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CS n.30/2005

 

Le rimesse: fonte di sviluppo per gli immigrati e i loro paesi

Caritas e Migrantes analizzano il fenomeno. Oltre due milioni di euro gli invii dallItalia nel 2004

 

La relazione annuale sul 2004, presentata oggi dal Governatore allAssemblea generale della Banca dItalia, , come di consueto, ricca di dati, analisi, cifre. Tra laltro si parla di rimesse degli immigrati, di entit modesta rispetto alla ricchezza dellItalia (0,15 per cento del PIL), ma estremamente importanti per i paesi destinatari. Nel 2004 stato registrato linvio di 2.094 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al 2003 (1.167 milioni), ed esattamente 10 volte di pi rispetto al 1995 (108 milioni). Un aumento non dovuto solo al fenomeno inflattivo, ma indice di un crescente slancio di auto-aiuto degli immigrati verso i loro Paesi, a fronte invece di restrizioni da parte dei Paesi ricchi negli investimenti per cooperazione e aiuti allo sviluppo.

Limporto ufficiale delle rimesse comprende i flussi delle banche, delle poste e dei money transfer. Se si tiene conto delle somme portate direttamente in patria dagli stessi immigrati o tramite amici, a livello mondiale dai quasi 100 miliardi di dollari annuali si arriverebbe, secondo alcune stime, addirittura al doppio. Osservano Caritas e Migrantes che questo flusso meno volatile rispetto agli investimenti diretti esteri e pi consistente rispetto agli aiuti per lo sviluppo. Si potrebbe arrivare, per, ad una finalizzazione anche imprenditoriale di questo capitale se ci fossero facilitazioni operative da parte delle banche (come ad esempio una riduzione dei costi di trasferimento), un pi stretto collegamento con la normativa sulla cooperazione allo sviluppo (che finora ha escluso il protagonismo degli immigrati dai suoi programmi) e una maggiore attenzione da parte dei paesi di origine. proprio questa triangolazione virtuosa che manca secondo Caritas e Migrantes, che per constatano con soddisfazione il progressivo venir meno di un inquadramento pauperistico degli immigrati e la loro considerazione come importanti operatori economici in Italia e come mediatori per lo sviluppo nei confronti dei loro paesi di origine. Se vero, da un lato, che il crescente inserimento dei cittadini stranieri in Italia costituisce di per s un drenaggio locale dei risparmi degli immigrati, impiegati sempre pi per beni e servizi quotidiani, secondo Caritas e Migrantes il flusso delle rimesse continua ad essere alimentato dal fatto che spesso coniuge o figli rimangono in patria perch il ricongiungimento familiare resta un obiettivo tuttaltro che agevole non solo per i requisiti riguardanti sicurezza del posto di lavoro, qualit dellalloggio, importo del reddito, ma anche per complessit di natura burocratica, sulle quali sarebbe opportuno ritornare con maggiore attenzione.

Numeri e protagonisti.

Nel 2004 sono andati 1.308 milioni di euro ai 15 Stati membri della UE (ai nuovi Stati membri solo 5 milioni di euro), 76 milioni agli altri paesi occidentali, 120 al Nord America e 6 allAustralia: arriviamo cos al 72% del totale delle rimesse. Per i restanti 583 milioni fanno la parte del leone le Filippine (297 milioni di euro) e la Cina (170 milioni). Gli altri paesi sono nettamente distanziati: Ecuador 15 milioni, Romania 12 milioni, Bangladesh e Colombia 7 milioni, Brasile, Senegal, Marocco e Per tra i 3 e i 4 milioni. Tuttavia, i bassi importi spediti in paesi vicini come lAlbania, la Polonia, la Tunisia e la stessa Romania, che sono tra i primi gruppi per numero di soggiornanti, lasciano intendere che non vengono praticate solo le vie ufficiali per linvio dei risparmi. Complessivamente, negli ultimi 10 anni, alle Filippine sono andati 1.895 milioni di euro, alla Cina 521, al Marocco 193, al Senegal 60, alla Romania 41, al Per, allEcuador, al Brasile e allEgitto 30, al Venezuela, allIndia e allArgentina 16, alla Turchia, allAlbania, al Bangladesh e allUcraina 10.

Se analizziamo poi i dati regionali vediamo che nel 2004, poco pi del 60% delle rimesse stato inviato dal Lazio o, pi precisamente, dalla Provincia di Roma. Un altro terzo parte dal Nord Italia, di cui poco meno del 20% dalla Provincia di Milano e un altro 10% dal Veneto, per lo pi dalla Provincia di Verona. Nellultimo decennio dal Lazio sono stati inviati complessivamente 3.052 milioni di euro, dalla Lombardia 1.662, dalla Toscana 444, dallEmilia Romagna 249, dalla Sicilia 235, dal Piemonte e dalla Campania poco pi di 100.

 

Roma, 31 maggio 2005