(Articolo pubblicato  sulla rivista European Anti-Discrimination Law Review, n. 3, Aprile 2006, pp. 31-37)

 

 

Test situazionali in Europa: miti e realt[1]

 

Di Isabelle Rorive, Docente alla Facolt di Giurisprudenza, Libera Universit di Bruxelles.

 

 

La prova spesso un ostacolo insormontabile nei casi di discriminazione.  Spesso giustizia non viene ottenuta perch in molti casi la vittima non riesce a fornire la   prova della discriminazione in oggetto. E raro trovare una persona rea che ammetta i fatti. Ci ancora pi inusuale dopo che  recenti campagne anti-discriminazione, per lo pi avviate a seguito dellimplementazione delle Direttive della Commissione Europea in materia di eguaglianza razziale e nellimpiego[2], hanno attratto lattenzione dellopinione pubblica sulla natura riprovevole  di tali prassi. Gli autori di atti di discriminazione non sono inclini a confessare, cos come sono attenti a non lasciare tracce ed evidenze scritte. La presenza di testimoni spesso il fattore determinante  per gli esiti di un ricorso. Tuttavia, in numerosi casi,  non ci sono testimoni disposti a testimoniare, oppure non vi sono proprio testimoni. Anche quanto i testimoni sono disponibili, le loro testimonianze sono spesso vaghe, incomplete o contraddittorie.  Siccome i mezzi tradizionali di prova (confessione, evidenze scritte, testimonianze) sono insufficienti, altri strumenti devo essere creati al fine di cercare di aiutare le vittime di atti di discriminazione.

 

Lo spostamento dellonere della prova

Questo problema  non nuovo. Venne affrontato dalla Corte di Giustizia delle Comunit Europee per molti anni riguardo alllapplicazione del principio di eguaglianza di trattamento tra uomini e donne nel campo dellimpiego.[3] La Corte riconobbe espressamente i rilevanti   ostacoli che le donne dovevano affrontare nel provare la discriminazione subita rispetto agli uomini, specialmente nelle forme di un trattamento salariale inferiore a parit di lavoro. Le donne mettevano in evidenza che non avevano a disposizione rimedi legali effettivi a causa della mancanza di informazioni utilizzabili ai fini di stabilire lesistenza di una discriminazione. Reagendo a tale situazione, la Corte di Giustizia svilupp una giurisprudenza che introdusse uno spostamento dellonere della prova: se una donna pu dimostrare che un  gruppo significativo di donne sono in media meno pagate di un gruppo di uomini che svolgono le medesime funzioni, la responsabilit nel dimostrare che tale disparit non fondata su considerazioni di genere spetta al datore di lavoro.[4] Tale giurisprudenza venne poi riversata in una Direttiva che fu trasposta nella legislazione degli Stati membri.[5]

La giurisprudenza di alcune giurisdizioni straniere ha seguito il medesimo percorso nel campo della discriminazione etnica. Nel Regno Unito, ad esempio, dove la legge sulle Relazioni interrazziali (Race Relations Act) in vigore dal 1976, un giudice di una Corte di Appello afferm che raro trovare evidenze dirette di una discriminazione razziale. Pochi datori di lavoro saranno pronti ad ammettere anche a loro stessi di avere praticato tali discriminazioni. In alcuni casi la discriminazione non compiuta in mala fede, bens basata sullassunto che la persona interessata non era adatta a quel posto di lavoro. Il giudice concluse che : una evidenza di disparit di trattamento unita ad una evidenza di diversit razziale conduce spesso alla possibilit di una discriminazione razziale. In tali circostanze la Corte dovr chiedere al datore di lavoro di fornire una spiegazione.  Se nessuna spiegazione fornita ovvero se la spiegazione fornita considerata dal tribunale inadeguata o insoddisfacente, il tribunale legittimamente potr inferire la sussistenza di una discriminazione su basi razziali. Ci sulla base non tanto  di una questione giuridica (),  quanto  di senso comune.[6] Ciononostante, questo precedente giurisprudenziale non ha risolto tutte le questioni. Una ricerca condotta nellaprile 2002  ha evidenziato che solo il 16% dei ricorsi in materia di discriminazione razziale inoltrati alle Corti britanniche vengono accolti. [7] Una pronuncia della Corte di Appello del febbraio 2005 potrebbe mutare questa tendenza.  Questa fu la prima opportunit per tale Corte  di pronunciarsi sullo spostamento dellonere della prova, come previsto dal recepimento delle nuove Direttive Europee. In una sentenza fondamentale, la Corte ha enfatizzato che, al fine di beneficiare di detto spostamento, il ricorrente deve stabilire fatti che potrebbero condurre alla conclusione che il principio di parit di trattamento era stato violato. Sar onere del convenuto dimostrare che il suo comportamento non stato discriminatorio.[8]

Le Direttive sullUguaglianza razziale e nellimpiego sono basate su tali esperienze e hanno tratto lezioni da esse.  Nel diritto civile esse prefigurano uno spostamento nellonere della prova incoraggiando gli Stati Membri ad intraprendere tutte le misure necessarie volte  ad assicurare che, allorch persone che si ritengono lese della mancata applicazione nei loro riguardi del principio di parit di trattamento espongono, dinanzi ad un tribunale o ad unaltra autorit competente, fatti dai quali di pu presumere che vi sia stata una discriminazione diretta o indiretta, incomba alla parte convenuta provare che non vi stata violazione del principio di parit di trattamento..[9] Lonere della prova di conseguenza spostato, ma non invertito, come spesso viene detto poich inizialmente compito della vittima fornire le evidenze che condurrebbero alla possibilit di una discriminazione subita. Soltanto quando un caso di discriminazione viene stabilito de prima facie,[10] dellonere della prova verr investito il convenuto, che dovr dimostrare che il suo comportamento non stato  discriminatorio.

 

La difficolt di stabilire i fatti

Affinch possa essere applicato, il meccanismo per lo spostamento dellonere della prova presuppone  che la persona  che si ritiene lesa sottoponga delle evidenze che indichino la possibile sussistenza di una discriminazione. Le Direttive Europee affermano che Lapprezzamento dei fatti dai quali possa essere desunto che vi sia stata una discriminazione diretta o indiretta di competenza delle rispettive  autorit giudiziarie nazionali o degli altri organi competenti, secondo le norme della legge nazionale.[11]  Il legislatore nazionale ha dunque il compito di definire i tipi di fatti che possono condurre ad un alleggerimento dellonere della prova, mentre, in ultima istanza,  il giudice civile deve soppesare il loro valore probatorio. Inoltre, le Direttive prescrivono che la discriminazione pu essere stabilita attraverso ogni mezzo, incluso sulla base di evidenze statistiche. [12]Esse non menzionano specificatamente i test situazionali, anche se tale mezzo di prova venne discusso durante i lavori preparatori sulle Direttive. Purtuttavia,  vanno menzionati alcuni casi (isolati al dire il vero) in cui il legislatore nazionale ha fatto esplicito riferimento ai test situazionali.[13]

 

Luso dei test situazionali

I test situazionali  mirano a mettere in luce  prassi in cui una persona che possiede una determinata caratteristica  viene trattata meno favorevolmente  di un'altra persona che non possiede tale caratteristica pur  in una situazione simile. Significa cio inscenare una situazione, una sorta di gioco di ruolo, in cui una persona messa nella situazione di  commettere una discriminazione senza sospettare di essere osservata. Di fronte alla persona interessata si presentano candidati fittizi, appositamente inviati, alcuni dei quali possiedono una caratteristica che potrebbe indurre ad un comportamento discriminatorio. Gli osservatori mirano a comparare lattitudine della persona interessata verso i candidati in possesso di tale  caratteristica con quella dimostrata verso i candidati che non la possiedono. I test situazionali servono a smascherare le forme di discriminazione diretta che si celano dietro pretesti (ad esempio le affermazioni come: ci dispiace, limmobile stato gi affittato, quel posto di lavoro stato gi occupato, lingresso riservato ai solo soci).

Lesempio meglio conosciuto di test situazionali quello in cui diverse coppie si presentano allingresso di un night-club: se alle coppie etnicamente  miste o di origine straniera  viene sistematicamente rifiutato lingresso, mentre  quelle autoctone che giungono in precedenza o successivamente  vengono ammesse  senza difficolt, la discriminazione pu essere supposta. Simili esperimenti sono stati compiuti con agenzie immobiliari e datori di lavoro  sospettati di pratiche discriminatorie nellintermediazione immobiliare o nel reclutamento di personale.

 

Uno strumento per individuare e produrre elementi probatori della discriminazione.

La metodologia del test situazionale stata foggiata in Europa dai neri americani residenti nei Paesi Bassi[14] negli anni 70 e venne successivamente sviluppata nel Regno Unito dalla Commissione  per lEguaglianza Razziale.[15] E stata pure  al centro di un vasto studio sulla discriminazione etnica nel reclutamento di personale coordinato dallOrganizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-ILO)[16] nel corso degli anni 90. Tale metodologia costituisce ora  uno strumento essenziale per i sociologi nello studio e la misurazione della discriminazione. In alcuni Paesi europei,  viene pure usata nellambito delle campagne  promozionali anti-discriminazione, condotte dalle organizzazioni non governative (ONG), cos come dagli enti che promuovono luguaglianza, nonch dai giornalisti.

Attualmente, come mezzo probatorio, o pi esattamente come tipo di evidenza che consente uno spostamento dellonere della prova, il test situazionale suscita perplessit, tensioni e controversie. Esso consiste nel ricreare una situazione identica a quella  vissuta dalla persona che si considera vittima di una discriminazione in ragione di una sua particolare caratteristica, e nellosservare se altre persone che non possiedono quella caratteristica poste nella medesima situazione vengono trattate diversamente. In caso affermativo, i risultati del test sono prodotti in giudizio come fatti probatori, il pi delle volte sotto forma di testimonianza, talvolta nelle forme di un rapporto redatto da un pubblico ufficiale che aveva osservato gli avvenimenti.

 

La maggior parte dei Paesi europei non molto familiare con questa metodologia.  Essa non viene usata in Austria, Cipro, Spagna, Italia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo e Slovenia. In Belgio,  luso del test situazionale espressamente previsto dalla legge[17], anche se la sua implementazione per mezzo di decreti governativi sta attualmente dividendo la classe politica. In Ungheria,  grazie alla perseveranza delle ONG ed in particolare dellUfficio di Tutela Legale delle Minoranze Etniche e Nazionali (NEKI), la Corte Suprema ha ammesso una testimonianza derivata dalleffettuazione di un test situazionale al fine di stabilire lesistenza di una discriminazione nellaccesso di persone di etnia Rom ad una discoteca.[18] Come conseguenza, un decreto governativo ha espressamente riconosciuto il diritto dellAutority per lEguaglianza di trattamento ad usare il test situazionale nelle sue indagini e, se appropriato, a far uso delle sue risultanze in giudizio.[19] In Francia, la crisi che ha scosso le periferie urbane nellautunno del 2005 ha spinto il governo  ad introdurre misure per rafforzare il principio di  eguaglianza di opportunit . La legittimit delluso del test situazionale nel diritto penale, gi riconosciuto da diversi anni  dalla Corte di Cassazione[20], stato di recente approvato anche dallAssemblea Nazionale.[21] Nella Repubblica Ceca, il test situazionale  accettato come mezzo probatorio in giudizio e casi di discriminazione a danno di cittadini di etnia Rom sono stati puniti proprio grazie alle evidenze cos prodotte. [22] In Slovacchia, i primi casi basati su test situazionali sono stati portati in giudizio nel corso del 2005.[23] In Svezia, test situazionali effettuati nel 2004 da alcuni media al fine di  evidenziare lesistenza di meccanismi di discriminazione etnica durante il reclutamento di personale ha riaperto la questione delluso in giudizio di questo tipo di evidenza probatoria. Mentre lOmbudsman  per la discriminazione etnica sembrato ancora molto reticente in proposito, gli studenti di diritto cui stato impedito lingresso in alcuni locali a causa della loro origine etnica, hanno deciso di intraprendere unazione legale. Nel 2005, sulla base delluso dei test situazionali in alcuni club di Stoccolma, Gotemborg e Malmoe, nove denuncie sono state inoltrate, per  alcune delle quali  stato poi raggiunto un accordo extragiudiziale.

 

Uno strumento dileggiato

 I dibattiti, a volte tumultuosi, che hanno accompagnato luso del test situazionale in casi giudiziari, sono stati a volta segnati da un eccessivo allarmismo, se non da preoccupazioni assolutamente infondate.  In Belgio, dove luso del test situazionale viene regolato da un decreto esecutivo, il VLD (partito di destra che fa parte della coalizione governativa) ha appoggiato  le critiche avanzate dallorganizzazione degli imprenditori cos come dallufficio nazionale dei proprietari immobiliari .  Con una dichiarazione apparsa su uno dei maggiori quotidiani nazionali, il partito ha sostenuto di rifiutarsi di organizzare squadre di spie, di inviare talpe ad infiltrarsi  nelle aziende,  di predisporre  linee telefoniche per denunce anonime,  costruendo cos modelli da Grande Fratello. [24] Lo stesso Primo Ministro  non  ha sentito la necessit di evitare di definire  i testimoni coinvolti nei test situazionali infiltrati, informatori, aggiungendo che non si manda mica una donna nuda ad un uomo per verificare se questultimo sia un adultero.[25] In Francia, durante i dibattiti allAssemblea Nazionale sulla proposta di legge  volta a legalizzare i test situazionali, lUnione nazionale della propriet immobliare  ha tenuto un atteggiamento  minaccioso.[26] Affermando il diritto dei proprietari immobiliari privati  di scegliere liberamente i propri affittuari, lUnione  ha dichiarato  che una generalizzata applicazione dei test situazionali condurrebbe soltanto a risultati negativi e controproducenti  rispetto agli obiettivi della politica governativa, in quanto molte propriet non verrebbero ad essere immesse sul mercato e verrebbero lasciate vacanti . [27]A parte le speculazioni e le manipolazioni di  carattere politico,   non ci sono dubbi che  i test situazionali non sono immuni da aspetti problematici, tanto per gli aspetti metodologici quanto  di etica giuridica.

 

Il rigore metodologico

La metodologia da usare  nei test situazionali  dovrebbe essere preparata e descritta in modo estremamente rigoroso  al fine di neutralizzare  variabili che potrebbero falsificare  lanalisi. Nel condurre la campagna  La direzione si riserva il diritto di rifiutare lingresso [28](rivolta contro certi night-club di Bruxelles), il Movimento contro il Razzismo, lantisemitismo e la xenofobia ha fatto attenzione  che le coppie di testers (sperimentatori)  indossino abiti e abbiano unacconciatura  adeguati e simili tra di loro, che siano pi o meno dello stessa et, che non siano sotto linfluenza di alcolici e stupefacenti, che adottino maniere gentili e ragionevoli con gli uscieri ed il personale dei club e cos via.[29] Ugualmente, una ricerca condotta dallOsservatorio delle discriminazioni dellUniversit di Parigi I  sulla base dei test situazionali applicati ai Curriculum Vitae, ha seguito meticolosamente procedure dettagliate.[30]   Questa ricerca ha mirato a misurare la discriminazione  nellimpiego isolando diverse variabili:  genere (maschio/femmina), origini etniche (Africa del Nord/Francia), luogo di residenza, apparenza fisica (buona/pessima), et (sopra o sotto i 50 anni) e disabilit. Due CV vennero inviati in risposta ad un annuncio per un posto di lavoro, ciascuno difforme dallaltro per una sola delle variabili, quella da analizzare.  I CV e le lettere di accompagnamento  furono predisposti  cos da non sembrare troppo simili nella forma; differenti buste vennero usate; i plichi vennero inviati da luoghi diversi; le fotografie vennero ritoccate con mezzi digitali e cos via.

Affinch possa essere convincente, il metodo del test situazionale richiede un alto livello di similarit tra il gruppo che si ritiene possa essere vittima di discriminazione ed il gruppo di controllo, che simile in tutto al primo gruppo tranne per la variabile che deve essere testata.

 

Equit dellevidenza probatoria

Unaltra critica  di natura etica e giuridica che   stata rivolta al metodo dei test situazionali che non risponderebbe al principio  dellequit dellevidenza probatoria, una questione che la Corte di Cassazione francese ha considerato in talune occasioni.  In un caso, lONG SOS Racisme ha condotto test situazionali allingresso di diversi night club nella regione di Montpellier.  Gli addetti alla sicurezza sono stati assolti in appello  con la motivazione che i test erano stati condotti in  maniera iniqua, e preconcetta. Secondo la Corte di Appello, i test erano stati implementati in maniera faziosa dalla ONG, che impieg esclusivamente i suoi membri  () che vennero debitamente informati che lo scopo delloperazione era () dimostrare che una segregazione era in atto allingresso di questi night club. La Corte sentenzi pure che i test situazionali erano stati condotti senza alcuna partecipazione di personale dellamministrazione della Giustizia o di pubblici ufficiali, in maniera poco trasparente,  non disponevano di quelle garanzie sufficienti di equit  che sono essenziali  per levidenza probatoria nelle procedure penali,  e hanno compromesso i diritti dei convenuti. [31] Tuttavia, la Corte di Cassazione ha in maniera chiara e concisa rigettato tale punto di vista. Dopo aver ricordato che le offese possono essere accertate in giudizio  usando qualsiasi mezzo di prova,  la Corte ha sottolineato che non vi sono previsioni di legge che dispongano lesclusione di prove presentate dalle parti soltanto perch queste erano state ottenute in maniera illecita o iniqua.  Il giudice  dovrebbe soppesare il valore probatorio di ogni evidenza dopo avere sentito entrambe le parti in giudizio.[32] Secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, un giudice penale  non pu arbitrariamente  rifiutare le risultanze di test situazionali. Il loro valore probatorio deve essere soppesato e valutato in ogni caso.[33]

 

Incitamento

Un altro timore che ha talvolta rafforzato un atteggiamento di cautela da parte dei giudici quello secondo cui  i test situazionali rappresenterebbero una forma di incitamento. Il Consiglio di Stato belga, tenuto ad esprimente un opinione su ogni proposta di legge, condivide tale timore e ha affermato che i test situazionali potrebbero risultare in una violazione della riservatezza (privacy) della persona che viene testata.[34] La Corte Europea dei Diritti Umani si tuttavia confrontata con questa questione nelle sue sentenze concernenti la legittimit delle evidenze risultati dalluso delle tecniche di polizia di infiltrazione allinterno di gruppi criminali attraverso informatori o, nella lotta contro il traffico di stupefacenti, di poliziotti  infiltrati volti ad inscenare transazioni. Secondo la Corte, la procedura ammissibile fintantoch questi agenti di polizia e per analogia, coloro che eseguono i test situazionali non  inducono un  intento criminoso nelle persone che vengono testate.[35] In altre parole,  se coloro che effettuano i test si limitano a porre in essere le condizioni affinch loffesa venga commessa, e osservano la situazione in maniera passiva, ci non costituisce incitamento e la procedura accettabile. Di conseguenza, affinch il test situazionale  venga considerato positivamente, a coloro che lo effettuano devono essere date chiare istruzioni  affinch non possano essere successivamente  accusati  di aver incoraggiato la persona osservata a comportarsi in maniera discriminatoria.

 

La necessit di andare avanti

E tempo di abbandonare i timori sopra descritti e di considerare i test situazionali per quello che sono in realt: un semplice mezzo a disposizione delle vittime di discriminazione diretta  per fornire evidenza probatoria in giudizio. Al giorno doggi appare evidente  la necessit di tale strumento in molti paesi europei  al fine di provare  e mettere fine attraverso lazione giudiziaria a palesi forme di discriminazione. Lapplicazione della legislazione anti-discriminatoria  sar efficace ed effettiva solo attraverso lutilizzo di mezzi di prova non tradizionali, con modalit tali da garantire correttezza delle procedure e rispetto dei diritti di tutti. Altrimenti, il principio giuridico delleguaglianza di trattamento rischia di essere ridotto ad una mera dichiarazione di intenti esistente soltanto sulla carta, senza collegamento con la realt sociale effettiva.

 

 

 



[1] Questo articolo basato su uno studio di diritto belga intrapreso in collaborazione con  P.A. Perrouty, Rflexions sur le difficults de preuve en matire de discriminations, in Revue du droit des trangers, 2005, n. 133, pp. 161-175.

[2] Direttiva 2000/43/CE del 29 giugno 2000, attuativa del principio di parit di trattamento tra le persone  indipendentemente dallorigine etnica e razziale e la Direttiva 2000/78/CE del 27 Novembre 2000 sulla parit di trattamento nellimpiego e loccupazione.

[3] La Corte di Giustizia delle Comunit Europee ha avuto giurisdizione  in materia di discriminazione tra uomini e donne fin dal 1957 (Art. 119 del Trattato di Roma, seguito dalla Direttiva 76/207/CEE del 9 Febbraio 1976 sullattuazione  del principio di parit di trattamento tra uomini e donne  riguardo allaccesso allimpiego, alla formazione professionale, alla promozione e alle condizioni di lavoro, Gazzetta Ufficiale L039, 14 febbraio 1976)

[4] CGCE, 30 giugno 1988, Commissione v. Francia; CGCE, 17 Ottobre 1989, caso C-109/88, Danfoss [1989]  ECR 3199; CGCE, 27 ottobre 1993, caso C-127/92, Enderby v Frenchay Health Authority [1993] ECR I-5535; CGCE, 31 maggio 1995, caso C-400/1993, Royal Copenhagen [1995] ECR I-1275.

[5] Direttiva 97/80/CE del 15 dicembre 1997 sullonere della prova in casi di discriminazione fondata sul sesso.

[6] King v Great Britain Britain-China Centre [1992] ICR 516, CA (Lord Justice Neill). Questa motivazione venne seguita anche  dalla House of Lords nel caso Glasgow CC v Zafar [1998] ICR 12.

[7] Reclami di discriminazione razziale messi da parte, Labour Reserach, Aprile 2002.

[8]  Igen Ltd and others v Wong; Chamberlin & Another  v Emokpae; Webster v Brunel University [2005] EWCA Civ 142.

[9] Articolo 8 della Direttiva sullEguaglianza Razziale 2000/43/CE  e Art. 10 della Direttiva sulla parit di trattamento nellimpiego 2002/78/CE

[10] Paragrafo 21 del preambolo  della   Direttiva sullEguaglianza Razziale 2000/43/CE e paragrafo 31 del preambolo  della Direttiva sulla parit di trattamento in materia di impiego 2000/78/CE.

[11] Paragrafo 15 del preambolo delle Direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE.

[12] Ibid.

[13] A titolo di esempio, la legislazione belga cita tra i fattori comportanti uno spostamento dellonere della prova fatti, come evidenze statistiche o  test situazionali( Legge 25 Febbraio 2003 sul contrasto alle discriminazioni modificativa della legge 15 Febbraio 1993 istitutiva del Centro per le Pari Opportunit e la lotta al Razzismo, Moniteur Belge, 17 Marzo 2003, Art. 19, paragrafo 3). In Ungheria, un decreto governativo consente allAutorit per le Pari Opportunit il ricorso ai test situazionali e luso in giudizio delle loro risultanze (Decreto Governativo 362/2004 sullAutorit per le Pari Opportunit e le sue regoli procedurali (ETAD), adottato  nel Dicembre del 2004).  In Francia, lart. 21 del disegno di legge sulle Pari Opportunit (n. 2787) presentato dal Governo allAssemblea Nazionale l11 gennaio 2006, legalizza luso dei test situazionali (chiamati anche verifiche improvvisate nel Preambolo) nel diritto penale. A seguito di una dichiarazione durgenza del governo, il testo stato approvato in prima lettura dallAssemblea nazionale il 10 Febbraio 2006 con il numero 534.

[14] Centro per le Pari Opportunit e la lotta al Razzismo, Le test de situation en pratique, in Un combat pour les droits Rapport annuel 2000, p. 119.

[15] Bisogna notare che i test situazionali  vengono attualmente usati in misura molto limitata nel Regno Unito in quanto essi servono ad individuare forme di discriminazione diretta che oramai si verificano raramente. Tuttavia, vengono tuttora  praticati da ONG e organizzazioni comunitarie  per fare pressioni su bar e night club accusati di praticare forme di segregazione etnica. Questo tipo di azione molto spesso conduce a cambiamenti nelle prassi degli esercizi interessati senza necessit di promuovere azioni giudiziarie.

[16] Vedasi le metodologie formulate in Fr. Bovenkerk, Un manuale per la ricerca comparativa internazionale sulle discriminazioni a carattere etnico e razziale, Ginevra, Organizzazione Internazionale del Lavoro, 1992.

[17] Legge 25 febbraio 2003 precedentemente citata nella nota n. 13. Per alcuni esempi di uso stricto sensu di forme semplificate  di test situazionali nella forma di testimonianze, vedasi  la sentenza della Corte di Appello di Liegi del 11 Marzo 1998 e quella del Tribunale penale di Brussels del 31 marzo 2004 (disponibili sul sito internet del Centre for Equal Opportunities and Opposition to Racism: www.antiracisme.be) cos come  il sommario della sentenza del Tribunale Civile di Brussels del 3 giugno 2005 (riportato sul sito internet del Movement Against Racism , Anti-Semitism and Xenophobia: www.mrax.be)

[18] Il caso venne pubblicato con il numero EBH 2002.625 nella Gazzetta Ufficiale della Corte Suprema, nella quale trovano pubblicazione le sentenze di maggiore rilevanza. Per una descrizione di questo caso, si veda anche il Libro Bianco 2000 sul sito internet del NEKI, sotto la voce Discoteca e D (http: //www.neki.hu/indexeng.htm).

[19] Decreto governativo 362/2004 precedentemente citato alla nota  n. 13.

[20] Vedasi le sentenze del 12 settembre 2000, dell11 giugno 2002 e del 27 giugno 2005, riassunte in dettaglio nella note sottostante  n. 33.

[21] Disegno di legge  n. 534 precedentemente citato alla nota n. 13.

[22] Vedasi, ad esempio, le sentenze della Corte municipale di Praga del 31 Marzo 2004; quella dellAlta Corte  di Praga del 22 Marzo 2005 e quella della Corte regionale di Ostrava del 24 Marzo 2005. Per un commento su tali decisioni, leggasi European Anti-Discrimination Law Review, 2005. n. 2, p.50.

[23] Questi casi vennero portati in giudizio da una ONG della Slovacchia Orientale, il Centro per i diritti umani e civili.

[24] Le Soir, 26, 27, 28 Marzo 2005.

[25] De Standard, 25 Marzo 2005.

[26] Vedasi nota n. 13

[27] UNPI comunicato stampa, 2 Dicembre 2005

[28] La campagna  ha avuto luogo nel 2000 e nel 2001 (vedasi www.mrax.be/article.phb3?id_article=194) 

[29] Vedasi anche I test: metodi e esempi, una guida pratica edita dal GELD (Groupe dՎtude contre les discriminations). Questa ONG ha cessato le sue attivit il 30 giugno 2005 e ora parte dellHaute autorit de lutte contre les discriminations (Autorit Superiore contro le Discriminazioni).

[30] J.Fr. Amadieu, Enquete testing sur CV (Indagare luso dei test ai CV), Adia/Paris I Observatoire des discriminations, Maggio 2004. Vedi anche il seguito di questa  ricerca, Discriminations lembauche De lenvoi du CV lentetrien (Discriminazioni in sede di procedure di  assunzioni. Dallinvio dei CV allintervista), Aprile 2005. Queste ricerche sono disponibili sul sito web dellOsservatorio (http://cergors.univ-paris1.fr/observatoiredesdiscriminationsfd.htm).

[31] Corte di Appello di Montpellier (Divisione penale), 5 giugno 2001.

[32] Corte di Cassazione (Sezione penale), 11 giugno 2002, n. 01-85.559, consultabile sul sito internet di Lgifrance

[33] Vedasi anche la sentenza della Corte di Cassazione del 12 Settembre 2000, n. 99-87251, consultabile sul sito internet di Lgifrance. Nel caso in questione, che riguard pure un test allingresso di una discoteca, un pubblico ufficiale fu presente per tutta la durata dellesperimento e rifer che mentre ad un gruppo di Nordafricani venne rifiutato lingresso con il pretesto che il club era privato, ad un gruppo di giovani europei venne consentito di entrare senza alcuna difficolt. Vedasi anche la sentenza della Corte del 7 giugno 2005, n. 04-8735, consultabile sul sito internet Lgifrance. In questo caso, la parte lesa che era stata discriminata nellaccesso ad un appartamento in locazione, aveva telefonato allagenzia immobiliare  dalla sede di un ONG, SOS Racisme. La registrazione della conversazione telefonica era stata ammessa come evidenza probatoria nel giudizio.

[34] Consiglio di Stato (CE), opinione n. 32.967/2 del 2 Febbraio 2002, espressa su richiesta del Presidente della Camera dei Rappresentanti in sede di esame del disegno di legge sul contrasto alla discriminazione, poi approvato con  legge del 25 febbraio 2003 precedentemente citata.

[35] CEDR 9 giugno 1998, Teixera de Castro v Portugal, vedi anche  la giurisprudenza olandese, in base alla quale i test situazionali sono stati rifiutati  in quanto considerati una forma di incitamento (per quanto riguarda il diritto penale: HR 18 ottobre 1998, NJ 1989; per quanto riguarda il diritto civile HR 24 Novembre 1981, RV 1981, 115).