venerd ed un sabato mattina, nei giorni 11 e 12 marzo 2005, sulla base delle disponibilit che sono state accordate o che stanno per essere accordate dai relatori che sono stati contattati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA PROVVISORIO

Venerd 11 marzo ore 9,30

 

-       Saluto del Rettore e/o del Direttore del Dipartimento

 

-       Presentazione del Convegno

-Fulvio Vassallo Paleologo Universit di Palermo

 

I flussi migratori nellarea euromediterranea

-       Relazioni :

-Hassan Boubakri - Universit di Sousse- Tunisia

La Tunisia come paese di transito e di destinazione

 

-Johanna Apap - CEPS Centre for European Policy Studies Bruxelles

Accordi di riammissione e accordi di associazione nellarea euromediterranea

( da confermare)

 

-Chiara Favilli ( Universit di Firenze) titolo a scelta

( da confermare)

-Direttivo ASGI ( Lorenzo Trucco o Massimo Pastore)

Titolo da comunicare

 

 

 

 

 

Venerd 11 marzo ore 15

Esternalizzazione e detenzione amministrativa dei migranti

 

-Alessandro Dal Lago Universit di Genova

Detenzione amministrativa, carcere e tutela dei diritti fondamentali dei migranti

- Claire Rodier GISTI Parigi

Accordi di riammissione e diritti fondamentali dei migranti : i centri di

permanenza ed i centri di identificazione per richiedenti asilo.

 

- Karl Kopp Pro Asyl Francoforte sul Meno

I respingimenti negli aeroporti internazionali: richiedenti asilo e processi

nelle aree di transito

- Interventi programmati

-Paolo Cuttitta Universit di Palermo

-Rappresentante di Amnesty international

-Rappresentante di Medici senza frontiere

 

Proiezione video

 

Sabato 12 Marzo 2005 ore 9,30

Allargamento dellEuropa ed esternalizzazione dei controlli di frontiera

- Relazioni

- Prof. Bruno Nascimbene

Relazione da comunicare

Dr. Maurizio Cossu

- Rappresentante della Commissione Europea ( da contattare)

.

- Rappresentante del Consiglio dellUnione Europea ( da contattare)

 

- Gianfranco Schiavone ( ASGI - Consorzio italiano di solidariet)

Le nuove frontiere del diritto di asilo

-Laura Boldrini ACNUR ( Alto commissariato delle Nazioni

Unite per i rifugiati)

Il diritto di asilo e la protezione umanitaria nella prospettiva dellEuropa

allargata.

 

Sabato 12 Marzo 2005 ore 15

Tavola rotonda

Diritti dei migranti e movimenti: oltre le frontiere dellesclusione

Alla tavola rotonda parteciperanno, con i relatori che saranno ancora a Palermo, i rappresentanti dei movimenti, delle reti e delle associazioni presenti al convegno.