IMMIGRAZIONE
Regioni contro
Diritto d’asilo: accordo tra Regione Umbria
e Anci. Delegazione Anci dal Sottosegretario all’Interno D’Alia
PERUGIA – “L’Umbria, in linea con la propria tradizione
di accoglienza ed integrazione chiede il superamento della Bossi-Fini e la chiusura
dei Centri di permanenza temporanea per gli immigrati”. E’ quanto ha detto l’Assessore
della Regione Umbria alle politiche sociali, Damiano Stùfara annunciando, anche
a nome della Presidente Maria Rita Lorenzetti, l’adesione della Regione all’appello
lanciato nei giorni scorsi dal Presidente della Puglia, Nichi Vendola. L’Umbria
si unisce così al gruppo di Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Basilicata,
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia) che hanno fatto propria la proposta di Vendola.
Il Presidente della Regione Puglia ha preso una dura posizione: “Come governatore
della Puglia –ha detto - intendo onorare le leggi dello Stato, ma intendo onorarle
meno quando esse sono violazione dei diritti dell'uomo e la legge Bossi-Fini
sull'immigrazione è una legge illegale. Intendo tutelare – ha aggiunto - i diritti
e la vita di qualsiasi persona si trovi in territorio pugliese; così quei cosiddetti
luoghi di accoglienza, cinti da filo spinato, all'interno dei quali si attua
una detenzione amministrativa degli immigrati, costituiscono una violazione
della nostra storia, della nostra cultura, del diritto alla vita. Basta con
i Cpt. E' maturo il tempo della mobilitazione nazionale contro queste piccole
Guantanamo".
Anche il governo umbro la pensa come Vendola. “Come Regione
– ha spiegato l’Assessore Stufara – rifiutiamo integralmente la logica dei Cpt
che, allo stato dei fatti, sono dei veri e propri istituti di detenzione, contrari
ai principi di solidarietà ed accoglienza che dovrebbero animare gli interventi
di carattere umanitario, e indegni sicuramente di un Paese civile. E un recente
rapporto di Amnesty International – ha ricordato Stufara - ha offerto un quadro
preoccupante circa le condizioni in cui sono costretti gli ‘ospiti’ di
queste strutture”. Nel ribadire la valutazione negativa sulla legge Bossi-Fini,
l’Assessore ha detto anche che “è ormai urgente una completa rivisitazione delle
politiche nazionali per l’immigrazione. Occorre uscire – per Stufara– da una
logica ed una cultura produttrici di norme che determinano la criminalizzazione
del diverso, dell’‘altro da noi’, per costruire invece le condizioni di una
efficace livello di accoglienza ed integrazione dei migranti che scelgono di
vivere nel nostro Paese e che rappresentano una risorsa importante. Per discutere
di tutto ciò parteciperemo anche noi al Forum interregionale che si svolgerà
a Bari, su iniziativa della Regione Puglia”.
L’Assessore Stufara ha inoltre annunciato che sempre
in tema di accoglienza,
E sempre in tema di diritto d’asilo, segnaliamo che il 15 giugno una delegazione dell’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) sarà ricevuta dal Sottosegretario all’Interno Giampiero D’Alia per un approfondimento sulle proposte e preoccupazioni dei Comuni relative alla nuova disciplina sul diritto di asilo. E’ stata quindi accolta la richiesta avanzata dall’Associazione di un incontro con il Governo per definire insieme le modifiche alla disciplina entrata in vigore lo scorso 21 aprile. In una lettera al Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, il Presidente dell’ANCI, Leonardo Domenici, oltre a chiedergli un incontro urgente, gli aveva anche trasmesso una scheda contenente le proposte dei Comuni scaturite da un incontro della Commissione Immigrazione ANCI che si è svolto lo scorso 21 aprile (v. Inform n. 105 del 18 maggio 2005). (Inform)