ALEF - ASSOCIAZIONE LAVORATORI EMIGRATI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Aggiornamento:
14-Mar-2005

NOVITÀ - Nascono i mediatori per il lavoro

[FONTE: Il Messaggero Veneto / Ilpassaporto]

14 marzo 2005 - ore 13.48

L’aumento della presenza di lavoratori stranieri ha messo in evidenza la necessità di formare una nuova figura professionale che si occupi di mediazione proprio nell’ambito lavorativo.

Un’occupazione stabile e continuativa è il requisito principale per ottenere il permesso di soggiorno nel nostro Paese. Ma una volta iniziata l’attività lavorativa anche i cittadini stranieri si trovano a fronteggiare i problemi relativi alla tutela dei propri diritti. Fin dal 1987 nella sede della Cgil opera uno sportello a cui il lavoratore immigrato può rivolgersi per avere informazioni e chiarimenti sulle norme in materia contrattuale e fiscale nonché sui propri diritti legali per il permesso di soggiorno. L’esigenza di un intervento diretto sul posto di lavoro ha, però, indirizzato verso la mediazione. Le prime esperienze in tal senso si sono verificate lo scorso anno con un corso di sicurezza sul lavoro destinato a cittadini stranieri e organizzato dall’Associazione Lavoratori Emigrati del Friuli Venezia Giulia (Alef) in collaborazione con la Cgil.

Il rischio di incidenti, infatti, è più elevato tra i lavoratori stranieri proprio perché i settori di occupazione sono in prevalenza l’edilizia e l’industria. Si è perciò voluto rendere i mediatori culturali di madrelingua non italiana esperti anche in antinfortunistica per poter comunicare le conoscenze in modo più diretto ai loro connazionali. «Alcuni giorni fa siamo partiti con un corso di mediazione occupazionale - dice Abdou Faye, vicepresidente dell’Alef e coordinatore del progetto. Questo nuovo tipo di mediatore agirà all’interno di imprese e organizzazioni con lo scopo di facilitare i rapporti con il personale extra-comunitario. Oltre a conoscere la normativa italiana sull’immigrazione e sulla sicurezza, quindi, sarà informato sulle leggi che regolano l’assunzione, le dimissioni e il licenziamento. Ma sarà anche in grado di percepire i bisogni occupazionali del nostro territorio. «Dal momento che questi nuovi professionisti sono in via di formazione non esiste ancora un’associazione di categoria - afferma Abdou Faye - ma speriamo che il corso dia un impulso anche in questa direzione». (a.m.)

[ORIGINE:http://www.ilpassaporto.kataweb.it/dettaglio.jsp?id=25047&c=1]

torna ad inizio pagina
chi siamo | questo sito | contatti | webmaster| ©2002-2004 ALEF - Associazione Lavoratori Emigrati del Friuli Venezia Giulia