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Da ieri a
Lampedusa un gruppo di militanti antirazzisti dellARCI ha iniziato
un
monitoraggio, che durer per tutta lestate, su quanto avviene in quella frontiera europea e denunciarlo
allopinione pubblica.
Nel centro
di Lampedusa in cui vengono detenuti illegittimamente i migranti
sbarcati
nei giorni scorsi (si tratta di un centro di detenzione in cui gli stranieri
vengono trattenuti e privati della libert personale senza alcun provvedimento
di convalida da parte dellautorit giudiziaria, ma solo a seguito di provvedimenti amministrativi,in contrasto
col dettato della nostra Costituzione) ieri erano presenti rappresentanti di
ambasciate straniere, con tutta probabilit di Marocco ed Egitto.
Questi
hanno operato una identificazione sommaria di una parte dei
detenuti e
alle 15.00 un C130 si alzato in volo da Lampedusa per una
destinazione
ignota, carico di immigrati. Unaltra espulsione di massa, nonostante
lesplicito divieto delle normative internazionali e la presa di posizione del
Parlamento europeo che ne ha chiesto la sospensione.
Ricordiamo
che n il Marocco n lEgitto (di cui si parla in questi giorni per luso
particolarmente cruento della tortura) danno garanzia come daltra parte
molti altri paesi di non praticare persecuzioni a carico di loro cittadini.
Queste persone rispedite con tanta fretta indietro potrebbero quindi essere
richiedenti asilo e la loro
identificazione con personale delle rappresentanze diplomatiche potrebbe
mettere fortemente a rischio la loro vita e quella
delle loro famiglie.
Nella
serata di ieri al largo di Lampedusa stata avvistata unaltra imbarcazione,
per il momento in acque internazionali. A dimostrazione che nessun
proibizionismo pu dissuadere chi, in questi viaggi compiuti in condizioni
drammatiche, vede lunica speranza
di vita.
Roma, 28
giugno 2005