IMMIGRAZIONE: CONSIGLIO EUROPA, LINEE GUIDA SUI RIMPATRI

 

(ANSA) - BRUXELLES, 11 MAG - Una regolamentazione dettagliata di tutte le fasi del processo di rimpatrio di un immigrato illegale, dal rilevamento dell'irregolarita' alla consegna alle autorita' del paese di origine. Si tratta delle venti linee guida su cui i 46 stati che fanno parte del Consiglio d'Europa hanno trovato un accordo, approvando cosi' il primo testo internazionale di questo genere.

Il documento accolto dai paesi membri del Consiglio, e cioe' tutti gli stati d'Europa dal Portogallo all'Islanda, dalla Russia alla Turchia (con l'eccezione soltanto della Bielorussia), promuove il rimpatrio volontario degli irregolari ''che dovrebbe essere preferito al ritorno forzato''.

Il testo vieta il rimpatrio verso paesi che non garantiscono il rispetto di trattamenti ''umani'' per gli immigrati di rientro. E' anche proibito il rimpatrio di massa, sulla base del fatto che ogni ordine di espulsione deve essere rilasciato in seguito ''ad un esame obiettivo della situazione particolare di ogni singolo individuo''.

L'immigrato soggetto ad un ordine di espulsione deve avere inoltre il diritto di contestare l'ordinanza con un'azione giudiziaria che ''non potra' essere irragionevolmente breve'' e che dovra' essere ''accessibile'' anche a coloro non dotati di mezzi economici sufficienti.

Le linee guida stabiliscono inoltre in modo dettagliato le condizioni dei luoghi di detenzione per gli immigrati in attesa di essere rimpatriati: dovranno essere ''adeguatamente arredati, puliti e in buono stato'' e dovranno consentire l'accesso a tv e giornali e prevedere uno spazio all'aperto.(ANSA).