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TOSCANA

ORDINE DEL GIORNO

SULLIMMIGRAZIONE

 

Il IX Congresso della CISL-Toscana:

 

CONSIDERATO che gli stranieri regolarmente residenti in Toscana superano le 200.000 unit , rappresentando oltre il 5% della popolazione regionale e che, se si escludono minime percentuali presenti per altri motivi, tutti questi immigrati sono sul territorio per lavorare.

CONSIDERATO che col loro lavoro (nelle industrie tessili, metalmeccaniche, conciarie e calzaturiere, nelledilizia, nel turismo, nelle famiglie come colf e badanti) gli immigrati contribuiscono al benessere della nostra societ, che viene quindi arricchita economicamente, socialmente e culturalmente da questa presenza.

RITIENE che tale risorsa debba essere valorizzata attraverso il riconoscimento di pari diritti, pari doveri, pari opportunit con i cittadini residenti in Toscana. In questo senso lintegrazione si presenta meno come  un rischio e pi come unimportante opportunit di crescita umana, sociale ed economica.

 

I recenti interventi legislativi (legge Bossi-Fini sullimmigrazione e relativo regolamento di attuazione) stanno producendo gravi danni poich complicano i processi di integrazione, rinunciano di fatto al governo del processo migratorio, producono ampie sacche di clandestinit nella quale trova un facile terreno la criminalit.

Lo stesso rapporto lavoro/immigrazione, che avrebbe potuto e dovuto essere una delle chiavi di volta per il governo del fenomeno, viene snaturato con procedimenti che non tengono conto delle reali esigenze e del concreto funzionamento del mercato del lavoro.

Su questo versante il Congresso RITIENE che la legge nazionale debba essere profondamente cambiata, anche attraverso:

 

Di fronte quindi ad una legislazione nazionale non in grado di cogliere le opportunit e le complessit della questione, e che pertanto dovr essere sostanzialmente ripensata e modificata, il Congresso CONSIDERA NECESSARIO che in Toscana si faccia il possibile per governare i processi migratori nel territorio, riconoscendo al contempo parit di diritti, doveri e opportunit agli stranieri, attraverso la c.d. cittadinanza di residenza, rivendicata dal Sindacato anche a livello europeo.

 

Laffermazione della cittadinanza di residenza non pu essere solo di principio.

Essa deve concretizzarsi in tempi brevi:

 

A tal fine il Congresso da mandato alla dirigenza che sar eletta di adoperarsi in tal senso con uno specifico percorso interno, di definire una piattaforma sugli obiettivi specifici da raggiungere e su tale obiettivi avviare il confronto con CGIL e UIL, lassociazionismo, le Istituzioni.

 

Firenze, 28 maggio 2005

 

Approvato allunanimit