Lavoro stagionale e permessi che cambiano come cambia il tempo

 

 

del Sen. Laura Bianconi (FI)

 

 

A questa interrogazione sono stati invitati a rispondere i Ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali

- Premesso che:

la circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 14 del 2004, relativa alle disposizioni applicative al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20-4-2004, "Programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori cittadini dei nuovi Stati membri dell'Unione europea nel territorio dello Stato per l'anno 2004", al comma 3 prevede una quota di 20.000 ingressi per i cittadini dei nuovi Stati membri dell'Unione, per lavoro subordinato, anche a carattere stagionale;

detta circolare non fa distinzione tra lavoratori stagionali e a tempo indeterminato, sicchŽ gli Uffici del lavoro e della Questura hanno dato un'interpretazione estensiva della norma, rilasciando ai lavoratori assunti con contratto stagionale regolare autorizzazione limitata ai mesi di contratto stipulato, con la possibilitˆ, alla scadenza del contratto e dunque del permesso di soggiorno, di trovare nuova occupazione senza dover rimpatriare e riavviare la pratica per avere un nuovo permesso;

sino ai primi di ottobre 2004 le Questure hanno rilasciato la carta di soggiorno ed i vari istituti (tra cui INAIL, INPS, Ufficio del collocamento, ecc.) hanno accettato la documentazione di nuove assunzioni senza alcuna difficoltˆ;

a metˆ del mese di ottobre 2004 il Ministero del lavoro, in seguito ad una richiesta di chiarificazione, da parte della Questura di Ravenna, circa la possibilitˆ dei lavoratori stagionali di essere riassunti da altri datori di lavoro alla scadenza del primo contratto stagionale, ha emanato una nuova circolare;

la circolare dˆ un'interpretazione restrittiva del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri suddetto, negando la possibilitˆ ai lavoratori stagionali di stipulare un nuovo contratto alla scadenza del permesso di soggiorno;

considerato che ad oggi la situazione risulta estremamente confusa perchŽ la nuova interpretazione data dal Ministero del lavoro ha creato una disparitˆ di trattamento, sicchŽ alcuni lavoratori hanno ottenuto la carta di soggiorno e possono liberamente lavorare, altri hanno avuto l'assenso per poter continuare il loro rapporto di lavoro, mentre coloro che hanno presentato la richiesta dopo la nuova interpretazione data dal Ministero sono fuori dal mondo del lavoro e costretti al rimpatrio,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno fare chiarezza in merito a tale situazione di evidente ingiustizia nei confronti di lavoratori con i medesimi requisiti, dando un'interpretazione univoca del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in premessa che permetterebbe di armonizzare la situazione irregolare di tanti lavoratori.

 

Da www.avvisatore.it