17 marzo 2005 interno_esteri Pagina 6
  
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Pisanu: ÇE' l'ennesimo assalto alle coste italiane
Questa povera gente ? vittima di bande criminaliÈ

La strategia del governo.
ÇUmanitˆ per chi ha bisogno, fermezza con chi speculaÈ

Roma.  ÇSiamo di fronte a un ennesimo assalto alle coste italiane, condotto da organizzazioni criminali che sfruttano spietatamente i migranti clandestini. Risponderemo come sempre con unmanitˆ e fermezzaÈ: ? fermo e categorico il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu nel corso del question time alla Camera. Aggiunge il ministro: ÇAppresteremo i soccorsi e le cure necessarie, ma respingeremo al Paese di ultima provenienza chi non ha alcun titolo per restare in ItaliaÈ.
I 1.171 clandestini fin qui giunti a Lampedusa Çhanno utilizzato sette imbarcazioni probabilmente partite dalla Libia. Quasi tutti ö aggiunge Pisanu ö sono risultati cittadini egiziani, pur avendo dichiarato di essere palestinesi o iracheni. Il ministero degli Esteri, perci˜, ha compiuto passi opportuni presso le autoritˆ egizianeÈ.
ÇInoltre, nell'ambito dei proficui rapporti di collaborazione da tempo instaurati con le autoritˆ di Tripoli ö prosegue ö sono giunti a Lampedusa investigatori libici per collaborare con noi all'individuazione dei criminali che gestiscono il traffico di immigratiÈ.
Le Çmisure individuali di respingimento ö precisa il responsabile del Viminale ö avvengono naturalmente nel rispetto delle norme nazionali e internazionali. Il nostro Paese non pu˜ permettere che l'immigrazione clandestina continui ad alimentare il turpe mercato del lavoro nero, della prostituzione e della manovalanza criminaleÈ.
Nel frattempo, il coordinatore regionale siciliano del Cir, il Consiglio italiano rifugiati, Giorgio Bisagna e il delegato dell'Acnur, l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, Michele Manca Di Nissa, sono arrivati sull'isola di Lampedusa per Çmonitorare la situazioneÈ e Çacquisire informazioniÈ. ÇMalgrado l'alto numero di clandestini presenti al Centro d'accoglienza ö spiega Giorgio Bisagna ö la situazione sembra serena. Certo, sono numerose le difficoltˆ e i disagi, sia per i volontari della Misericordia, sia per gli stessi immigrati, costretti a stare in uno spazio angusto in attesa di essere trasferiti in altri centri italiani pi? attrezzatiÈ.
ÇQuella di Lampedusa ö prosegue Giorgio Bisagna ö non si pu˜ pi? definire una situazione di 'emergenzˆ, perch? gli arrivi di massa continui e periodici sono assolutamente pianificabiliÈ. Il Consiglio dei rifugiati e l'Acnur non hanno riscontrato Çalcun problema di negazione di diritti umaniÈ.
Ma dalle forze politiche di opposizione giungono critiche all'operato dell'esecutivo: ÇGli arrivi proseguono senza sosta, ma dal governo non giunge alcun segnale che faccia intravedere l'avvio di iniziative atte a contenere questo flusso. Abbiamo ancora in mente l'immagine del mea culpa televisivo del ministro Pisanu che chiedeva pubblicamente scusa per l'insufficienza della Bossi-Fini, peccato che non sia cambiato nullaÈ, dice Giannicola Sinisi, responsabile Immigrazione della Margherita.
A. D. N.

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