sbarcati lo scorso
gennaio, rimasero per 60 giorni al centro di
accoglienza Scomparsi da Lampedusa diciassette
palestinesi
Si sono perse le tracce di 17 palestinesi, o
sedicenti tali. Si tratta di un folto gruppo di immigrati che
sbarcarono la prima settimana dello scorso gennaio, a
Lampedusa. Un'isola oggi sotto assedio, dopo alcuni mesi
di sosta. All'inizio dell'anno ne erano giunti una
trentina e furono sistemati nel centro di prima accoglienza in
attesa di conoscere il loro futuro. Trascorsi i primi giorni
di permanenza, gli immigrati non vennero per˜ trasferiti,
suscitando non poche perplessitˆ sulla presunta eccessiva
durata della loro permanenza lampedusana. Dopo quasi due
mesi e un'ulteriore proroga al trattenimento avanzata dalla
Questura, la comitiva di palestinesi venne sparpagliata in
giro per la Penisola, con ogni immigrato obbligato ad
andarsene dall'Italia entro cinque giorni. Nel frattempo
per˜, l'avvocato agrigentino, Rosa Salvago aveva attivato le
procedure per perorare la causa di chi, per oltre 60 giorni,
era rimasto chiuso nel centro di accoglienza, contro quelle
che a detta del legale erano e sono Çle fondamenta del diritto
alla libertˆ di ogni singolo individuoÈ. Tanto costretti
prima, tanto liberi adesso visto che dei 17 figli di Palestina
si sono perse le tracce. A cercarli ? soprattutto l'avvocato
Salvago che, da alcuni giorni, tenta in tutti i modi di
contattare l'uomo che a Lampedusa funge da tramite per lo
snellimento degli adempimenti burocratici. Perso
momentanemante questo contatto, degli immigrati non si sa pi?
nulla. Sulla faccenda il legale agrigentino sottolinea
come Çnon si deve pensare che in giro ci siano per forza dei
terroristi o gente dedita al crimine, anche se spesso costoro
forniscono false generalitˆ rendondone difficile
l'identificazione. Quasi certamente si tratta di soggetti
costretti a vivere ai margini della societˆ, almeno fino a
quando non troveranno lavoro o usciranno in qualche modo dal
territorio nazionaleÈ.
F.D.M. |