Approfondimenti
Libri:

GLI IMMIGRATI IN ITALIA

FARSI PASSARE PER ITALIANI

GLI IMMIGRATI, IL LAVORO, LA CASA

NUOVI CITTADINI IN EUROPA NUOVI DIRITTI NELLE CITTÀ

Torna indietro
Stampa questo articolo
 
Notiziario  


IMMIGRAZIONE 16.0905/05/2005
Un permesso di soggiorno ''per apprendistato'', una ''Anagrafe tributaria'' , corsi obbligatori di lingua e cultura italiana: le richieste al Governo contenute nei pareri di Camera e Senato sul documento programmatico 2004-2006

ROMA – Il Governo dovrebbe valutare “l’opportunità di promuovere l’istituzione di una Anagrafe tributaria per i cittadini extracomunitari, volta in particolare a fare chiarezza in ordine ai canali attraverso i quali vengono effettuati i trasferimenti di denaro da parte degli immigrati extra-comunitari nei paesi di origine”. Lo auspica la Camera dei Deputati, esprimendo il suo parere favorevole sul Documento programmatico relativo alla politica dell’immigrazione per il 2004-2006, deliberato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 14 gennaio 2005, ritenendo che il Documento “appare pienamente coerente rispetto alle politiche poste in essere nella legislatura in corso dal Governo e dalla maggioranza in materia di contrasto all’immigrazione clandestina e di integrazione dell’immigrazione regolare”.

 

Inoltre la Camera suggerisce di avviare un monitoraggio per verificare se viene applicata la disposizione secondo la quale “il datore di lavoro è tenuto a garantire la disponibilità di un alloggio per il lavoratore, che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Inoltre, in vista di un superamento del sistema delle quote che regolare i flussi di immigrati, la Camera scrive: “Valuti il Governo l’opportunità di favorire la piena attuazione dell’istituto della ‘richiesta nominativa’, (…) attraverso l’organizzazione di corsi di formazione professionale nei paesi soggetti a maggiore emigrazione, (…) volti a creare ex ante condizioni favorevoli alla futura integrazione dei lavoratori immigrati nel nostro Paese, secondo un approccio più propriamente ‘qualitativo’”. In questa prospettiva, si propone di introdurre nell’ordinamento italiano il “permesso di soggiorno per apprendistato”. Infine, entro 6 mesi dal rilascio del permesso di soggiorno gli immigrati lavoratori dovrebbero essere tenuti “obbligatoriamente a frequentare un corso di lingua e cultura italiana, anche con riferimento ai principi fondamentali della nostra Costituzione, da organizzare di concerto con le regioni e gli enti locali e con il coinvolgimento degli enti e delle associazioni nazionali e locali maggiormente attivi nell’assistenza e nell’integrazione degli immigrati”. Da valutare, da parte del Governo, l’opportunità di istituire un Centro di permanenza temporanea in ciascuna provincia (finora l’impegno parlamentare ne prevede almeno 1 in ogni regione), “tenuto conto che l’insufficiente capienza delle strutture attualmente esistenti e la loro non capillare diffusione su tutto il territorio nazionale può rischiare di compromettere la possibilità di dare piena e concreta esecuzione ai provvedimenti di espulsione degli immigrati clandestini”. (lab)
© Copyright Redattore Sociale


Torna indietro Stampa questo articolo
Copyright Redattore Sociale l'Agenzia - Redazione - Elenco abbonati - Guida al sito - Scrivici