Gentile signor Amato, Ministro degli affari interni

 

Le sottoscritte organizzazioni e associazioni dalla Slovenia vogliono esprimerLe la loro pi sincera ammirazione per la sua visita al campo rom di via dei Gordiani, avvenuta il 15 agosto 2006. Il gesto di visitare i Rom che provengono da una delle repubbliche della ex-Jugoslavia ci sembrato un segnale importante, che il nuovo governo italiano d ai suoi cittadini e a quelli degli altri stati europei: un segnale che giudica severamente la discriminazione e il razzismo verso i rom e in generale verso i migranti, e apre un dialogo allinsegna di un sentimento democratico di uguaglianza. Inoltre, ci ha colpito in senso positivo la Sua disponibilit ad ascoltare le ragioni di chi si ritrova clandestino, pur essendo nato e sempre vissuto in Italia, senza la possibilit di ottenere la cittadinanza italiana.

In questo senso ci ha enormemente stupiti la notizia che nove di queste persone, visitate e ascoltate da Lei sei giorni fa, sono state oggi, 21 agosto 2006, portate con la forza dalla polizia alla Questura di Roma, dove sono state interrogate per ore, e che alcuni di loro saranno internati nel Centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria, da dove li si vorrebbe espellere in Serbia stato al quale non appartengono, e con il quale non hanno pi nessun legame.

Le organizzazioni e le associazioni che sottoscrivono questo appello, assieme a molti altri soggetti in Slovenia e in Italia, si chiedono: come possibile una tale incongruenza, tra il 15 e il 21 agosto? In che modo si pu interpretare il Suo gesto, che aveva dato una grande speranza ai Rom di Roma, ma anche ai Rom dEuropa e ad altre persone che vivono nellinvisibilit e nella clandestinit, alla luce di questi ultimi fatti? Bisogna cercare le ragioni di quello che sta accadendo nelle contraddizioni del Suo Ministero? O della Sua persona stessa?

Le sottoscritte organizzazioni e associazioni si appellano a Lei affinch siano immediatamente rilasciate le nove persone detenute dalla polizia, senza procedere ad alcuna espulsione. Inoltre, chiediamo di dare immediatamente la cittadinanza italiana a tutti i giovani che sono nati e cresciuti in Italia, ponendo fine a queste assurde persecuzioni, gravemente lesive dei diritti umani.

 

Cordiali saluti,

 

Karaula MiR, Ljubljana Friuli - Roma

Radio Marš, Maribor

Društvo afriški center, Ljubljana

Politični laboratorij, Ljubljana

Antirasistična skupščina Rog, Ljubljana

Galaksija Njetwork, Ljubljana

Društvo Zrakogled, Koper

Društvo Matafir, Ljubljana