UFFICIO STAMPA

Via dei Monti di Pietralata, 16

Andreina Albano

Tel. 06 41609267 fax 06 41609269

e-mail: albano@arci.it

 

 

 

 


COMUNICATO STAMPA

 

Tabelle sulla programmazione dei flussi migratori: palese dimostrazione del fallimento della politiche del governo di chiusura delle frontiere

 

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

 

 

La gestione degli ingressi di nuovi lavoratori e lavoratrici straniere nel nostro Paese avviene con un meccanismo che a nostro giudizio ha prodotto in questi anni clandestinit e lavoro nero.

Per spiegare questo giudizio si pu partire dai dati messi a disposizione dal Ministero degli Interni (vedi tabelle a seguire) relativi alle domande di autorizzazione al lavoro presentate da aziende o famiglie nellanno in corso.

CՏ una grossa differenza fra il fabbisogno di manodopera dichiarato e il numero di ingressi consentiti. In particolare questa differenza pi eclatante per il lavoro non stagionale di lavoratori e lavoratrici provenienti da Paesi non appartenenti alla UE: il rapporto di uno a quattro, o uno a cinque a seconda della tabella a cui si fa riferimento (la n.3 o la n.6), ossia di un posto disponibile per ogni quattro o cinque richieste.

Questa differenza indice di una inadeguatezza delle previsioni e della incapacit di governare il fenomeno. In particolare se si fa riferimento al meccanismo unico con il quale gli ingressi vengono gestiti, cio la chiamata diretta nominativa, si capisce perch la grande maggioranza degli ingressi avvengono al di fuori della previsione di legge. Tutti sanno infatti che la chiamata diretta nominativa, ossia la richiesta di autorizzazione al lavoro per un immigrato che sta da un'altra parte del mondo e il cui nome sconosciuto al datore di lavoro, una finzione che nasconde ingressi clandestini o ingressi per motivi che non consentono il lavoro e che quindi ben presto si trasformano in presenze irregolari. Lincontro tra domanda e offerta di lavoro infatti raramente avviene a distanza e i meccanismi previsti dalla legge - mai peraltro utilizzati - col ricorso a liste di disponibilit, non tengono conto del fatto che nessun datore di lavoro, tanto meno nel caso dei lavori di cura e domestici, si impegner per un contratto di lavoro senza conoscere il lavoratore o la lavoratrice. Anche lidea della formazione dei migranti nei paesi dorigine velleitaria se la si considera allinterno dei processi reali di crescita delle aziende e in relazione ai bisogni di assistenza che oggi esprimono le famiglie italiane.

Il risultato di questa situazione dimostrato da queste tabelle, che rappresentano una denuncia precisa delle politiche di chiusura delle frontiere.

Si costringono gli stranieri a vivere per un lungo periodo in condizioni di irregolarit e quindi di ricattabilit, e ci dimostrato dai numeri delle sanatorie dal 1986 al 2002.

Anche la previsione di liberalizzare alcune tipologie di lavori (lavori si assistenza ad esempio), se non sostenuta da meccanismi diversi da quelli della chiamata diretta, non produrr un mutamento positivo.

Paradossalmente, il governo ha di fatto rinunciato a governare gli ingressi, che vengono periodicamente regolarizzati con i decreti flussi, che diventano delle sanatorie annuali.

Per modificare lo stato delle cose necessario introdurre un meccanismo che consenta agli stranieri di rivolgersi allo Stato italiano per entrare e consegni a loro la responsabilit dellingresso e non al datore di lavoro. In questo senso la sola proposta strategica quella di introdurre il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro. Si tratta di una proposta realistica, che consentirebbe a tutti di entrare legalmente, nel rispetto di regole certe, volte a  garantire innanzitutto  chi vuole attraversare le nostre frontiere.

 

Tabella 1) Quote di ingresso di lavoratori extracomunitari 2003-05

 

 

 

2003

2004

2005

Quote privilegiate da paesi a forte pressione migratoria

Albania

1.000

3.000

3.000

Marocco

500

2.500

2.500

Tunisia

600

3.000

3.000

Somalia

 

 

100

Egitto

300

1.500

2.000

Nigeria

200

2.000

2.000

Moldavia

200

1.500

2.000

Sri Lanka

500

1.500

1.500

Bangladesh

300

1.500

1.500

Pakistan

 

1.000

1.000

Filippine

 

 

1.500

Riserve

 

2.500

700

Totale

3.600

20.000

20.800

Quote di rientro America latina

200

400

200

Contratti nominativi di lavoro subordinato

Totale (di cui)

74.900

56.600

76.000

Dirigenti

500

500

1.000

Non vincolati

5.900

6.100

15.000

Lav. domestico

 

 

15.000

Di cui stagionali

68.500

50.000

45.000

Lavoratori autonomi

800

2.500

2.500

Totale

 

79.500

79.500

99.500

 

 

 

 

Quote per i nuovi paesi UE in fase transitoria

-

36.000

79.500

Totale quote di lavoratori stranieri

79.500

115.500

179.000

 

 

Tabella 2) Dati sullingresso dai paesi di nuova adesione nel 2005 (23 giugno)

 

Quote programmate di flussi per lavoro e ingressi effettivi dai nuovi paesi membri dell'UE

 

 

2004 (1 maggio-31 dicembre)

2005 (1 gennaio- 23 giugno)

Totale dei primi 14 mesi di adesione all'UE

 

 

Numero

%

Numero

%

Numero

%

 

Quota programmata

36.000

 

79.500

 

115.500

 

 

Ingressi rilevati (domande nel 2005)

26.313

 

44.096

 

70.409

 

Tipologia

Non stagionali

6.382

24,3

11.737

26,6

18.119

25,7

 

Stagionali

19.931

75,7

32.359

73,4

52.290

74,3

Nazionalit

Polonia

14.260

54,2

24.149

54,8

38.409

54,6

 

Slovacchia

7.669

29,1

12.735

28,9

20.404

29,0

 

Repubblica Ceca

2.107

8,0

3.719

8,4

5.826

8,3

 

Angheria

1.240

4,7

1.968

4,5

3.208

4,6

 

Slovenia

419

1,6

823

1,9

1.242

1,8

 

Lituania

446

1,7

501

1,1

947

1,3

 

Lettonia

106

0,4

143

0,3

249

0,4

 

Estonia

66

0,3

58

0,1

124

0,2

Sesso

Uomini

15.832

60,2

26.378

59,8

42.210

59,9

Settori

Agricoltura

16.850

64,0

27.151

61,6

44.001

62,5

 

Alberghi-Turismo

3.922

14,9

6.676

15,1

10.598

15,1

 

Lavoro domestico

1.507

5,7

3.561

8,1

5.068

7,2

 

Edilizia

825

3,1

1.658

3,8

2.483

3,5

 

Altri

3.209

12,2

5.050

11,5

8.259

11,7

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 

Tabella 3) Domande di assunzione di lavoratori extracomunitari e dei nuovi paesi membri dellUE (al 23 giugno 2005) e quote previste per il 2005

 

 

Domande pervenute

 

Quote previste

 

 

Stagionali

Non stagionali

Totale

Stagionali

Non stagionali

Totale

Extracom

43.646

195.939

239585

45.000

54.500

99.500

Nuovi UE

32.359

11.737

44.096

Indifferenziati

Indifferenziati

79.500

Totale

76.005

207.676

283.681

 

 

179.000

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 

 

 

Tabella 4) Gli stagionali stranieri in Italia (2001-2005)

 

 

Quote stagionali extracomunitari

Autorizzazioni richieste da nuovi cittadini UE

Totale

2001

39.400

 

39.400

2002

60.000

 

60.000

2003

68.500

 

68.500

2004

50.000

19.724

69.724

2005

45.000

*32.359

*77.359

٭al 23 giugno 2005

 

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 

 

 

Tabella 5) Articolazione regionale delle domande di lavoratori stagionali extracomunitari pervenute al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel 2005 (dati sulle pratiche esaminate a giugno 2005)

 

 

Totale (stagionali e non stagionali)

Stagionali

Domande per stagionali in % del fabbisogno totale regionale

 

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Abruzzo

1900

4294

1400

1409

32,8

Prov. Aut.Bolzano

3300

3386

2300

2277

67,2

Basilicata

510

1110

170

197

17,7

Calabria

700

3562

300

319

9,0

Campania

2920

8368

2200

2309

27,6

Emilia Romagna

14000

29098

10850

8992

30,9

Friuli V. G.

4250

5332

1700

1533

28,8

Lazio

3650

15746

550

468

3,0

Liguria

1300

2500

300

216

8,6

Lombardia

4450

17538

1100

1157

6,6

Marche

1480

4877

780

840

17,2

Molise

460

655

130

87

13,3

Piemonte

3920

10210

2400

2402

23,5

Puglia

2220

2844

1600

578

20,3

Sardegna

430

1271

130

150

11,8

Sicilia

1400

3214

850

489

15,2

Toscana

4500

17139

1900

1942

11,3

Prov. Aut.Trento

6920

7137

6100

5913

82,8

Umbria

1150

2645

450

297

11,2

Veneto

11650

20213

8200

6220

30,8

Val d'Aosta

170

265

70

42

15,8

Italia

71280

161404

43480

37837

23,4

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 

 

 

 

Non stagionali

Lavoro Domestico

Settore Edile

Altri Settori

Distribuzione % domande

 

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Quota Assegnate

Domande Pervenute

Lavoro domestico

Settore edile

Altri settori

Abruzzo

500

2885

250

1152

150

537

100

1196

39,9

18,6

41,5

Prov. Aut.Bolzano

1100

1109

200

243

300

248

600

618

21,9

22,4

55,7

Basilicata

340

913

150

358

100

117

90

438

39,2

12,8

48,0

Calabria

400

3243

200

1357

100

278

100

1608

41,8

8,6

49,6

Campania

720

6059

400

3539

170

530

150

1990

58,4

8,7

32,8

Emilia Romagna

3150

20106

1850

8963

450

4063

850

7080

44,6

20,2

35,2

Friuli V. G.

2550

3799

1300

1204

400

1045

850

1550

31,7

27,5

40,8

Lazio

3100

15278

1900

8199

450

2550

750

4529

53,7

16,7

29,6

Liguria

1000

2284

500

1178

200

317

300

789

51,6

13,9

34,5

Lombardia

3350

16381

1900

6095

450

2494

1000

7792

37,2

15,2

47,6

Marche

700

4037

300

1475

150

879

250

1683

36,5

21,8

41,7

Molise

330

568

150

159

100

141

80

268

28,0

24,8

47,2

Piemonte

1520

7808

700

3357

370

1553

450

2898

43,0

19,9

37,1

Puglia

620

2266

300

1136

170

192

150

938

50,1

8,5

41,4

Sardegna

300

1121

100

487

100

113

100

521

43,4

10,1

46,5

Sicilia

550

2725

250

1542

100

195

200

988

56,6

7,2

36,3

Toscana

2600

15197

1400

8409

450

2142

750

4646

55,3

14,1

30,6

Prov. Aut.Trento

820

1224

200

265

160

330

460

629

21,7

27,0

51,4

Umbria

700

2348

300

1157

150

465

250

726

49,3

19,8

30,9

Veneto

3450

13993

2000

4266

450

2969

1000

6758

30,5

21,2

48,3

Val d'Aosta

100

223

50

80

30

50

20

93

35,9

22,4

41,7

Italia

27900

123567

14400

54621

5000

21208

8500

47738

44,2

17,2

38,6

Tabella 6) Articolazione regionale e per settore delle domande di lavoratori non stagionali extracomunitari pervenute al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel 2005 (dati sulle pratiche esaminate a giugno 2005, non esauriscono il campione)

 

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

 

 

 

Tabella 7) Assegnazione quote riservate

 


QUOTE
2002

QUOTE
2003

QUOTE
2004

QUOTE
2005

Totale ingressi

79.500

79.500

79.500

79.500

Lavoro stagionale

60.000

60.000

50.000

25.000

Lavoro non stagionale e autonomo

19.500

19.500

29.500

21.800

PAESI BENEFICIARI DELLE QUOTE RISERVATE

Albania

3.000

1.000

3.000

3.000

Bangladesh

-

300

1.500

1.500

Egitto

1.000

300

1.500

2.000

Filippine

-

-

-

1.500

Marocco

2.000

500

2.500

2.500

Moldavia

500

200

1.500

2.000

Nigeria

500

200

2.000

2.000

Pakistan

-

-

1.000

1.000

Sri Lanka

1.000

500

1.500

1.500

Somalia

-

-

-

100

Tunisia

2.000

600

3.000

3.000

Quote a disposizione paesi firmatari acc.

-

-

2.500

700

Totale

10.000

3.600

20.000

20.800

Fonte: Ministero dellInterno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza