PROGETTO

SULLA RAPPRESENTANZA POLITICA DEI CITTADINI STRANIERI

 

SINTESI DEI CONTENUTI EMERSI NELLĠINCONTRO

DEL COMITATO SCIENTIFICO TENUTOSI IL 13.01.2006

 

 

Si  tenuto in data 13.01.06 c/o la sede dellĠAmministrazione provinciale di Via Finelli, 9/a, un incontro del Comitato Scientifico istituito nellĠambito del progetto sulla rappresentanza dei cittadini stranieri, avente allĠOdG lĠelaborazione di proposte da sottoporre alla discussione del Tavolo Tecnico e, successivamente, alla valutazione del Tavolo Politico.

 

AllĠincontro erano presenti:

 

Per il Comitato Scientifico:

Il Prof. Carlo Galli

Il Prof. Guido Franchi Scarselli

La Prof.ssa Pina Lalli

Il Prof. Giacomo Coccolini

LĠAvv. Nazzarena Zorzella

Il Dott. Sergio Santi

 

Per la Provincia di Bologna:

Rita Paradisi

 

In apertura Rita Paradisi presentando lĠOdG dellĠincontro ricorda che il compito di questo tavolo  quello di individuare, coerentemente al mandato del Tavolo Politico, una rosa di proposte possibili sul tema della rappresentanza politica dei cittadini stranieri, proposte da non dettagliare, per ora, nei minimi particolari, ma solo in linea di massima avendo a riferimento alcuni elementi essenziali quali:

a) Procedure elettorali

b) Composizione

c) Competenze

 

Presenta inoltre una serie di ipotesi che, a suo avviso, sono emerse sia dallĠincontro del Tavolo Politico che dai lavori del Tavolo Tecnico e che si riferiscono a:

 

1)    un organismo composto da soli cittadini stranieri eletti a suffragio universale

2)    un organismo a composizione mista con lĠelezione della sola componente straniera

3)    un organismo di secondo livello, con i rappresentanti stranieri che non vengono eletti ma sono nominati da organismi di rappresentanza istituiti a livello di zona/distretto

4)    la proposta avanzata da Zorzella di una sorta di Ufficio dedicato.

 

Nazzarena Zorzella illustra sinteticamente la propria proposta alla quale sta lavorando unitamente allĠASGI (Associazione Studi Giuridici sullĠImmigrazione). Tale proposta nasce da una valutazione critica delle esperienze di rappresentanza politica dei cittadini stranieri che sono ad oggi attive sul territorio nazionale e che sono valutate come scarsamente rilevanti, sia dal punto di vista della partecipazione politica dei cittadini stranieri, sia dal punto di vista dei poteri che questi organismi effettivamente possono esercitare.

LĠipotesi alternativa, che deve ancora essere precisata nei dettagli, si configura come un ibrido fra un Ufficio Pari Opportunitˆ, il Difensore Civico, il Garante dei Diritti. Si tratterebbe dunque di individuare un Comitato di soggetti che comunque potrebbero essere eletti dai cittadini stranieri. Tale Comitato potrebbe proporre azioni positive per favorire lĠintegrazione sociale dei cittadini stranieri e potrebbe intervenire nelle situazioni di criticitˆ che coinvolgono la maggioranza dei cittadini stranieri.

Il punto di forza di tale proposta sta a suo avviso nel fatto che  tale organismo potrebbe funzionare in maniera pi snella e potrebbe avere un ambito di azione pi diffusa sul territorio. 

 

IL Prof. Galli rileva come tale organismo, pur avendo funzioni che potrebbero essere molto vicine a quelle del Consiglio elettivo dei cittadini stranieri, ha per˜ un deficit di legittimazione forte rispetto a questĠultimo e che in questo modo cadrebbe in sostanza lĠintento politico del progetto sul quale si sta lavorando, intento che deve essere ravvisato nella volontˆ di colmare in qualche modo le lacune del nostro ordinamento che non riconoscono diritti politici e di piena cittadinanza ai cittadini stranieri.

In riferimento alle diverse ipotesi avanzate in apertura da Paradisi, ritiene inoltre che le ipotesi di cui ai punti 2 e 3 non sono da considerare: la prima perchŽ  emerso chiaramente dal tavolo tecnico come non sia gradita ai rappresentanti dei cittadini stranieri, la seconda perchŽ, in definitiva, si discosta dal mandato ricevuto a livello politico in quanto verrebbe meno lĠelezione diretta dei rappresentanti stranieri; inoltre richiederebbe unĠazione positiva in tale direzione da parte dei comuni del territorio che, stante anche gli esiti della rilevazione allĠuopo effettuata dal Tavolo Tecnico, sono ancora molto lontani dalla istituzione sui propri territori di tali organismi.

In conclusione ritiene sia necessario lavorare su un'unica ipotesi, quella di un Consiglio Provinciale degli Stranieri eletto a suffragio universale. AllĠinterno di tale ipotesi si possono per˜ stabilire delle differenze con riferimento, in particolare, alle procedure elettorali e alle competenze.

 

Il Dott. Santi si dichiara dĠaccordo con questa impostazione e aggiunge che, se  vero che lĠorganismo proposto da Zorzella avrebbe un carattere maggiormente operativo,  anche vero che lĠipotesi di un Consiglio degli stranieri ha anche, come valore aggiunto, di configurarsi come un percorso di formazione allĠesercizio del diritto di voto.

 

Il Prof. Scarselli ritiene che la proposta di Zorzella configuri un organismo che ha competenze in parte tecniche e in parte politiche, finirebbe dunque per delegittimare lĠoperato dei servizi sociali. In sostanza sarebbe una riproposizione dellĠISI, lĠIstituzione dei Sevizi per lĠImmigrazione che era stata in passato costituita dal Comune di Bologna.

In riferimento alle quattro ipotesi di lavoro, si dichiara anchĠegli dĠaccordo con il Prof. Galli nel non considerare lĠipotesi di una Consulta mista e di un organismo di secondo livello, ma pone la questione di come considerare la dimensione comunale, perchŽ nel progetto presentato ai tavoli dei Piani di Zona si fa riferimento esplicito alla individuazione di proposte per lĠistituzione di organismi di rappresentanza livello zonale/distrettuale o comunale.

 

Paradisi chiarisce che tale obiettivo indicato nel progetto si sostanzia nella definizione di linee di indirizzo per i comuni, nonchŽ nella disponibilitˆ a fornire consulenza e supporto ai comuni che volessero attivarsi nella direzione suddetta.

 

La Prof.ssa Lalli ritiene sia necessario riflettere sullĠopportunitˆ di presentare al Tavolo Politico proposte radicalmente diverse, perchŽ questo potrebbe innescare una discussione che finirebbe per paralizzare qualunque decisione e dunque non rendere effettivamente operativo il progetto. Se anche lĠorganismo proposto da Zorzella pu˜ essere eletto, ritiene sia pi utile riflettere sulle funzioni e le competenze di un Consiglio degli stranieri. In merito ritiene di aver colto dai diversi incontri essenzialmente due cose: da una lato tale organismo non deve intralciare lĠattivitˆ amministrativa dellĠEnte, dallĠaltro deve in qualche modo supplire al mancato riconoscimento del diritto di voto ai cittadini stranieri.

 

Il Prof. Coccolini si dichiara anchĠegli dĠaccordo con quanto emerso fino ad ora dalla discussione, sia in riferimento allĠidea di lavorare sulle funzioni di tale organismo che deve comunque avere carattere elettivo, sia rispetto allĠidea di non considerare le ipotesi di cui ai punti 2 e 3.

 

Si decide pertanto di iniziare ad analizzare le funzioni possibili di un Consiglio elettivo dei cittadini stranieri e, in proposito, dopo ampia discussione si ritiene di poter adottare la formulazione proposta dal Prof. Scarselli che risulta cos“ articolata:

 

ÒIl Consiglio, ai sensi della Legge n. 203 dellĠ8 marzo 1994,  lĠorgano rappresentativo tramite il quale i cittadini stranieri e gli apolidi residenti nella provincia di Bologna, nellĠinteresse della sua intera popolazione, partecipano alla vita dellĠAmministrazione provinciale.Ó

 

Successivamente si inizia il confronto e la discussione sulle competenze del Consiglio degli Stranieri e ci si accorda in merito al primo punto, sviluppato come segue:

 

ÒIl Consiglio esercita funzioni consultive e propositive rispetto allĠattivitˆ dellĠAmministrazione provinciale al fine di assicurare, in adeguato contemperamento con lĠinteresse pubblico sotteso alle materie di competenza dellĠAmministrazione provinciale, la pi efficace integrazione degli stranieri e degli apolidi residenti nel territorio provincialeÓ

 

Vista lĠora ormai tarda, il gruppo stabilisce di incaricare il Prof. Scaselli e il Dott. Santi di individuare, ciascuno per la parte di propria competenza, alcune ipotesi da discutere nel prossimo incontro, fissato per mercoled“ 25 gennaio alle ore 14,30.

 

Bologna, 19.01.06                                                                                                       Rita Paradisi