Allegato Integrante

Ordinanza 474/2005

 

LA RESIDENZA COME CHIAVE DACCESSO AI PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PER LE PERSONE SENZA FISSA DIMORA

 

La procedura LA RESIDENZA COME CHIAVE DACCESSO AI PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PER LE PERSONE SENZA FISSA DIMORA coerente con le finalit e gli indirizzi della normativa in tema di contrasto alla povert; in particolare laddove si incoraggiano azioni di sussidiariet orizzontale tra ente locale e soggetti del terzo settore, cercando di attivare, in maniera non frammentata ma efficace, le risorse esistenti e disponibili per contrastare i fenomeni di esclusione sociale. Inoltre, rispetta quanto previsto dalla normativa regionale per quanto riguarda gli interventi di prima assistenza, rivolti a persone dimoranti (anche non stabilmente) sul territorio comunale, (art. 5, c. 4, L.R. 41/05), entro i limiti delle risorse disponibili.

 

La presente procedura, fondata sullesperienza e la riflessione degli ultimi anni, si propone lobbiettivo di qualificare la capacit di rispondere ai bisogni delle persone senza fissa dimora, valorizzando, attraverso la programmazione di azioni personalizzate e concrete, lintegrazione tra Amministrazione Pubblica e le Associazioni di Volontariato.

Il programma vede coinvolti, secondo le proprie competenze, Comune di Firenze, Associazioni di Volontariato e Reti di Solidariet ed destinato a tutti i soggetti che vivono una situazione di esclusione sociale e gravitano stabilmente sul territorio fiorentino. Persone in possesso delle potenzialit necessarie ad uscire da una condizione di isolamento e di marginalit con laiuto adeguato.

 

 

La procedura

 

ribadisce lopportunit di ottenere la residenza anagrafica presso il Comune di Firenze attraverso due canali di accesso, che in ugual modo riconoscono il diritto di usufruire delle risorse istituzionali della comunit. Liscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora regolata dalla L. 1228/1954 (vedi ai nostri fini artt. 1,2 e 4),  dal  D.P.R.  n. 223/1989 (vedi ai nostri fini artt. 1,7 e 19) e da  Avvertenze, note illustrative e normativa A.I.R.E., I.S.T.A.T.  Metodi e norme serie B, n. 29 ed. 1992.

(a) Il primo canale riconosce la residenza anagrafica del soggetto presso un indirizzo virtuale Via L. LASTRUCCI (ex casa comunale). Questa modalit risponde allesigenza di quei cittadini che non hanno la possibilit di acquisire la residenza con le modalit ordinarie in quanto senza fissa dimora. La persona richiede liscrizione allUfficio Anagrafe dichiarando il suo stato di soggetto senza fissa dimora, ma di fatto presente abitualmente sul territorio comunale. LAnagrafe procede ad accertare quanto dichiarato ed in particolare il requisito della sua presenza abituale sul territorio rilevata anche dalle consuetudini di vita e dallo svolgimento delle relazioni sociali. In base alla eventuale risultanza positiva, lufficio provveder alla  registrazione in Via L. Lastrucci, la cui numerazione civica dispari sar utilizzata per definire un meccanismo di ripartizione degli iscritti fra i quartieri cittadini.

(b) il secondo canale di accesso alla residenza anagrafica connesso ad esigenze di sostegno sociale. Tale canale risponde alle necessit pi urgenti e riguarda le persone socialmente pi fragili che si trovano a permanere sul territorio comunale in una condizione di senza fissa dimora. Nel caso di queste persone, il diritto di iscrizione anagrafica nel Comune di Firenze associato ad un percorso strutturato, connesso alla possibilit di avere un risposta immediata ai bisogni (nellambito delle risorse disponibili e al programma dedicate) in collegamento con le opportunit offerte dal territorio.

Liscrizione anagrafica delle persone che rientrano nel percorso di inclusione sociale viene richiesta comunque dallinteressato, ma le notizie circa la sua presenza sul territorio verranno fornite da uno Staff tecnico di gestione delle azioni del programma.

LAnagrafe provveder alla  registrazione in Via L. Lastrucci, la cui numerazione civica dispari sar utilizzata per definire un meccanismo di ripartizione degli iscritti fra i quartieri cittadini.

 

 

La

collaborazione tra Comune di Firenze e Associazioni di volontariato consente la sostenibilit dei percorsi (accesso alla residenza di tipo b), creando le condizioni per la realizzazione di un percorso attento a valorizzare le potenzialit individuali per il pieno recupero della persona e dei diritti di cittadinanza: dallattivazione delle risorse istituzionali finalizzate ad una fase di osservazione su progetto individuale, allacquisizione della residenza per uneventuale presa in carico.

Il canale protetto di accoglienza del senza fissa dimora nel tessuto cittadino (finalizzato allottenimento della residenza anagrafica) fornisce una serie di servizi che possono agevolare e sostenere il complesso processo di inserimento, da una pronta accoglienza, alla costruzione di un percorso protetto di emancipazione sociale.

La procedura dunque si propone di condividere con le Associazioni di Volontariato dedicate ad attivit di inclusione sociale una nuova modalit di accoglienza dei soggetti senza fissa dimora che permangono stabilmente sul territorio fiorentino, prevedendo un forte coinvolgimento dei volontari nella selezione della persona che usufruir delle risorse destinate, valorizzando la rete di sostegno sociale che il territorio in grado di esprimere. Inoltre, lAssociazione che accompagna il soggetto in un percorso strutturato di reinserimento ha lopportunit di verificarne lo stato di avanzamento e di valutarne gli esiti.

 

 

La procedura prevede, in sintesi, una fase di selezione durante la quale le Associazioni di Volontariato incontrano la persona (presso la propria sede o in strada) e la indirizzano alle risorse del percorso progettuale; una fase di accoglienza per un periodo determinato (fino ad un massimo di 6 mesi); una fase progettuale durante la quale uno staff tecnico appositamente formato, costituito da operatori sociali, educatori, insieme con i volontari delle associazioni, valuta le potenzialit della persona e mobilita le risorse necessarie ad un suo inserimento (progetto individualizzato che consente una verifica del risultato con un monitoraggio continuo delle azioni intraprese); infine, nei casi in cui il percorso intrapreso abbia buon esito (la persona dimostra di collaborare al programma per lui messo in atto), il soggetto che la richieda ottiene la residenza anagrafica presso lindirizzo virtuale individuato con la possibilit di accedere al servizio di assistenza sociale per uneventuale presa in carico, in modo equamente ripartito tra i cinque SIAST della citt.

Lintera procedura fa riferimento ad uno staff tecnico di coordinamento che opera, con specifiche risorse, in modo integrato con la collaborazione della rete di sostegno del volontariato territoriale allinterno di uno spazio protetto individuato tra le risorse strutturali del comune di Firenze.

Le persone senza fissa dimora che vivono stabilmente sul territorio comunale sono dunque presentati allo staff tecnico dai volontari delle associazioni che si impegnano cos a seguire ciascun soggetto nel suo percorso di empowerment e di autonomia.

Lacquisizione della residenza e leventuale presa in carico istituzionale successiva al periodo di lavoro comune, costituisce lesito del percorso e garantisce la mobilitazione delle risorse per quei soggetti che sono motivati ad una soluzione positiva.

Per linvestimento effettuato si sottolinea limportanza che nel momento della selezione si accertino le reali motivazioni e possibilit concrete che i singoli dimostrano per realizzare positivamente il ciclo di osservazione dellintervento.

Con tale procedura i SIAST cittadini sono preservati sia dai rischi di sovraccarico di domanda di sostegno sociale (attraverso un flusso programmato di acquisizione della residenza per necessit di natura sociale), sia da quelli di mancato filtro dellutenza che invece arriver ad acquisire la residenza dopo un periodo di osservazione come sopra indicato.

 

 

Di seguito sono infine sinteticamente definite le fasi del percorso di sostegno del bisogno sociale della persona e la distribuzione delle competenze tra i soggetti coinvolti.

1.     le associazioni di volontariato svolgono la funzione di contatto con i soggetti senza fissa dimora, con lobiettivo di realizzare un primo filtro rispetto alla rilevazione dei bisogni della persona che poi eventualmente dovr essere inserita nel programma;

 

 

2.     la persona accompagnata entra in contatto, per un colloquio di valutazione, con il personale del gruppo di staff tecnico che, assieme al personale del volontariato, valuta la reale opportunit di inserire il soggetto nel percorso progettuale;

3.     se il colloquio riporta un esito positivo, viene definito un progetto personalizzato per la realizzazione del quale il soggetto viene indirizzato verso le risorse necessarie;

4.     sono attivate le occasioni di accoglienza previste dalla procedura, gli altri servizi di bassa soglia e le altre iniziative coordinate dal personale specialistico operante nel centro diurno polifunzionale ed in collaborazione con il volontariato;

5.     in un periodo di tempo massimo di 6 mesi (pronta accoglienza presso le strutture individuate) si prevede lacquisizione della residenza anagrafica. Tale periodo necessario per consentire agli operatori dello staff, in collaborazione con le associazioni di volontariato e con la persona stessa, di valutare le modalit pi opportune per un intervento personalizzato;

6.     sono ammessi al percorso per lacquisizione della residenza anagrafica quei soggetti che decidono di aderire e seguire il progetto individualizzato programmato dallo Staff di gestione del programma;

7.     verificato lesito positivo dellintervento (la persona dimostra di collaborare al programma per lui messo in atto), il soggetto acquisisce la residenza nel Comune di Firenze;

8.     alla conclusione dellintervento, prevista, se ritenuta necessaria, la presa in carico da parte dei Servizi Sociali per completare il percorso di autonomia del soggetto.

 

Per la realizzazione degli interventi previsti nel programma sono dedicate le seguenti risorse:

      allaccoglienza notturna: 24 posti letto, 12 per uomini e 12 per donne (posti di pronta accoglienza, fino ad un massimo di 6 mesi), per un totale di almeno 48 accoglienze nellarco di un anno (in 2 semestri).

      allaccoglienza diurna, al lavoro di programmazione dellintervento ed alla costruzione di un percorso di empowerment personalizzato sono destinati i locali posti nel complesso dellAlbergo Popolare Fioretta Mazzei, con ingresso indipendente da via del Leone. Tale spazio rappresenta il luogo dove, oltre allinterazione tra i soggetti accompagnati dalle associazioni e le figure professionali dedicate, si possa usufruire durante il giorno di una possibilit logistica alternativa alla strada. Oltre ai consueti servizi di bassa soglia, prevista la presenza di operatori volontari e professionisti qualificati che lavorano con metodologie partecipative centrate sulla persona e sulle sue potenzialit.