CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES

14-15 DICEMBRE 2006

CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA

 

 

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II. SPAZIO DI LIBERT, SICUREZZA E GIUSTIZIA

 

16. Il Consiglio europeo ha preso atto dell'attuazione del programma dell'Aia e ribadito l'impegno per l'ulteriore sviluppo dello spazio di libert, sicurezza e giustizia.

 

17. In tale ambito il Consiglio europeo ha discusso della migrazione e del miglioramento del

processo decisionale nello spazio di libert, sicurezza e giustizia.

 

18. Il Consiglio europeo consapevole che, creando uno spazio di libert, sicurezza e giustizia, l'Unione europea confrontata alle aspettative costanti e crescenti dei cittadini i quali desiderano risultati concreti in settori quali la criminalit e il terrorismo transnazionali nonch la migrazione. Nel contempo aumentano sempre pi le preoccupazioni riguardo alla difficolt di rispondere a queste aspettative avvalendosi delle attuali procedure decisionali.

 

19. Con queste premesse e nel contesto della revisione del programma dell'Aia, il Consiglio

europeo, nelle conclusioni del giugno 2006, ha invitato la presidenza a esplorare, in stretta

collaborazione con la Commissione, le possibilit di miglioramento del processo decisionale e

dell'azione in materia di libert, sicurezza e giustizia sulla base dei trattati vigenti.

 

20. Muovendo dall'analisi e dalla riflessione compiute, segnatamente nella riunione dei ministri della giustizia e degli affari interni tenutasi a Tampere in settembre, il Consiglio europeo ritiene innanzitutto che progressi concreti possano essere conseguiti intensificando  la cooperazione operativa tra le autorit competenti degli Stati membri. Il Consiglio europeo

invita il Consiglio a far progredire i lavori sulla scorta delle opzioni prospettate. Il Consiglio europeo al tempo stesso persuaso che il quadro in cui perseguire le politiche dell'Unione

volte a migliorare lo spazio di libert, sicurezza e giustizia debba essere effettivamente

rafforzato per far fronte alle sfide attuali.

A tale proposito il Consiglio europeo riafferma i principi riconosciuti nell'ambito del processo di riforma dell'Unione. Essi rappresentano la base pi equilibrata per i lavori futuri in ordine allo spazio di libert, sicurezza e giustizia. Allorch saranno adottate le decisioni sul prosieguo del processo di riforma si terr conto di questi principi.

 

Una politica migratoria europea globale

 

21. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza delle questioni relative alla migrazione per l'UE e gli Stati membri. Far fronte alle sfide e cogliere le opportunit derivanti dalla migrazione a beneficio di tutti una delle maggiori priorit dell'UE all'inizio del XXI secolo.

 

22. La politica migratoria europea si fonda sulle conclusioni del Consiglio europeo di Tampere

del 1999, sul programma dell'Aia del 2004 e sull'approccio globale in materia di migrazione adottato nel 2005. Tale politica si basa sulla solidariet, la fiducia reciproca e la ripartizione delle responsabilit tra l'Unione europea e gli Stati membri. Si basa altres sul rispetto dei diritti dell'uomo e delle libert fondamentali dei migranti, sulla convenzione di Ginevra e sul debito accesso alle procedure d'asilo. Richiede un vero partenariato con i paesi terzi e deve essere pienamente integrata nelle politiche esterne dell'Unione.

 

23. Gli avvenimenti del 2006 e i progressi realizzati nell'attuazione dell'approccio globale hanno dimostrato che la migrazione deve essere affrontata globalmente e che occorre potenziare le iniziative finora condotte. I lavori futuri dovrebbero tenere conto delle comunicazioni della Commissione, ampliare il campo d'azione ad altri settori di intervento e applicare ad altre regioni quanto si appreso.

 

24. Il Consiglio europeo conviene pertanto le seguenti misure, da prendere nel corso del 2007:

 

a) rafforzare e approfondire la cooperazione e il dialogo internazionali con i paesi terzi

di origine e di transito in modo globale e equilibrato. In particolare:

 

si approfondir il partenariato tra l'Unione europea ed i paesi africani e mediterranei ampliando il dialogo e intensificando la cooperazione pratica; tale partenariato si fonder in particolare sugli impegni comuni assunti nel 2006 nell'ambito delle conferenze ministeriali di Rabat e Tripoli, nonch sui lavori attualmente in corso nel quadro del dialogo UE/Africa sulla migrazione, a norma dell'articolo 13 dell'accordo di Cotonou e del processo Euromed compresa la conferenza ministeriale sulla migrazione del 2007. Per rafforzare il dialogo sulla migrazione, verranno inviate missioni specifiche UE nei paesi africani chiave nel 2007;

verr intensificato il programma di lavoro relativo alla migrazione e allo sviluppo assicurando una maggiore coerenza tra le varie politiche dell'Unione e tra i relativi strumenti finanziari, nella prospettiva di affrontare le cause all'origine della migrazione;

gli Stati membri e la Commissione integreranno le questioni relative alla migrazione e allo sviluppo nelle politiche e nella programmazione relativa agli aiuti, incoraggeranno i paesi dorigine e di transito a inserire le questioni relative alla migrazione nei loro piani nazionali di sviluppo, comprese le strategie per la riduzione della povert, e sosterranno lo sviluppo di capacit per unefficace gestione della migrazione, anche attraverso la creazione di profili di migrazione specifici per paese. Se necessario, la nuova generazione di documenti di strategia nazionale e regionale integrer appieno il nesso migrazione-sviluppo. A questo

riguardo, liniziativa della Commissione per un programma UE sulla migrazione e lo sviluppo in Africa offre una modalit per affrontare la questione a breve e medio termine. Gli Stati membri sono altres incoraggiati a intensificare il coordinamento e a sviluppare una programmazione congiunta;

verranno istituite piattaforme di cooperazione specifica per paese sulla migrazione e lo sviluppo per riunire il paese partner interessato, gli Stati membri dellUE e la Commissione cos come le appropriate organizzazioni internazionali, allo scopo di gestire la migrazione in modo pi coerente; s'invita la Commissione a prendere in considerazione misure di sviluppo di capacit a favore dei paesi di origine e di transito;

si assicurer un coerente seguito al dialogo ad alto livello dellONU su migrazione e sviluppo internazionali del settembre 2006; lUE prender liniziativa ponendo la migrazione e lo sviluppo allordine del giorno della comunit internazionale. La prima riunione del Forum globale su migrazione internazionale e sviluppo nel luglio del 2007 in Belgio costituir un passo essenziale a questo riguardo;

si prenderanno misure per migliorare la cooperazione con i paesi terzi in materia di rimpatri e riammissione, compresa unefficace identificazione e documentazione; si riserver particolare attenzione alla reintegrazione dei migranti che fanno rientro nel loro paese di origine. necessario intensificare i negoziati sugli accordi di riammissione; a tal fine il Consiglio dovrebbe esplorare ulteriori modalit e strumenti attraverso i quali gli Stati membri potrebbero sostenere la Commissione nei suoi sforzi per concludere siffatti accordi a livello CE e per assicurarne leffettiva applicazione;

si intensificheranno in modo concreto i lavori sulle rotte migratorie in partenariato con i paesi terzi al fine di prevenire e combattere il traffico di clandestini e la tratta di esseri umani, assicurando nel contempo unefficace protezione internazionale alle persone che dovessero averne bisogno nonch ai gruppi vulnerabili quali le donne e prevedendo misure specifiche per i minori non accompagnati;

nel rispetto delle competenze degli Stati membri in questo settore, si considerer come le opportunit di migrazione legale possono essere meglio integrate nelle politiche esterne dellUnione, al fine di sviluppare un partenariato equilibrato con i paesi terzi, adeguato alle esigenze specifiche degli Stati membri dellUE in termini di mercato del lavoro; si vaglieranno modi e mezzi per agevolare la migrazione circolare e temporanea; la Commissione invitata a presentare proposte dettagliate su come meglio organizzare e informare quanto alle varie

forme di circolazione legale fra lUE e i paesi terzi entro il giugno 2007;

si applicher l'approccio globale alle regioni limitrofe orientali e sud orientali dell'Unione europea. La Commissione invitata a presentare proposte sul dialogo rafforzato e misure concrete entro il giugno 2007;

 

b) rafforzare la cooperazione fra gli Stati membri nella lotta all'immigrazione illegale, tenendo conto a tale proposito della comunicazione della Commissione riguardante le priorit politiche. In particolare:

 

le misure contro il lavoro illegale verranno intensificate a livello di Stati membri e di UE; il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare proposte al riguardo entro l'aprile 2007;

ci si avvarr pienamente delle possibilit tecnologiche, attuali e nuove, per potenziare il controllo di frontiera e consentire la corretta identificazione delle persone; in particolare si invita la Commissione a riferire entro la fine del 2007 su come migliorare il controllo dell'accesso, e anche sulla possibilit di istituire all'uopo un sistema generalizzato e automatizzato dingresso-uscita. In proposito saranno rispettate le disposizioni applicabili sulla protezione dei dati;

si invita la Commissione a studiare le possibilit di elaborare politiche di solidariet europea ampliata nei settori dell'immigrazione, del controllo di frontiera e dell'asilo, tenendo conto dell'apposita iniziativa;

 

c) migliorare la gestione delle frontiere esterne dell'Unione europea sulla scorta della strategia di gestione integrata delle frontiere adottata dal Consiglio nel 2006. In particolare:

 

la capacit dell'Agenzia FRONTEX sar rapidamente potenziata per permetterle di sostenere le sfide migratorie alle frontiere esterne dell'UE il prossimo anno, mettendo a disposizione risorse economiche e di personale adeguate e assicurandone un impiego efficace, istituendo procedure per le situazioni di emergenza, rafforzando i mezzi operativi, consolidando i legami con la rete di funzionari di collegamento incaricati dell'immigrazione e portando a termine nel 2007 la prevista valutazione dell'Agenzia ed il riesame delle sue funzioni;

si invita l'Agenzia FRONTEX con urgenza a completare i lavori in corso per la creazione di un registro centralizzato delle attrezzature tecniche offerte dagli Stati membri che potrebbero essere messe a disposizione di un altro Stato membro e a riferire al Consiglio entro la fine di aprile 2007 sui progressi compiuti al riguardo.

Gli Stati membri sono invitati a contribuire attivamente a questo processo con mezzi e risorse nazionali;

sar data altres priorit all'esame della creazione di un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere marittime meridionali; si invita l'Agenzia FRONTEX ad istituire quanto prima possibile, unitamente con gli Stati membri della regione, una rete permanente di pattuglie costiere alle frontiere marittime meridionali;

sar potenziata l'efficienza della cooperazione in materia di ricerca e salvataggio e saranno portati avanti i lavori per contribuire all'elaborazione di orientamenti sulla portata giuridica delle azioni da intraprendere per contrastare la migrazione clandestina via mare;

il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati a giungere rapidamente ad un accordo sul regolamento relativo alla creazione di squadre di intervento rapido alle frontiere nel primo semestre del 2007 e a studiare questo modello in altre funzioni connesse alle frontiere, come l'assistenza umanitaria;

 

d) elaborare, per quanto riguarda la migrazione legale, politiche migratorie opportunamente gestite, nel pieno rispetto delle competenze nazionali, per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze di manodopera attuali e future contribuendo nel contempo allo sviluppo sostenibile di tutti i paesi; in particolare sarebbe opportuno esaminare rapidamente le prossime proposte della Commissione nel quadro del piano strategico sulla migrazione legale del dicembre 2005; s'invitano gli Stati membri a scambiarsi informazioni sulle misure adottate nei settori dell'asilo e della migrazione conformemente al meccanismo d'informazione reciproca istituito dal Consiglio nell'ottobre scorso;

 

e) promuovere l'integrazione e il dialogo interculturale e la lotta a tutte le forme di discriminazione negli Stati membri e nell'UE; rafforzare le politiche di integrazione e convenire obiettivi e strategie comuni; a tale proposito rivestir particolare rilievo la conferenza ministeriale sull'integrazione che si terr nel maggio 2007;

 

f) realizzare entro la fine del 2010 il regime europeo comune in materia di asilo iniziando con una valutazione preliminare della sua prima fase nel 2007. Lo sviluppo della seconda fase sar accompagnato dall'intensificazione della cooperazione pratica nel settore dell'asilo, in particolare tramite la creazione di squadre di esperti in materia di asilo e l'istituzione di una rete di cooperazione in materia di asilo; si prender in esame anche l'eventuale creazione di un ufficio di sostegno europeo;

 

g) rendere disponibili risorse adeguate per l'attuazione della politica migratoria globale utilizzando appieno i consistenti finanziamenti che si renderanno disponibili se verranno pienamente mobilitate tutte le attuali linee di bilancio e se si sfrutteranno in modo coerente e sistematico tutte le possibilit offerte. A tale proposito il fondo per le frontiere esterne, il fondo per l'integrazione, il fondo per i rifugiati ed il fondo per i rimpatri, come pure l'ENPI e lo strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (CAS), apporteranno importanti risorse a sostegno della politica migratoria globale. Il FES inoltre aiuter, in accordo con i partner ACP, ad affrontare le cause all'origine della migrazione tramite politiche di sviluppo a lungo termine nonch l'assistenza per lo sviluppo di capacit ai partner ACP nel quadro dell'iniziativa di governanza dell'UE.

 

25. Si invita la Commissione a riferire in merito all'attuazione della politica migratoria globale in tempo utile prima del Consiglio europeo del dicembre 2007.

 

Allargamento Schengen

26. Il Consiglio europeo approva le conclusioni raggiunte dal Consiglio "Giustizia e Affari interni" del 4 e 5 dicembre 2006 e attende con interesse la soppressione dei controlli alle frontiere interne a partire dal dicembre 2007 e al pi tardi entro il marzo 2008 a condizione che siano stati soddisfatti tutti i requisiti per l'applicazione dell'acquis di Schengen.

 

Risposta alle crisi

27. Prendendo atto dei progressi conseguiti finora il Consiglio europeo rammenta l'importanza di costruire gradualmente a livello europeo la prontezza e la capacit di risposta alle crisi e alle catastrofi in base ai mezzi messi a disposizione dagli Stati membri e invita le presidenze future a portare avanti i lavori su tutti gli aspetti e a riferire con regolarit sugli avanzamenti.