DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
25 ottobre 2006
Programmazione aggiuntiva dei flussi d'ingresso dei lavoratori
extracomunitari non stagionali nel territorio dello Stato, per l'anno
2006.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive
modificazioni ed integrazioni, contenente il testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme
sulla condizione dello straniero ed in particolare l'art. 3, comma 4;
Visto il documento programmatico relativo alla politica
dell'immigrazione e degli stranieri nel territorio dello Stato per il
triennio 2004-2006, approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 13 maggio 2005 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
169 del 22 luglio 2005, supplemento ordinario;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15
febbraio 2006, concernente la programmazione dei flussi d'ingresso
dei lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno
2006, che ha fissato una quota complessiva massima di 170.000
ingressi, di cui 120.000 per motivi di lavoro non stagionale;
Rilevato che alla data del 31 maggio 2006 e' stato presentato, da
parte dei datori di lavoro, un numero di domande di concessione di
nulla osta al lavoro subordinato non stagionale per cittadini
extracomunitari, notevolmente superiore alla corrispondente quota di
ingressi prevista dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 15 febbraio 2006;
Considerato il fabbisogno espresso dal mercato del lavoro interno,
di lavoratori subordinati extracomunitari non stagionali, in
particolare per le esigenze di specifici settori produttivi, nonche'
del lavoro domestico e della cura ed assistenza alla persona;
Rilevato che l'art. 3, comma 4, del decreto legislativo n. 286 del
1998 sopra citato, nel disporre la definizione annuale delle quote
massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, prevede altresi'
la possibilita' di emanare, qualora se ne ravvisi l'opportunita',
ulteriori decreti flussi nel corso dell'anno;
Ritenuto che, al fine di corrispondere alle esigenze del mercato
del lavoro interno sopra evidenziate e di non penalizzare il sistema
produttivo nazionale, nonche' il settore del lavoro domestico e della
cura ed assistenza alla persona, e' opportuno dare riscontro alle
domande di concessione di nulla osta al lavoro subordinato non
stagionale per cittadini extracomunitari, che risultino, a seguito
della verifica del rispetto dei requisiti prescritti, esser state
regolarmente presentate dai datori di lavoro;
Ravvisata, peraltro, l'esigenza di salvaguardare le quote riservate
ai «lavoratori di origine italiana per parte di almeno, uno dei
genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza, residenti
in Paesi non comunitari, che chiedano di essere inseriti in apposito
elenco, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari,
contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi»,
nonche' l'esigenza di assicurare il proseguimento di una politica di
incentivazione della collaborazione da parte di Paesi di origine o di
transito di importanti flussi migratori, salvaguardando il
riconoscimento di quote privilegiate a favore di quei Paesi che hanno
sottoscritto o sottoscrivano accordi di cooperazione in materia
migratoria;
Sentito il Comitato per il coordinamento e il monitoraggio delle
disposizioni del testo unico sull'immigrazione, costituito ai sensi
dell'art. 2-bis dello stesso testo unico, riunitosi il giorno 21
luglio 2006, che ha tenuto conto della relazione conseguente al
supplemento di istruttoria sui flussi d'ingresso dei lavoratori
extracomunitari per l'anno 2006, svolta del Gruppo tecnico di lavoro
istituito presso il Ministero dell'interno, ai sensi del citato art.
2-bis, comma 3, del testo unico sull'immigrazione, il quale ha
ritenuto ipotizzabile un secondo decreto flussi per l'anno 2006 che
preveda una quota massima di 350.000 ingressi aggiuntivi per
lavoratori subordinati extracomunitari non stagionali;
Acquisito il parere della Conferenza unificata Stato-regioni,
citta' ed autonomie locali del 3 agosto 2006;
Acquisito il parere della prima Commissione permanente della Camera
dei deputati in data 3 ottobre 2006 ed il parere della prima
Commissione permanente del Senato della Repubblica in data 12 ottobre
2006;
Decreta:
Art. 1.
1. In aggiunta rispetto alla quota complessiva di ingresso in
Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale di cittadini
extracomunitari residenti all'estero, determinata per l'anno 2006 con
il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 febbraio
2006, e' ammessa per l'anno 2006 un'ulteriore quota massima di
350.000 ingressi, concedibili sulla base delle domande di nulla osta
al lavoro che, a seguito di verifica delle condizioni di
ammissibilita', risultino regolarmente presentate dai datori di
lavoro entro la data del 21 luglio 2006.
2. La quota aggiuntiva di ingressi indicata al comma 1 sara'
ripartita tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero
della solidarieta' sociale.
Art. 2.
1. Nell'ambito delle domande di cui all'art. 1, comma 1, sono,
comunque, ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato non
stagionale, in via preferenziale ed in aggiunta rispetto a quanto
previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
15 febbraio 2006, i lavoratori di origine italiana per parte di
almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea retta di
ascendenza, residenti in Paesi non comunitari, che chiedano di essere
inseriti in apposito elenco, costituito presso le rappresentanze
diplomatiche o consolari, contenente le qualifiche professionali dei
lavoratori stessi, nonche' i lavoratori cittadini dei Paesi che hanno
sottoscritto o sottoscrivano specifici accordi di cooperazione in
materia migratoria con la Repubblica italiana.
Roma, 25 ottobre 2006
p. Il Presidente: Letta
Registrato alla Corte dei conti il 21 novembre 2006
Ministeri istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 12, foglio n. 156
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11.12.2006
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Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
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