Verbale riunione Commissione Immigrazione ANCI (25 gennaio
2005)
Roma, 27 gennaio 2005
Esiti della riunione della
La riunione si svolta presso la sede di ANCI Nazionale, in Via
dei Prefetti 46, a Roma.
Erano presenti allincontro:
- Fabio Sturani,
Sindaco di Ancona, Vicepresidente dellANCI e referente
per limmigrazione, in qualit di Presidente della Commissione;
- Daniela
Ruffini, assessore, comune di Padova;
- Franco
Piperno, assessore, comune di Cosenza;
- Tiziana
Capaldini, assessore, comune di Perugia;
- Marco Longhi,
assessore, comune di Padova;
- Giancarla
Boreatti, funzionario ufficio stranieri, comune di Milano;
- Pippo
Bisignano, responsabile Progetto Accoglienza, comune di Firenze;
- Rosanna
Marcato, responsabile servizi rifugiati, comune di Venezia;
- Maurizio
Saggion, consulente, comune di Roma;
- Vittorio
Gallo, responsabile ufficio stranieri, comune di Genova;
- Danilo Parodi,
responsabile di progetto, comune di Genova;
- Stefania
Cavalaglio, referente tecnico PNA, comune di Perugia;
- Antonio
Moscato,dirigente, comune di Napoli;
- Barbara
Pezzotta, responsabile progetti immigrazione, comune di Modena;
- Viviana
Verzieri, responsabile servizio immigrati, comune di Bologna;
- Gianfranco
Ludovici, consigliere, ANCI Piemonte;
- Maria Rosaria
Tassone, funzionaria, ANCI Umbria;
- Giacomo
Bazzoni, funzionario, ANCI Lombardia;
- Moreno
Biagioni, consulente, ANCI Toscana;
- Michele
Murante, responsabile ufficio rendicontazione, Servizio Centrale;
- Luca Pacini,
Responsabile, Dipartimento Immigrazione e asilo, ANCI Nazionale
- Camilla Orlandi,
Dipartimento Politiche Sociali e Immigrazione, ANCI Nazionale.
Ordine del giorno
1. comunicazioni
del Presidente;
2. insediamento
delle Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato;
3. valutazioni in
merito al Regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento dello status
di rifugiato di recente emanazione;
4. minori
stranieri non accompagnati: partecipazione al Comitato per i minori stranieri e
applicazione dellarticolo 25 della legge 189/2002;
5. prosieguo delle
attivit del Servizio centrale del Sistema di protezione per richiedenti asilo
e rifugiati;
6. varie ed
eventuali.
La riunione ha inizio alle ore 11.00.
Il Presidente apre i lavori con lesposizione degli aspetti pi
problematici legati alle norme contenute nel Regolamento relativo alle
procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato di
recente emanazione. Gli aspetti pi controversi hanno ad oggetto, in
particolare, le caratteristiche che andranno ad assumere i centri di
identificazioni e le Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato,
cui chiamato a far parte anche un rappresentante dellente territoriale
competente per territorio.
In apertura della discussione, la Commissione immigrazione
decide che la selezione dei rappresentanti territoriali in seno alle
commissioni dovr tenere conto dellampia competenza geografica delle
Commissioni, che sempre macroregionale o, nel caso della Sicilia,
macroprovinciale. Il rappresentante dovr quindi essere espressione dei diversi
soggetti istituzionali, associativi e professionali che esprimono competenze
specifiche nel settore dellasilo politico
La Commissione ritiene, in generale, che la nuova normativa in
materia di asilo, pur destando preoccupazione in alcuni aspetti anche
essenziali, possa rappresentare, se ben monitorata e gestita, unoccasione
importante per il miglioramento del sistema di protezione dei rifugiati in
Italia. In questo spirito la Commissione da mandato al Dipartimento
immigrazione e asilo di preparare un documento che ponga con chiarezza
allattenzione del Governo centrale i nodi critici del Regolamento.
In particolare, il documento avr ad oggetto i seguenti aspetti:
1. della formazione iniziale e
dellaggiornamento dei membri delle commissioni territoriali investita la
Commissione nazionale per il diritto dasilo, operante presso il Dipartimento
Libert civili e immigrazione del Ministero dellInterno. I Comuni ritengono
che sia necessario prevedere iniziative formative aggiuntive, autonome rispetto
agli organi del Governo. E altres necessario che si attivino, su iniziativa
dellANCI nazionale e con il supporto attivo delle ANCI Regionali, dei tavoli
di coordinamento e scambio tra i rappresentanti degli enti territoriali delle sette
commissioni territoriali.
2. La partecipazione dei rappresentanti
territoriali ai lavori delle commissioni territoriali una competenza
aggiuntiva per gli enti locali. Si tratta di funzioni ad alto profilo
professionale e che comportano lassunzione di responsabilit elevate sulla
vita di migliaia di persone. A funzioni aggiuntive devono corrispondere risorse
adeguate al compito e al profilo professionale richiesto. Il Presidente
dellANCI Leonardo Domenici ha perci scritto ai Ministro Pisanu e al
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Letta proprio per
affermare questo principio, pur evidenziando con chiarezza che i Comuni, con il
consueto senso di responsabilit istituzionale, non si sottrarranno ai compiti
loro attribuiti.
3. Rispetto ai Centri di identificazione,
la Commissione immigrazione chiede che ci sia unampia concertazione nella
collocazione di tali strutture con le amministrazioni locali, adottando come
principio generale la separazione netta tra le sedi dei centri e delle
commissioni territoriali. A questo riguardo, le amministrazioni locali si
impegnano fin da subito a garantire la massima collaborazione possibile, anche
nel reperimento di spazi adeguati al lavoro delle predette commissioni.
4. Preso atto della natura polivalente dei
centri di identificazione, che opereranno cio con prescrizioni diverse a
seconda della motivazione del trattenimento dei richiedenti asilo, la
Commissione immigrazione chiede garanzia del fatto che tali centri, anche nella
loro conformazione architettonica, non abbiano laspetto di strutture a
carattere restrittivo, anche in considerazione delle esperienze traumatiche di
cui i rifugiati sono portatori.
In conclusione, la Commissione chiede che venga riconosciuto un
periodo di gestione sperimentale del nuovo sistema, dotato di una
flessibilit tale da permettere gli aggiustamenti che saranno necessari in una
successiva fase di stabilizzazione e messa a regime e che, nel processo di
costituzione e di sperimentazione, vengano coinvolte anche le rappresentanze
delle Province e dellACNUR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati.
Si passa poi ad esaminare la questione dei minori stranieri non
accompagnati.
LANCI informa la Commissione di aver partecipato allultima
riunione del Comitato per i minori stranieri, in considerazione dellinteresse
rappresentato dai Comuni rispetto allapplicazione dellarticolo 25 della legge
189/2002 a seguito dellemanazione del Regolamento di attuazione, argomento
inserito allordine del giorno della riunione. In particolare, molti Comuni
hanno comunicato allANCI un cambiamento diffuso rispetto alla convertibilit
del permesso di soggiorno per minore et al compimento dei 18 anni, che era
sempre stato riconosciuto ai sensi della Circolare del Ministero dellInterno
del 9 aprile 2001. In particolare le questure hanno cominciato dai primi di
dicembre a non riconoscere, ai fini della conversione del permesso di soggiorno
per minore et, la validit del provvedimento di non luogo a procedere a
rimpatrio dei minori stranieri non accompagnati emanati dal CMS.
Successivamente il CMS ha smesso tout court di rilasciare tali
provvedimenti. I rappresentanti dellANCI in seno al Comitato hanno riportato
che si tratta di una sorta di anticipazione degli effetti
dellentrata in vigore dellarticolo 25 della legge 189/2002 voluta dal
Ministero dellInterno. E stata riportata al Comitato la preoccupazione dei
Comuni degli effetti che questa modifica sta avendo sui minori e sui progetti
individualizzati da tempo avviati dai servizi nei loro confronti, che si sono
visti senza alcun preavviso cambiare le regole del gioco. E stato chiesto,
con lappoggio degli altri membri dei Comitato, un intervento del Ministero del
Welfare presso il Ministero dellInterno, Dipartimento di Pubblica Sicurezza,
volto a garantire una fase transitoria che permetta ai servizi di adeguare
gradualmente i loro protocolli di intervento alla nuova normativa.
Ancora sul tema dei minori stranieri non accompagnati, lANCI ha
sottoposto allattenzione della Commissione la volont di definire quanto prima
una proposta dintervento da sottoporre al Comitato per i minori stranieri
volta alla costituzione di una rete, decentrata e diffusa sullintero
territorio nazionale, di Comuni che prestano servizi di accoglienza,
integrazione e rimpatrio assistito per minori stranieri non accompagnati, con
lo scopo di standardizzare per quanto possibile gli interventi, che ora
appaiono in grande misura parcellizzati e diversi da Comune a Comune, di
costituire una rete di sicurezza per quei comuni particolarmente esposti che
subiscono il fenomeno senza avere strumenti adeguati per poterlo governare, e
per dare visibilit ad una presenza che, per quanto gravosa a livello locale,
non ancora riconosciuta a sufficienza a livello nazionale e centrale.
Per quanto attiene al Sistema di protezione per richiedenti asilo,
rifugiati e beneficiari di permesso umanitario, il responsabile dellUfficio
rendicontazioni del Servizio centrale porta allattenzione della Commissione
una panoramica degli sviluppi futuri della rete di Comuni facenti parte del
Sistema. In attesa dellentrata in vigore, il prossimo 23 aprile, del
Regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato,
che permetter la piena messa a regime del Sistema di protezione, la continuit
nellerogazione dei finanziamenti sar garantita, per i Comuni che gi accedono
al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dellasilo, dal DPCM che
proroga lo stato di emergenza per lanno 2005. Per quanto riguarda invece i 31
Comuni entrati a far parte della rete solo nel 2004 si proceder, per il
periodo gennaio marzo 2005, in parte utilizzando le economie di spesa
riscontrate dai rendiconti per lanno 2004 presentati in questi giorni dai
Comuni, ed in parte utilizzando somme stanziate per attivit a carattere
nazionale (in particolare il Fondo di Accompagnamento allIntegrazione) e non
ancora avviate. La prosecuzione degli interventi a partire da aprile 2005, per
i Comuni che ancora non accedono al predetto Fondo nazionale, sar garantita
dallerogazione del contributo assegnato allANCI dal Fondo otto per mille,
anno 2003.
Per quanto attiene al Sistema di protezione per richiedenti asilo,
rifugiati e beneficiari di permesso umanitario, il responsabile dellUfficio
rendicontazioni del Servizio centrale porta allattenzione della Commissione
una panoramica degli sviluppi futuri della rete di Comuni facenti parte del
Sistema. Fino allentrata in vigore, il prossimo 23 aprile, del Regolamento
relativo alle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato,
che permetter la piena messa a regime del Sistema di protezione, la continuit
nellerogazione dei finanziamenti sar garantita, per i Comuni che gi accedono
al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dellasilo, dal DPCM che
proroga lo stato di emergenza per lanno 2005. Per quel che riguarda invece il
periodo maggio - dicembre 2005, il Ministero dellInterno emaner,
presumibilmente entro il mese di marzo, il bando per laccesso al Fondo
nazionale per il 2005 di tutti i Comuni che hanno servizi gi attivi, con
esclusione di quelli finanziati con altri fondi.
Per quanto riguarda invece i 31 Comuni entrati a far parte della
rete solo nel 2004 si proceder, per il periodo gennaio marzo 2005, in parte
usufruendo delle economie di spesa riscontrate dai rendiconti per lanno 2004
presentati in questi giorni dai Comuni, ed in parte utilizzando le somme
stanziate per attivit a carattere nazionale (in particolare il Fondo di
Accompagnamento allIntegrazione) non ancora avviate. La prosecuzione degli
interventi a partire da aprile 2005, per i Comuni che per lanno in corso non
potranno ancora accedere al Fondo nazionale, dovrebbe essere garantita
dallerogazione del contributo assegnato allANCI dal Fondo otto per mille per
lanno 2003. A partire dal 2006 anche i predetti Comuni potranno accedere al
Fondo nazionale, previa partecipazione allulteriore Bando che il Ministero
dellInterno emaner entro ottobre 2005, per le attivit del 2006.
La Commissione passa poi ad esaminare due proposte progettuali
presentate dalle associazioni di tutela CIR Consiglio Italiano Rifugiati e
ICS Consorzio Italiano di Solidariet. Si tratta di attivit di monitoraggio,
orientamento e assistenza ai richiedenti asilo nelle aree di frontiera. Il
Servizio centrale, a cui lANCI ha chiesto il parere tecnico, si espresso a
favore di un finanziamento parziale, per un totale di 40.000 per il CIR e di
40.000 per lICS. La Commissione accoglie la proposta.
Tra le varie ed eventuali, il Presidente aggiorna la Commissione
immigrazione sulliniziativa in discussione con il Ministero dellInterno di
assunzione da parte dei Comuni italiani di competenze in materia di rinnovo dei
permessi di soggiorno. Liniziativa, sulla quale sta collaborando anche ANCITEL
per gli aspetti di natura tecnica, parte dal presupposto che si tratta di un
servizio amministrativo rivolto a persone che hanno instaurato un rapporto
regolare e stabile con il territorio in cui risiedono. La discussione ancora
allinizio, ma se si raggiungesse un accordo importante sottolineare che si
tratterebbe in ogni caso di un vero e proprio passaggio della competenza, non
solo dellincombenza, a fronte di stanziamento di adeguate risorse. E comunque
prevista una fase sperimentale con alcune citt capofila di media entit.
I lavori della Commissione si concludono con un breve
aggiornamento da parte dei rappresentanti del Comune di Genova
sullimpugnazione da parte del Governo dello Statuto di Genova rispetto
allestensione del diritto di voto ai cittadini stranieri extracomunitari nelle
elezioni amministrative.