INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
RUSSO SPENA Al Ministro dell’interno
Per sapere – premesso che:
- il 10 e 12 novembre 2005 alle ore sei del mattino, gli immigrati ospiti della baraccopoli di Corso dei Martiri della Libertà e della Playa di Catania, sono stati svegliati dalla polizia del reparto di Catania e dalle ruspe mandate dal Comune di Catania;
- gli stranieri non hanno potuto salvare nulla. Documenti, soldi, suppellettili, stufe, mobili,televisori, frigoriferi, sono stati distrutti dalle ruspe, insieme alle baracche. Essi sono stati trasferiti presso una palestra abbandonata in zona Librino; uomini, donne e bambini sono stati ammassati per terra. Non è stato concesso ad un deputato regionale e ad un avvocato di verificare le condizioni delle persone presenti;
- verso la mezzanotte è iniziato un viaggio verso i CPT di Caltanissetta e
Ragusa. Gli stranieri, un centinaio, non hanno potuto dimostrare di essere in regola
con la normativa vigente. In particolare la sig.ra Lacatus Stela Dorina, particolarmente provata da una malattia fisica, riguardante il distacco degli organi interni, non ha potuto portare con sé la documentazione medica, nell'immediato. Solo successivamente, per il tramite una associazione catanese, ha potuto documentare (ma in Rumeno) il suo stato di salute; tuttavia è stata rinchiusa nel CPT di Ragusa il 12.11.2005, allontanata dalla sua famiglia e dal figlio Alexander, al quale è stato rilasciato un decreto di espulsione ed un invito a lasciare il territorio entro 5 giorni, pena l'immediato arresto e il giudizio direttissimo previsto dalla legge 241/04 nonostante fosse arrivato lo stesso giorno;
- la sig.ra Lacatus Stela Dorina, nata in Romania il 11.05.63, è stata rimpatriata il 22.11.2005, alle ore 16.45, dall’aeroporto di Catania Fontanarossa nonostante la sospensione del decreto di espulsione del Giudice di Pace di Catania emesso in data 21.11.2005;
- in tutto il territorio nazionale si stanno susseguendo decisioni favorevoli riguardanti i cittadini rumeni, Messina, Livorno, Torino, Catania. Il Tribunale di Livorno con decisione del 15.10.2004, ha statuito che i cittadini Rumeni in quanto appartenenti ad uno Stato candidato U.E. (i negoziati sono proseguiti nell'ottobre 2004) non devono essere considerati extracomunitari, come i Bulgari;
- lo studio legale Rosa Emanuele Faro di Catania, in applicazione dell’art. 39 del Regolamento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Consiglio d’Europa ha presentato richiesta di misure provvisorie preannunciando “azione nei confronti del Governo Italiano avverso la indiscriminata espulsione collettiva contro il popolo Bulgaro e Rumeno, in violazione del protocollo nr. 4 addizionale della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, art. 4. Il Governo italiano pur di dare esecuzione immediata ai provvedimenti di espulsione collettiva, non rispetta i precetti interni delle autorità giudiziarie” –:
- se il Ministro dell’interno intenda mutare comportamenti e prassi, già condannati dall’Unione Europea, che sono illegittimi perché attuano espulsioni e violano gli stessi precetti delle autorità giudiziarie.