NEW del 28 giugno 2006

 
     

Immigrazione : Amato al Senato , Cpt , istituire commissione
di osservatoriosullalegalita.org

L'istituzione di una commissione sui cpt, il controllo dei flussi, le correzioni alla Bossi-Fini. Questi i temi dell'audizione ieri alle Commissioni della Camera e del Senato del ministro dell'Interno Giuliano Amato.

Alla Camera il ministro si è limitato ad ascoltare gli interventi dei deputati, rinviando la replica a un prossimo incontro. A Palazzo Madama, invece, Amato ha esposto le linee guida della sua amministrazione, ribadendo le priorita' già annunciate la scorsa settimana alla Camera.

Sulla questione dei Cpt, pochi giorni fa c'era stato il confronto con la delegazione del "Comitato per la prevenzione della tortura" del Consiglio d'Europa, che aveva concluso la sua missione in Italia, con visita ai centri per stranieri di Crotone, Agrigento e Ragusa. La delegazione aveva espresso apprezzamento per alcuni migliormenti registrati, segnalando pero' ancora problemi su aspetti specifici.

In Senato, Amato ha ribadito la volonta' di rendere i Cpt ancora piu' vivibili, nel rispetto delle persone che arrivano in Italia e dei loro drammi personali, ma e' stato anche chiarito che difficilmente se ne potra' fare a meno. Il ministro ha reso noto di essere in attesa del via libera dell'ONU, affinche' Staffan De Mistura possa presiedere la Commissione di ispezione mista che il ministero vuole istituire.

Lo svedese Staffan De Mistura opera alle Nazioni Unite dal 1970 ed ha lavorato per vari programmi e diverse agenzie delle Nazioni Unite in Afghanistan, Albania, Kosovo, Sudan, Iraq e Libano. Nel 1997 è stato nominato Direttore del Centro Informazioni delle Nazioni Unite a Roma. E' specializzato nell'zione umanitaria nei Paesi in conflitto, parla sette lingue ed ha lavorato.

Sulle procedure di regolarizzazione degli immigrati, Amato ha ribadito l'impegno ad affrontare per via amministrativa alcune incongruenze dell'attuale sistema, come ad esempio la questione dell'incertezza che si determina nell'attesa del rinnovo del permesso di soggiorno.

Ma il ministro ha nuovamente sottolineato le ipocrisie della legge Bossi-Fini e, in particolare, del meccanismo del contratto di soggiorno che si traduce nelle code, davanti agli sportelli delle poste, di immigrati in attesa di assunzione che in realta' dovrebbero essere in quel momento nei loro Paesi di origine. Il ministro ha ribadito la necessita' di mantenere il legame tra il permesso e il lavoro, ma anche invitato a riflettere su un meccanismo diverso.

In quanto alle quote per quest'anno, ha fatto sapere di star valutando un secondo decreto flussi, sulla base della stessa legge Bossi-Fini, che assicuri il permesso a coloro che hanno presentato domanda regolare – e su questo ha ribadito che gli accertamenti in corso saranno rigorosi – ma che non sono rientrati nella quota prevista dal primo decreto. Ha infine riaffermato la volonta' di procedere a una riforma della legge sulla cittadinanza e a una nuova normativa sul diritto d'asilo.

Tra gli altri temi toccati quello del terrorismo, discusso sempre ieri anche nel Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica presieduto al Viminle dal ministro.

Precedente audizione di Amato

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