1.    Grave crisi politica e umanitaria in Togo: manifestazioni a Roma e Milano

      sabato 26 febbraio

 

Le comunit togolesi di Roma e Milano sono scese in piazza, con il sostegno del CIR, per denunciare la drammatica situazione in cui si trova in questo momento il Togo. Dopo la morte, lo scorso 5 febbraio del presidente  Eyadema - che per trentotto anni ha perseguitato tutti gli oppositori democratici e violato sistematicamente i diritti delluomo -, un colpo di stato dellesercito ha portato al potere suo figlio Faure Gnassingb, che ha represso nel sangue tutte le pacifiche manifestazioni di protesta. Gli Stati Uniti, lUnione Europea e la Comunit Economica dei Paesi dell'Africa Occidentale hanno immediatamente reagito chiedendo a Gnassingb di lasciare il potere acquisito in modo illegittimo e di acconsentire allo svolgimento di regolari elezioni entro sessanta giorni.

Le due manifestazioni italiane il 26 febbraio in piazza Campo de Fiori a Roma, e in via Vivaio a Milano fanno parte di una serie di iniziative che si sono susseguite nel mondo: da Parigi a Berlino, da Chicago a Bruxelles. Dopo aver ospitato una delegazione di richiedenti asilo, il giorno 22 febbraio, che hanno fornito aggiornamenti sulla situazione in Togo, il CIR ha espresso preoccupazione per la grave crisi in quel paese lanciando un appello per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti i richiedenti asilo che hanno ricevuto un diniego. In Italia infatti esiste un numero consistente di cittadini del Togo la cui richiesta di asilo non stata accettata, e per i quali in questo momento non si pu pensare a un ritorno in patria.

 

2. Inaugurato il I Corso multidisciplinare su sviluppo e tutela dei diritti umani

    nellUE presso lUniversit LOrientale di Napoli

 

E stato inaugurato il 21 febbraio allUniversit degli Studi di Napoli LOrientale il primo Corso multidisciplinare universitario Lo sviluppo della tutela dei diritti umani nell'Unione Europea. Il corso stato organizzato dal CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati, in collaborazione con lAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il Dipartimento di Scienze sociali della Facolt di Scienze Politiche dellUniversit di Napoli, il CNR -Istituto di Studi giuridici internazionali, Sezione di Napoli, e il progetto Jean Monnet (Commissione  Europea). Il corso, che si protrarr fino al mese di giugno, tratta problematiche e argomenti inerenti alla tutela dei diritti umani nellEuropa delle migrazioni. E possibile consultare il programma del corso nel sito www.cir-onlus.org

 

3. Presentati rapporti Censis-CIR su ricongiungimento familiare e mobilit

    rifugiati

 

Il 15 febbraio, durante lincontro di chiusura del Progetto Integ. ra Lintegrazione: un investimento che conviene, sono stati presentati i rapporti Il ricongiungimento familiare: un fattore di stabilizzazione e inserimento per i rifugiati e Modelli e percorsi per l'integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Italia: la sperimentazione territoriale del Progetto Integ.r.a. Entrambi i documenti sono stati elaborati grazie ad una collaborazione tra Censis e CIR.

Durante il convegno sono stati trattati i vantaggi che derivano dallintegrazione degli immigrati in Italia e sono state illustrate alcune esperienze positive del progetto Integ. ra.

 

4. Conferenza ECRE a Bruxelles su partecipazione rifugiati a programmi di rimpatrio volontario

 

Dal 16 al 18 febbraio si tenuta una Conferenza organizzata dallECRE -Consiglio Europeo per i Rifugiati e gli Esuli. Le comunit italiane e straniere hanno avuto occasione di confrontarsi su modi e strumenti di potenziamento della partecipazione ai programmi di ritorno volontario in patria, e sulle difficolt incontrate nella protezione e nellintegrazione. Sia le comunit dei rifugiati in Italia, che quelle altri paesi europei, hanno chiesto una rappresentanza attiva degli interessi dei rifugiati, sottolineando limportanza del lavoro di rete e della collaborazione con organizzazioni che operano nel settore dellasilo. In tema di rimpatrio volontario, i rappresentanti delle comunit dei rifugiati hanno espresso inoltre la volont di non occuparsi solo della preparazione di chi intende rimpatriare, ma di partecipare direttamente anche ai negoziati, alla stipula di eventuali accordi ed alla fase di monitoraggio e reintegrazione. Grande importanza stata attribuita in particolare alla fase del monitoraggio, da realizzare attraverso un organismo indipendente, per favorire il pieno rispetto degli accordi. La Conferenza ha espresso il desiderio unanime di sostenere le comunit soprattutto dal punto di vista economico, affinch siano rese autosufficienti nel creare unattivit di lobby a livello nazionale ed europeo. Considerando che le comunit dei rifugiati hanno una migliore conoscenza della situazione del paese dorigine e del background socio-economico-politico ed etnico, queste infatti possono offrire un grosso contributo alle autorit dei paesi di asilo nella realizzazione di politiche di protezione ed integrazione nel tessuto sociale, evitando peraltro che vengano commessi errori che possano mettere a rischio la vita dei loro connazionali.

I risultati della Conferenza saranno pubblicati su un manuale online a partire da maggio 2005.

 

Da un articolo di Mussie Zerai -rappresentante della comunit eritrea