Centri di Permanenza Temporanea, l'Onu ha autorizzato Staffan de Mistura a presiedere la Commissione di ispezione voluta dal Ministro Amato
La commissione, composta da personale del Viminale ed esponenti del mondo delle associazioni, si riunisce già dalla prima settimana di luglio e concluderà in sei mesi i suoi lavori

Il Segretario Generale dell´Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) Kofi Annan ha autorizzato ieri Staffan de Mistura,  direttore del Centro alti studi delle Nazioni Unite, a presiedere la Commissione di ispezione voluta dal Ministro dell´Interno Giuliano Amato per verificare le condizioni all´interno dei Centri di Permanenza Temporanea.

La commissione,  composta da personale del Viminale ed esponenti del mondo delle associazioni, si riunirà per la prima volta la settimana prossima e concluderà in sei mesi i suoi lavori.

“Una questione delicata ma anche urgente, quella dei Centri di Permanenza Temporanei per immigrati” ha commentato de Mistura “che affronterò con serenità e determinazione. Sono onorato del fatto che il Ministro Amato abbia pensato a me per presiedere questa Commissione”.

Il Prof. Staffan de Mistura, 59enne svedese, è entrato nell'Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1970, come project officer del World Food Programme (WFP) per il Sudan. Per oltre 20 anni ha lavorato per vari programmi e diverse agenzie delle Nazioni Unite in Africa, nei Balcani, in Iraq e in Afghanistan. Nel 1997 è stato nominato Direttore del Centro Informazioni delle Nazioni Unite, con sede a Roma.

Rappresentante personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per l´area medio-orientale, sud Libano, e già direttore del Centro delle Nazioni Unite a Roma, De Mistura è stato rappresentante dell´UNICEF in Somalia, direttore della Divisione Affari pubblici dell´UNICEF, Inviato speciale ONU a Kabul, coordinatore degli aiuti d´urgenza in Etiopia e della campagna di vaccinazione in Sudan; ha anche ricoperto le cariche di Inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite in Iraq e di Coordinatore del programma umanitario per lo stesso Paese, nonché inviato del segretario generale dell'Onu in zone di guerra.

30/06/2006