Emblema della Repubblica italiana Governo Italiano
Presidenza del Consiglio dei Ministri

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Consiglio dei Ministri n. 8 del 21 luglio 2006

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 10,40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Romano Prodi.

Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Letta.

Previa relazione del Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri, e del Ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni Silveri, il Consiglio ha approvato un disegno di legge che delega il Governo a rivedere la normativa sulla titolarità e sulla commercializzazione dei diritti di trasmissione (radiotelevisiva o in altre reti di comunicazione elettronica) dei campionati di calcio e di altre competizioni calcistiche a livello nazionale. La finalità che il Governo intende perseguire è quella di garantire l’equilibrio competitivo tra tutti i partecipanti agli eventi sportivi e la massima trasparenza nella gestione dei predetti diritti di trasmissione.

La delega prevede, in particolare, la commercializzazione in forma centralizzata (esclusi i diritti di archivio) e con procedure tipiche dell’evidenza pubblica, garantendo la presenza di più operatori nella distribuzione dei prodotti audiovisivi e la stipula dei contratti la cui durata eviti posizioni dominanti, nonché la ripartizione dei proventi in parti uguali almeno per metà degli stessi, mentre le restanti risorse saranno redistribuite in base al bacino di utenza e ai risultati sportivi conseguiti, con una quota residua destinata a fini di mutualità generale del sistema sportivo.

Sulla corretta applicazione dalla nuova normativa vigileranno l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e l’Antitrust, nell’ambito delle rispettive competenze.

Infine, un’apposita disciplina transitoria regolerà diritti e aspettative derivanti da contratti sottoscritti, distinguendo tra quelli stipulati entro il 31 maggio scorso e quelli successivi a tale data.

Su proposta del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino, e del Ministro dell’economia e finanze, Tommaso Padoa Schioppa:

- uno schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva comunitaria 2003/123 che modifica una direttiva del 1990 sul regime fiscale comune applicabile alle cosidddette società madri e figlie di Stati membri diversi. Lo schema sarà inviato al parere delle competenti Commissioni parlamentari.

Su proposta del Ministro degli affari esteri, Massimo D’Alema:

- un disegno di legge per la ratifica dell’Accordo di coproduzione cinematografica Italia-Cina, firmato a Pechino il 4 dicembre 2004.

Su proposta del Ministro della giustizia, Clemente Mastella:

- un decreto legislativo che disciplina i procedimenti disciplinari a carico dei notai, aggiornando la normativa di settore che risale alla legge notarile n. 89 del 1913 e successive modificazioni. Nell’ambito di una complessiva revisione dell’ordinamento disciplinare dei notai, viene istituito un collegio di disciplina, presieduto da un magistrato, le cui decisioni sono reclamabili alla Corte di appello; sono riordinate le tipologie sanzionatorie e riallineate ai valori attuali quelle pecuniarie; viene sospesa la prescrizione in caso di procedimento penale e rivista la recidiva; il potere di iniziativa disciplinare è attribuito al procuratore della Repubblica, al consiglio notarile e al conservatore dell’archivio, per le infrazioni da questi rilevate. Sul decreto legislativo sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e della Commissione giustizia della Camera.

Su proposta del Ministro dell’interno, Giuliano Amato:

- un regolamento per la riorganizzazione dell’Istituto superiore di polizia al fine di adeguarne strutture e compiti alle riconosciute finalità di alta formazione, aggiornamento e qualificazione per il personale dirigente e direttivo della polizia di Stato; l’Istituto, che assume il nome di Scuola superiore di polizia, opererà alle dirette dipendenze del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Su proposta del Ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni Silveri:

- uno schema di regolamento, da sottoporre al parere del Consiglio superiore delle comunicazioni e del Consiglio di Stato, concernente l’abrogazione del regolamento n. 507 del 1998, che disciplina la certificazione e l’omologazione degli apparati e dei sistemi impiegati nelle reti pubbliche nazionali di telecomunicazioni. L’abrogazione consegue a un preciso invito in tal senso da parte della Commissione Europea, al fine di rimuovere una serie di adempimenti in contrasto con la normativa comunitaria nel settore.

Su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni:

- uno schema di regolamento, da inviare ai pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari, che rivede la composizione del consiglio di amministrazione degli Istituti regionali di ricerca educativa, razionalizzando i criteri di designazione dei vari componenti.

Il Consiglio ha altresì deliberato la nomina del dott. Vittorio CONTI a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), per il quale le Commissioni parlamentari hanno espresso parere favorevole quasi all’unanimità.

Su proposta del Ministro dell’interno, il Consiglio ha conferito al prefetto dott. Mauro ZAMPINI le funzioni di Direttore della Scuola superiore dell’Amministrazione dell’interno, in avvicendamento con il prefetto dott.ssa Marisa TROISE che assume le funzioni di Vice Capo Dipartimento per le politiche del personale.

Il Consiglio ha inoltre approvato uno schema di intesa interpretativa (elaborata dall’apposita Commissione paritetica) sulle modalità di applicazione della norma procedurale che individua i destinatari dell’informazione relativa ad un’azione penale esercitata nei confronti di ecclesiastici. L’intesa sarà recepita con scambio di lettere tra il Presidente del Consiglio e il Cardinale Segretario di Stato e formalizzata con apposito disegno di legge.

Il Governo ha poi deciso di avvalersi della possibilità – prevista dal Testo unico in materia di immigrazione e previa acquisizione dei pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari - di riaprire le quote dei flussi d’ingresso per lavoratori extra-comunitari per l’anno 2006, allo scopo di soddisfare le domande presentate dai datori di lavoro per l’impiego di cittadini extra-comunitari. La quota precedente di 170.000 persone si è infatti rivelata insoddisfacente. Si apre quindi la possibilità di impiegare ulteriori 350.000 lavoratori extra-comunitari. Secondo quanto previsto dalla legge, nell’ambito di questo contingente verrà data una preferenza ai Paesi con i quali l’Italia ha concluso accordi in materia di immigrazione. Non saranno accettate domande successive alla data odierna.

Il Governo ha infine stabilito – con comunicazione scritta alla Commissione europea - di allinearsi ai Paesi del Nord-Europa (Regno Unito, Svezia e Irlanda) rinunciando ad avvalersi del regime transitorio sull’accesso dei lavoratori previsto dagli accordi di adesione di otto Paesi dell’Unione Europea di recente ingresso (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacchia, Slovenia, Ungheria). L’Italia, ponendo in tal modo fine alla discriminazione tra cittadini comunitari, applicherà dunque pienamente anche nei confronti di questi Paesi i princîpi del Trattato di Roma.

La seduta ha avuto termine alle ore 13,20.

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