VIA CAVEZZALI : CHIEDIAMO UN INTERVENTO DI BONIFICA COMPLESSIVO

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Stamattina, alle 7.00, le forze dellordine hanno proceduto allo sgombero del condominio di Via Cavezzali 11. ,  balzato alle cronache alcuni mesi fa dopo la tragica morte di una persona di origine marocchina, vittima di una guarda giurata residente nello stabile.

Solo allora divenne di pubblico dominio la condizione delle famiglie che abitano i 250 alloggi del condominio. Una situazione di malversazione e irregolarit che coinvolgeva in forme diverse gli abitanti dello stabile, in maggioranza stranieri.

 

Oggi, dopo almeno quattro anni di denunce e lamentele degli abitanti e dei residenti, si procede ad un auspicato quanto tardivo intervento di ripristino delle legalit.

 

Noi , da mesi, denunciamo la presenza di una diffusa illegalit,  di  locazioni in nero e affitti da capogiro (700 euro per 15 mq) che minacciano la stabilit e la sicurezza degli abitanti stessi.

Una  terra di nessuno , di invivibilit pagata a caro prezzo, di degrado evidente, terreno fertile per la criminalit.

Questo avvenuto anche e soprattutto grazie alla totale assenza delle istituzioni locali.

 

Il doveroso intervento di oggi ha un senso solo se non rimane una pura operazione di sgombero fine a se stessa, come siamo abituati a vedere in questa citt.

 

Per garantire tranquillit e sicurezza agli abitanti del palazzo e del quartiere serve un intervento di bonifica complessivo, in grado di:

 

- ripristinare una gestione trasparente e legale dello stabile e degli affitti;

- impedire il rientro dei violenti, trafficanti, delinquenti;

- sostenere le situazioni di conclamato bisogno di alcuni nuclei familiari;

- rendere minimamente vivibile la struttura.

 

Perch questo avvenga bisogna che lamministrazione comunale si assuma le responsabilit che in questi anni non ha voluto prendersi.

 

 

Milano 5 GIUGNO 2006                                         Graziella Carneri

                                                                                 Responsabile politiche sociali

                                                                                 Camera del Lavoro