Bozza di delibera di indirizzo per la garanzia
del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni comunali e municipali ai
cittadini stranieri non comunitari e apolidi
Oggetto: diritto di voto ai cittadini stranieri
non comunitari e apolidi per la elezione del Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale
Premesso che:
-
nel
territorio del Comune di Roma la popolazione straniera proveniente da paesi non
comunitari supera ormai le 250.000 persone;
-
migliaia
di cittadini stranieri vivono stabilmente nella capitale e sono parte
integrante della societ civile;
-
la
volont di riconoscere il diritto di voto ai cittadini stranieri residenti
stata espressa in alcuni atti di indirizzo della Comunit Europea a partire
dalla Convenzione di Strasburgo del Consiglio dĠEuropa sul voto agli stranieri
cap. c del 1992;
-
in
particolare la Convenzione di Strasburgo fissa come periodo di residenza
massimo per lĠacquisizione di tale diritto 5 anni, ma lascia agli stati membri
la possibilit di prevedere un tempo di residenza pi breve per lĠacquisizione
di tale diritto;
-
tale
volont stata recentemente confermata dalla risoluzione del parlamento
europeo del 15 gennaio 2004;
-
il
diritto di voto attivo e passivo per i cittadini stranieri non comunitari
stato gi introdotto in vari paesi europei (Danimarca, Irlanda, Regno Unito,
Olanda, Spagna, Portogallo);
-
lĠart.
9 comma 4 del D.lgs 286/1998 (Testo Unico sullĠImmigrazione) dispone che lo
straniero pu partecipare alla vita pubblica esercitando anche lĠelettorato
quando previsto dallĠordinamento;
-
le
recenti modifiche al Titolo V della Costituzione attribuiscono ruoli e
competenze pi forti ad Enti locali e regioni e in particolare inseriscono lo
statuto comunale nel sistema delle fonti a un livello superiore a quello della
legge ordinaria;
-
dunque
la legislazione attuale consentirebbe alle autonomie locali di estendere il
diritto di voto agli stranieri non comunitari residenti, attraverso modifiche
dello statuto;
considerato inoltre che:
- molti enti locali di medie e grandi dimensioni, a
partire dal Comune di Genova, hanno affrontato i temi in questione con
provvedimenti pi o meno analoghi a quelli proposti in delibera;
- la commissione dellĠAnci nazionale ha approvato
nel novembre 2004 una mozione nella quale si invitano i sindaci a prendere in
considerazione lĠopportunit di procedere alla modifica degli statuti comunali
per riconoscere il diritto di elettorato attivo e passivo anche ai cittadini
stranieri;
- secondo lo Statuto del Comune di Roma art. 1
comma 1 ÒIl Comune di Roma rappresenta la comunit di donne e uomini che vivono
nel suo territorio, ne cura gli interessi, ne promuove il progresso e si
impegna a tutelare i diritti individuali delle persone cos come sono sanciti
dalla costituzione italianaÓ identificando in questo modo la comunit cittadina
con tutte le donne e gli uomini residenti sul suo territorio a prescindere
dalla loro cittadinanza e senza discriminazioni di nazionalit;
- lo statuto del Comune di Roma art.1 comma 2 si
impegna a garantire il carattere pluriculturale della capitale;
DELIBERA:
- di introdurre il diritto di elettorato attivo e
passivo per il Consiglio Comunale per i cittadini stranieri non comunitari che
abbiano compiuto il 18 anno di et regolarmente presenti sul territorio
nazionale e residenti nel territorio comunale;
- di predisporre una apposita lista elettorale di
elettori stranieri, elaborata sulla base dei dati rilevati dai servizi
anagrafici, per rendere effettivo tale diritto;
- di prevedere che lĠufficio elettorale provveda
dĠufficio alla costituzione e allĠaggiornamento di tale lista;
- di impegnarsi a sollecitare il Governo e il
Parlamento ad approvare una legge nazionale per la garanzia del diritto di voto
attivo e passivo ai cittadini stranieri non comunitari in tutto il territorio nazionale.
- di prevedere che per lĠesercizio dellĠelettorato
attivo e passivo dello straniero e dellĠapolide residente valgono, in quanto
applicabili, i requisiti, le regole e le procedure vigenti per i cittadini
italiani e per i cittadini d elettori di stati membri dellĠUnione Europea.
- Di dare mandato al Sindaco e al Consiglio
Comunale di proporre una modifica dello Statuto Comunale al fine di ampliare
lĠelettorato attivo e passivo ai cittadini stranieri non comunitari e apolidi
residenti nel Comune di Roma secondo i principi sopra elencati.