ABSTRACT
Presenze.
Migranti e accesso ai servizi socio-sanitari
(a
cura di)
Fabio
Bracci e Giuseppe Cardamone
La crescente presenza di cittadini non comunitari nei
paesi avanzati ha reso evidente, persino sulla base della semplice
osservazione empirica, la constatazione che i processi migratori non soltanto
costituiscono un fenomeno strutturale, ma sono destinati ad aumentare
dintensit determinando cambiamenti profondi negli assetti sociali, politici,
economici e culturali dei contesti adottivi. Tra i mutamenti pi significativi
indotti sul sistema sociale ed istituzionale dei paesi di accoglienza, vi il modo peculiare attraverso il
quale si strutturano le interazioni tra cittadini migranti da un lato e
linsieme dei sistemi dei servizi in genere e dei servizi socio-sanitari in
particolare- dallaltro.
Lobiettivo del volume quello di fare luce sul nesso
tra i processi migratori e la questione dellaccesso alle cure, tema tanto centrale quanto scarsamente
dibattuto soprattutto nel nostro Paese. Prendendo le mosse dalle ricerche
realizzate a Prato sullaccesso da parte dei migranti ai locali servizi di
salute mentale, l'attenzione focalizzata sulla questione dell'accesso intesa
sia come descrittore qualitativo dell'attivit dei servizi stessi, sia come
indicatore dei processi e dei percorsi d'integrazione. I curatori intendono
richiamare lattenzione su come i differenti sguardi disciplinari che
necessariamente convergono sul tema possono dialogare tra loro favorendo un
approccio comprensivo e competente rispetto alla complessit dei fenomeni
sociali e culturali in gioco.
Il volume articolato in tre parti. Nella prima parte, di carattere pi
generale, il tema della migrazione affrontato da una pluralit di vertici
osservativi. Il saggio di
apertura di Paolo Chiozzi richiama lattenzione sul fenomeno migratorio come
fatto sociale totale. Oltre ad evocare lintrinseca complessit del fenomeno,
lassunzione di questa prospettiva interpretativa induce lautore a sollecitare
la ricerca ed il pensiero a non associare in modo troppo deterministico
ciascuna persona alla sua cultura di origine, ricordandoci che il referente
dellantropologia e resta lanthropos. Mara Tognetti Bordogna si sofferma sul
processo di costruzione sociale della figura del cittadino migrante, processo
al quale contribuiscono in eguale misura le politiche e la cultura
organizzativa dei servizi. Il saggio contiene anche una ricognizione delle
modalit con le quali le politiche socio-sanitarie hanno affrontato ed
affrontano i problemi posti dalle migrazioni. I contributi di Ilaria Raspanti e
Andrea Dabizzi sviluppano la riflessione sulla rappresentazione sociale dei
migranti intesa come esito delle politiche adottate dai contesti di
accoglienza, estendendo il ragionamento al contesto internazionale. Raspanti
analizza il dibattito sulla definizione dello status dei cittadini non
comunitari da parte delle istituzioni europee; Dabizzi descrive i principali
caratteri delle migrazioni internazionali e delle violazioni dei diritti umani
ad esse connessi, compiendo anche una sintesi dei forum permanenti tra Stati
nei quali -a livello regionale o subcontinentale- si discutono o si adottano
decisioni sui processi migratori presenti nelle aree interessate.
Nella
seconda parte lattenzione focalizzata sul tema dei diritti di
cittadinanza dei migranti.
Sottolineando gli effetti negativi in termini di risultati di salute insiti nel
mancato riconoscimento dellesistenza di diverse rappresentazioni della realt
nella relazione tra operatore socio-sanitario ed utente migrante, Manila
Bonciani sollecita i servizi ad innovare il loro modus operandi. Il saggio di
Francesco Carnevale, Fabio Capacci e Noel Gazzano descrive i maggiori rischi di
salute connessi alla condizione lavorativa dei lavoratori migranti, nonch le
concrete difficolt dintervento di un servizio di prevenzione nei confronti di
un segmento del mondo del lavoro migrante (quello cinese) che presenta forti
peculiarit. Ancora Dabizzi esamina la condizione dei rifugiati e dei richiedenti
asilo in unottica comparata ed osserva le differenze di trattamento (teoriche
e pratiche) rispetto alla condizione dei migranti lavoratori. Il saggio di
Giorgio Concato individua infine il carcere come emblema dellattuazione di
politiche di esclusione, osservando le concrete modalit attraverso le quali si
costruisce e si consolida il nesso tra marginalit, esclusione e devianza. Si
tratta di uno dei primi contributi organici in Italia che intende promuovere
una specifica attenzione sulla condizione dei migranti allinterno del sistema
penitenziario.
Nella terza ed ultima parte si affronta in modo pi
specifico il tema dellaccesso ai servizi, in particolare a quelli di salute
mentale, da parte dei cittadini migranti. Vinicio Coveri, medico di medicina generale con
circa 500 assistiti stranieri, offre alcuni spunti interpretativi basati sulla
sua esperienza di operatore a contatto diretto con la domanda di salute di
base dellutenza migrante. Il saggio successivo, a cura di Giuseppe Cardamone,
Fabio Bracci, Michela Da Prato e Sergio Zorzetto, contiene una serie di
riflessioni sulla pratica clinica e sulle specificit metodologiche del lavoro
con i migranti in salute mentale. La ricognizione relativa allesperienza di
lavoro compiuta negli ultimi anni a Prato evidenzia in modo particolare la
convergenza tra iniziative di natura clinica, teorica e formativa. Tra queste
iniziative si cita la ricerca sullaccesso ai servizi di salute mentale
dellazienda sanitaria pratese, che costituisce loggetto del saggio successivo
(a cura di Cardamone, Bracci, Zorzetto, Imprescia) e delle riflessioni del
contributo di Giuseppe Corlito. Lultimo saggio, quello di Salvatore Inglese e
Filippo Casadei, parte da unesperienza di lavoro compiuta a Roma per
individuare la ricerca-azione come dimensione esplorativa ideale. Il saggio
propone anche una originale riflessione sul dispositivo etno-psichiatrico e
delinea alcuni elementi di base per una teoria della mediazione
linguistico-culturale in ambito clinico.
PRESENZE. MIGRANTI E
ACCESSO AI SERVIZI SOCIO-SANITARI
(a cura di Fabio Bracci e Giuseppe Cardamone)
SCHEDA RIEPILOGATIVA
Parte/Titolo
|
Autore/i |
INTRODUZIONEVerso il riconoscimento delle soggettivit. Elementi critici della relazione tra migranti e servizi |
Bracci-Cardamone |
PRIMA PARTE: INQUADRAMENTO INTERNAZIONALE E CONTESTO |
|
La migrazione come fatto sociale totale: uno sguardo antropologico |
Chiozzi |
Immigrazione e politiche di welfare |
Tognetti Bordogna |
Gli stranieri nellUnione Europea: unidentit difficile |
Raspanti |
I processi internazionali di migrazione: dinamiche, violazione di diritti, risposte istituzionali |
Dabizzi |
SECONDA PARTE: ACCESSO E DIRITTI DI CITTADINANZA |
|
La salute come diritto di cittadinanza: un approccio socio-antropologico |
Bonciani |
Immigrazione della manodopera, emigrazione del lavoro |
Carnevale-Capacci-Gazzano |
Limmigrato invisibile: il problema dei rifugiati |
Dabizzi |
Gli immigrati detenuti nelle carceri italiane |
Concato |
TERZA PARTE: ESPERIENZE E PRATICHE |
|
Mi raccomando: tutto sulla ricetta rossa. Note sul setting del medico di medicina generale |
Coveri |
Lalterit culturale nei servizi di salute mentale. Lesperienza pratese fra clinica e ricerca |
Cardamone-Bracci-Da Prato-Zorzetto |
Migranti e accesso ai servizi di salute mentale. Una ricerca esplorativa a Prato |
Cardamone-Bracci-Zorzetto-Imprescia
|
I Dipartimenti di salute Mentale di fronte ai problemi della migrazione di massa |
Corlito |
Mediazione culturale e interpretazione linguistica nellintervento etnopsichiatrico di comunit |
Inglese-Casadei
|