Lintegrazione per il bene di Roma

 

un assessorato allintegrazione

nel programma della nuova Amministrazione Capitolina

 

Incontro delle Ong e delle Associazioni con Walter Veltroni e i candidati al Consiglio Comunale

Venerd 12 maggio, ore 18 presso il CRA-ACEA, Via Angelo Battelli, 6

 

 

Roma, in questi ultimi decenni, ha vissuto una grande trasformazione, graduale ma di ampia portata.

riuscita a viverla senza gravi traumi, riuscendo a conservare la propria identit e i propri valori, mantenendo la propria vocazione di apertura al mondo con un messaggio di dialogo e di pace, riuscendo ad accogliere persone di ogni continente che si sono inserite in ambito lavorativo, sociale e politico. Si tratta di 242 mila immigrati regolari e stabili.

LAmministrazione capitolina che sta per finire il proprio mandato ha cercato di sviluppare un modello di citt partecipata, solidale, promotrice di sviluppo economico, sociale e culturale. Ha saputo offrire limmagine di una citt che appartiene a tutti coloro che vi risiedono e vi lavorano, educando cos allincontro di civilt, contro la cultura dello scontro, e allapertura socio-culturale, contro ogni forma di ghettizzazione.

Ha saputo porre i giusti semi per uno sviluppo armonico della citt. Semi che vanno ora curati, coltivati, fatti crescere. Perch il rischio che possano rinsecchire rimane sempre in agguato.

 

Rispetto ad altri Paesi europei, come ad esempio Francia e Gran Bretagna, la presenza dellimmigrazione alquanto recente, ma rappresenta ormai circa l8% della popolazione residente.

La globalizzazione porter inevitabilmente le nostre societ ad una maggiore presenza di immigrati.

Si tratta, infatti, di un mutamento epocale che pu essere forse regolato ma certo non arrestato.

 

Il problema principale a cui, nellimmediato futuro, le Amministrazioni locali dovranno far fronte quindi quello dellintegrazione di queste nuove persone stabilizzate. Solo unequilibrata integrazione, basata sui diritti e sui doveri di cittadinanza, pu infatti permettere un salutare sviluppo delle nostre citt.

Si tratta di un impegno che dovr coinvolgere lintera cittadinanza che dovr cogliere in queste nuove presenze non solo linevitabilit ma anche le opportunit di sviluppo.

 

Il modello francese di integrazione, tendente allassimilazione, non riuscito a rispondervi in modo adeguato.

Le tensioni, specie nelle grandi citt, appaiono infatti con sempre maggiore evidenza.

Anche il modello britannico, pi propenso al comunitarismo, ha prodotto in molti casi una cittadinanza di estranei. LItalia ancora nella condizione di potere pensare e promuovere un modello di integrazione che faccia tesoro dei limiti gi sperimentati altrove e sia adatto al nostro modello di societ con le sue dinamiche unificanti e disgreganti. Roma pu rappresentare in questo cammino un importante esempio. Pu e deve, perch non cՏ altra via al suo sviluppo che quello della migliore integrazione dei suoi abitanti.

 

Lintegrazione per il bene di Roma quindi: una positiva, equilibrata e rispettosa integrazione, per il bene di questa citt che amiamo e che amata dal mondo.

 

Noi Ong romane, organizzazioni non governative che operiamo da anni per lo sviluppo dei paesi da cui molti degli immigrati provengono, ci adopereremo con lAmministrazione comunale perch questa indispensabile integrazione possa avvenire al meglio. Conosciamo i paesi di provenienza, le loro popolazioni, i loro problemi insieme alla loro cultura e alla straordinaria ricchezza di umanit che ancora sanno esprimere.

Ci proponiamo come attori privilegiati in questo dialogo, fatto di umanit, di comprensione e di severit, che deve portare alla migliore integrazione per il bene della nostra citt. Per il bene di Roma.

 

Convinti che questo sia uno dei temi principali a cui nei prossimi anni saremo confrontati, specie nelle grandi citt, chiediamo al Sindaco che governer per il prossimo quinquennio di istituire un Assessorato allintegrazione che promuova e coordini tutte le iniziative utili a tal fine.

Chiediamo ai prossimi Consiglieri Comunali e agli eletti nei Municipi di favorire tale scelta dotandola di strumenti e di efficacia a tutti i livelli. Non si tratta di un Assessorato allimmigrazione, che rischierebbe di isolare e separare il cittadino immigrato dal resto della cittadinanza, ma di un Assessorato che riguarda tutti, vecchi e nuovi cittadini, che riguarda le possibilit di incontro, di conoscenza, di apprezzamento, di crescita e di sviluppo della citt e dei suoi quartieri, di apertura allaltro e al mondo. Che riguarda il bene di Roma e il suo futuro.

 

 

Le Ong romane invitano ad un incontro con i candidati alle prossime elezioni comunali sul tema:

Lintegrazione per il bene di Roma

 

Venerd 12 maggio dalle ore 18 alle 19,30 presso il Cra dellAcea, via Angelo Battelli, 6 - Roma

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