Il ministro Amato alle Commissioni di Camera e Senato: "Stiamo valutando la possibilità di un secondo decreto sui flussi"
Doppio appuntamento parlamentare per il ministro. Ribadite le linee guida: immigrazione in primo piano, ma anche terrorismo e sicurezza

Doppio appuntamento parlamentare oggi per il ministro dell´Interno Giuliano Amato: in mattinata la seconda parte dell´audizione alla I Commissione della Camera dei deputati, iniziata già la scorsa settimana, e nel pomeriggio l´appuntamento con la corrispondente Commissione del Senato. Alla Camera il ministro si è limitato ad ascoltare gli interventi dei deputati, rinviando la replica a un prossimo incontro. A Palazzo Madama, invece, Amato ha esposto le linee guida della sua amministrazione, ribadendo le priorità già annunciate la scorsa settimana alla Camera.

In primo piano ancora l´immigrazione. Il ministro ha ribadito l´impegno ad affrontare per via amministrativa alcune incongruenze dell´attuale sistema, come ad esempio la questione dell´incertezza che si determina nell´attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. Ma Amato è anche tornato a sottolineare le ipocrisie della legge Bossi-Fini e, in particolare, del meccanismo del contratto di soggiorno che si traduce nelle code, davanti agli sportelli delle poste, di immigrati in attesa di assunzione che in realtà dovrebbero essere in quel momento nei loro Paesi di origine. Il ministro ha ribadito la necessità di mantenere il legame tra il permesso e il lavoro, ma anche invitato a riflettere su un meccanismo diverso.

In quanto alle quote per quest´anno, ha fatto sapere di star valutando un secondo decreto flussi, sulla base della stessa legge Bossi-Fini, che assicuri il permesso a coloro che hanno presentato domanda regolare – e su questo ha ribadito che gli accertamenti in corso saranno rigorosi – ma che non sono rientrati nella quota prevista dal primo decreto.

Sulla questione dei Cpt, è stata ribadita la volontà di renderli più vivibili, nel rispetto delle persone che arrivano in Italia e dei loro drammi personali, ma è stato anche chiarito che difficilmente se ne potrà fare a meno. Il ministro ha quindi reso noto di essere  in attesa del via libera dell´Onu, affinché Staffan De Mistura possa presiedere la Commissione di ispezione mista che il ministero vuole istituire. Infine, con riferimento all´immigrazione, ha riaffermato la volontà di procedere a una riforma della legge sulla cittadinanza e a una nuova normativa sul diritto d´asilo.

Tra gli altri temi toccati quello del terrorismo. Il ministro ha sottolineato l´importante ruolo svolto dall´intelligence, che ha permesso tra l´altro di sventare due attentati alla metropolitana di  Milano e a San Petronio a Bologna. Sotto l´aspetto del terrorismo – ha anche osservato Amato – l´Italia gode comunque di una situazione migliore rispetto ad altri paesi, almeno perché i fenomeni di radicalizzazione di seconda e terza generazione non si manifestano ancora.

Sulla sicurezza il ministro ha quindi ricordato di aver presieduto oggi il Comitato per l´Ordine e la Sicurezza pubblica, dove è stato fatto il punto della situazione con i vertici delle forze di sicurezza e dei servizi di intelligence. In particolare sono state messe a fuoco le iniziative di prevenzione e di contrasto della criminalità diffusa, anche di origine straniera, e della criminalità organizzata. Una particolare attenzione è stata dedicata a fenomeni criminali emergenti, come le rapine nelle ville.

Infine, un appello ai senatori affinché prendano in esame l´opportunità di accorpare le numerose tornate elettorali previste per i prossimi anni. “Riflettete - ha affermato Amato - su una sorta di election year”.

L'audizione del ministro Amato il 20 giugno alla Commissione I Affari Costituzionali della Camera dei Deputati

27/06/2006