Impiego irregolare di mano dÕopera straniera: la circolare inviata dal Ministro dell'Interno Amato a tutti i prefetti

 

 

AI SIGG. PREFETTI DELLA REPUBBLICA
LORO SEDI

AI SIGG. COMMISSARI DEL GOVERNO PER
LE PROVINCE DI
TRENTO E BOLZANO

AL SIG. PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE DELLA VALLE D«AOSTA
AOSTA


OGGETTO: Impiego irregolare di mano d«opera straniera


Con l«obiettivo di ridurre l«immigrazione irregolare, il nostro Paese pone in essere una strategia articolata che comprende, come noto, i dispositivi di vigilanza delle frontiere, l«allontanamento degli stranieri che si trovano illegalmente sul territorio nazionale, la lotta alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti e iniziative per ottenere la collaborazione dei Paesi di origine e di transito dei flussi.

Nella considerazione che il modo pi efficace per combattere l«immigrazione clandestina e le organizzazioni criminali che la sfruttano risiede nell«apertura di canali legali di immigrazione, il Governo ha recentemente determinato di ampliare la quota d«ingresso per lavoratori extracomunitari relativa all«anno in corso, tenendo conto delle capacitˆ di assorbimento del mercato del lavoro nazionale.

PerchŽ questo insieme di misure possa avere un reale e duraturo effetto di contenimento dell«immigrazione irregolare, occorre anche porre in essere una ferma azione di contrasto all«impiego irregolare di mano d«opera straniera, potente fattore di attrazione di flussi migratori destinati a restare nella clandestinitˆ.

Il fenomeno del lavoro nero non si esaurisce, naturalmente, nei soli casi in cui vi siano  implicate organizzazioni criminali e in quelli nei quali vengano a crearsi intollerabili situazioni di sfruttamento di stranieri che si trovano in Italia in condizioni di clandestinitˆ. Si tratta, come noto, di un fenomeno di portata pi ampia che riguarda l«impiego illegale della manodopera straniera in molti contesti, da quello familiare fino ai circuiti commerciali e d«impresa pi complessi. In tali casi, alla violazione della legalitˆ e agli effetti perversi che sempre il lavoro sommerso comporta sulla crescita economica, va ad aggiungersi il costo determinato dall«impossibilitˆ per lo straniero di integrarsi nel tessuto sociale ed economico del Paese.

Un forte richiamo a combattere il fenomeno dell«impiego illegale di mano d«opera straniera viene anche dall«Unione Europea.
In particolare in una recente Comunicazione presentata dalla Commissione Europea in occasione del Consiglio Giustizia e Affari Interni svoltosi a Bruxelles il 24 luglio scorso viene rilevato come il lavoro nero, fenomeno presente in tutti i Paesi membri, sia considerato un fattore in grado di attrarre verso l«Europa flussi di immigrazione clandestina. In questo contesto, nel preannunciare iniziative comunitarie rivolte ad armonizzare le misure adottate a livello nazionale, viene richiesto agli Stati membri un forte impegno nell«azione di contrasto a questo fenomeno.

In tal senso si  espresso lo stesso Vice Presidente della Commissione Europea Frattini nel dare riscontro alla richiesta di un intervento straordinario dell«Unione Europea in relazione alla situazione dei flussi migratori irregolari che giungono nel nostro Paese.

Occorre inoltre considerare che l«esistenza di un fattore di attrazione come quello rappresentato dal lavoro nero viene spesso invocato dai Paesi di origine e di transito dei migranti per attenuare in qualche misura le proprie responsabilitˆ e l«impegno nel contenimento a monte dell«immigrazione clandestina.

Tanto premesso, si pregano le SS.LL. di voler sviluppare ogni iniziativa ritenuta utile a contenere il fenomeno dell«impiego di manodopera straniera irregolare.

A tale scopo potrˆ essere opportuno promuovere forme di coordinamento con le Amministrazioni competenti e i soggetti interessati, sia nell«ambito della Conferenza permanente che dei Consigli territoriali per l«immigrazione, fatto salvo ogni intervento che le SS.LL. ritengano di dover attivare nell«esercizio delle funzioni a tutela dell«ordine e della sicurezza pubblica.

Sulle iniziative intraprese si gradirˆ ricevere cortesi notizie.


                                                                             IL MINISTRO

28/07/2006