COMUNICATO STAMPA

 

 

 

 

 

LÕArci a Lampedusa per fornire assistenza legale ai migranti sbarcati

 

e impedire violazioni dei diritti umani

 

EÕ necessaria una iniziativa dellÕUnione per impedire espulsioni di massa

 

 

 

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

 

 

 

 

 

Nelle ultime 12 ore quasi 700 persone sono sbarcate a Lampedusa. Centinaia di donne e uomini destinati ad essere rinchiusi nei cpt e successivamente deportati in Libia, secondo lÕaccordo siglato tra il nostro governo e lo stato nordafricano.

 

 

 

I nuovi sbarchi riportano lÕattenzione sullÕemergenza immigrazione nel nostro paese e sulle sistematiche violazioni dei diritti dei migranti.

 

 

 

Il governo italiano che continua ad operare in aperta violazione delle convenzioni internazionali, già condannato dal Parlamento Europeo per le espulsioni collettive effettuate da Lampedusa lo scorso ottobre, ¶ stato nuovamente richiamato ieri dalla Corteæ Europea dei Diritti dellÕUomo che ha sospeso lÕespulsione di undici migranti rinchiusi da marzo nel cpt di Lampedusa. Questo provvedimento boccia di fatto lÕaccordo italo-libico, mettendone in discussione la legittimitÃ. Un risultato importante che il Governo non potrà ignorare, poichÚ le decisioni della Corte Europea sono vincolanti per i paesi membri dellÕUe.

 

 

 

Il provvedimento della Corte arriva a pochi giorni dalla diffusione sui mezzi di informazione della relazione tecnica della Commissione Europea e delle rivelazioni sconcertanti in essa contenute. Il documento, redatto da un gruppo di esperti di ritorno da un viaggio in Libia negli ultimi mesi del 2004, analizza lÕaccordo italo-libico e le sue conseguenze, facendone emergere i preoccupanti dettagli. Fra questi la notizia dei 1000 sacchi per cadaveri tra gli strumenti forniti dallÕItalia alla Libia per la lotta allÕimmigrazione clandestina. Notizia che fa riflettere sul trattamento che le autorità libiche hanno intenzione di riservare ai rimpatriati.

 

 

 

Con questi dati alla mano, gli sbarchi di queste ore e le possibili future espulsioni assumono connotati ancor piÿ drammatici.

 

 

 

EÕ necessario che le forze politiche democratiche si pronuncino sulla gestione criminale del governo in materia di immigrazione, e che intervengano con forza per denunciare quanto succede nel nostro Paese e nellÕarea del Mediterraneo. LÕalternativa al Governo Berlusconi deve iniziare qui ed ora, con una forte iniziativa che parta dai leaders dellÕUnione per impedire le deportazioni di massa e le drammatiche conseguenze.

 

 

 

Chiediamo a tutte e tutti di raggiungere Lampedusa al piÿ presto per manifestare affinchÚ non si compia lÕennesima violazione dei diritti umani ai danni dei migranti.

 

 

 

LÕArci nelle prossime ore sarà presenta sullÕisola con i suoi legali per assistere i migranti intercettati dalle forze dellÕordine e per vigilare sul rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali.

 

 

 

 

 

Roma, 11 maggio 2005